Quella frase inaspettata 🖌

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*Angolo dell'autrice*

Buona sera miei piccoli raggi di sole, volevo informarvi che purtroppo è un periodo un po' scuro per me e non riesco a trovare ispirazione da nessuna parte. Sarà che gran parte delle volte le mie storie sono ispirate a piccoli gesti che scorgo girando per la città e trovandoci in un periodo di clausura non ho molto da osservare. Spero di tornare presto a scrivere per potervi postare una nuova storia. Spero vi godiate questa storia, a presto piccolini. Buona lettura

In quegli ultimi anni erano passate dall'odiarsi profondamente a provare l'una per l'altra un sincero e profondo sentimento che se fosse stato categorizzato entrambe avrebbero dato di matto. Non era odio, quello aveva lasciato il loro cuore già da tempo, ma entrambe sapevano che non poteva essere definito neppure come amicizia, andava ben oltre quello, ma nessuno aveva il coraggio di dire niente. Ci aveva provato Henry, ma in tutta risposta entrambe le sue mamme gli urlarono contro e lo mandarono in camera sua, per poi guardarsi imbarazzate.

Ma quella cosa stava sfuggendo di mano ad entrambe, ormai era come se le due vivessero insieme, Emma piombava in casa Mills ad ogni ora, senza alcun preavviso e questo contro ogni previsione non faceva saltare i nervi a Regina, che al contrario era sempre più contenta di passare del tempo con lei. Emma ancora non aveva le chiavi di casa, ma ci sarebbe voluto davvero poco anche per quello.

Quella casa era ormai il nido segreto del loro amore che giorno dopo giorno sbocciava sempre di più tra le due, quelle mura erano sempre piene di risate, di battutine, di rimproveri che ormai avevano del tutto perso quel tono autoritario che prima li caratterizzavano. Niente tra le due era più uguale e Henry se ne rendeva sempre più conto, ma la cosa che lo fece sobbalzare fu una frase pronunciata da Regina una sera a cena.

Erano tutti e tre seduti che gustavano il dolce della serata, una buonissima torta di mele con un pizzico di cannella, quando Regina interruppe il silenzio.

"Emma posso chiederti una curiosità?" disse Regina fissando Emma con il muso pieno di briciole, lasciandosi sfuggire un lieve sorriso.

Emma non alzò lo sguardo, era troppo concentrata sulla sua fetta di torta, così annui solamente.

"Perché non vai in bagno se devi andarci?"

Emma strabuzzò gli occhi e iniziò a tossire per il piccolo pezzo di torta andatale di traverso. Henry le iniziò a battere la mano sulla schiena e Regina preoccupata si alzò.

"Ma che diavolo di domanda è?" disse Emma alzando gli occhi verso Regina, incontrando quei due pozzi neri.

"Una semplice domanda" disse Regina dopo essersi assicurata che Emma stesse bene.

"Non mi sembra. Che cosa volevi chiedermi esattamente?" disse Emma, non capendo dove volesse andare a parare la bruna.

"Vado al sodo. Ho notato che le volte in cui io sono sotto la doccia, tre secondi dopo che esco tu scappi in bagno correndo, come se avessi trattenuto la pipì per tanto tempo."

"E quindi?"

"Ma come e quindi, ti fa male. La prossima volta se devi andare al bagno e io sono sotto la doccia entra tranquillamente, tanto c'è la cabina con i vetri opachi" disse Regina serenamente. 

Emma sbianco per poi diventare un peperone, per quell'improvvisa esclamazione che non si sarebbe mai immaginata potesse provenire da Regina né in quel momento, né mai.

"Regina, ma sei sicura?" disse ancora sconvolta Emma.

"Certo che sono sicura" disse Regina tornando a sedersi, non perdendo di vista Emma.

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