Meet me under the mistletoe 🎄

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*Angolo Autrice*

Buona sera miei piccoli raggi di sole, oggi a Torino è una giornata cupa e abbastanza fredda, ma ci piace così. Nel buio di casa mia con le canzoni natalizie che risuonano, oggi ho scritto questa os, non sono molto convinta, ma credo che voi siate gli unici a poter giudicare il mio lavoro, perché fosse per me non pubblicherei niente. Vi lascio questa nuova storia e vi auguro un buon week-end. Un bacio.

"Tutto è rimasto uguale per troppo tempo" si disse Emma alzando la testa dal cuscino con la faccia ancora assonnata.

Aveva meditato tutta la notte, aveva dormito poco e niente e la testa le faceva male, ma adesso sapeva cosa fare della sua vita.

Aveva sempre creduto che la strada giusta da percorrere fosse quella conosciuta, sposare Killian, mettere su famiglia, insomma quello che tutti si aspettavano. Eppure, nessuno sapeva cosa veramente celasse il suo cuore, nessuno a parte lei e quelle quattro mura che l'avevano vista urlare per cose che non avrebbero dovuto darle fastidio, piangere per baci che non erano stati i suoi e sorridere quando le piccole cose della vita le avevano riempito il cuore.

Emma era perdutamente innamorata di quella donna che per colpa di un autore sconosciuto le aveva portato via la sua famiglia tanti anni fa, ma che per qualche strana ragione le aveva anche permesso di ritrovarla. Forse con quella maledizione le aveva rovinato la vita, o parte di essa e si era odiate, eccome se l'avevano fatto. L'odio era palpabile e se n'erano fatte di tutti i colori, eppure nel tempo le cose erano cambiate talmente tanto che adesso quel sentimento era tramutato in un profondo e radicato amore.

E adesso Emma non sapeva che fare con quella consapevolezza che era piano piano scesa su di lei.

Si trovava di fronte ad un bivio.

Tenere tutto dentro e far finta che quei sentimenti non si fossero mai palesati o dirlo a Regina, mettendo in conto di poterla perderla per sempre.

Il terrore si fece strada lungo tutto il suo corpo, non poteva perderla, non voleva.

Così decise che non era il caso di mettere altra legna sul fuoco.

Avevano fatto così tanta strada fin ora, erano passate dall'essere due sconosciute all'essere le madri di Henry.

Erano così tanto cambiate, eppure, al cuore di Emma non sembrò abbastanza quando quella sera, la sera della Vigilia di Natale aveva varcato la soglia di casa Mills e si era trovata davanti Regina in uno di quei suoi meravigliosi vestiti aderenti.

Il rosso era decisamente il suo colore.

"Signorina Swan vuole rimanere imbambolata sulla porta o preferisce entrare come hanno fatto già tutti gli invitati?" chiese Regina non riuscendo a non sorridere nel vedere l'espressione stampata sul volto della bionda.

"Si, certo, dentro casa" disse Emma senza seguire un filo logico, chiuse la bocca che aveva tenuto aperta probabilmente per troppo tempo ed entrò, lasciandosi trasportare dal meraviglioso profumo che emanava quella casa.

"Gli invitati sono tutti in salotto, Henry sta finendo di vestirsi. Accomodati pure, io vado a sistemare le ultime cose in cucina" disse Regina sorridendo verso la sua ospite, per poi dirigersi verso la cucina.

"Posso darti una mano?" chiese quasi imbarazzata Emma, facendo un passo verso Regina.

"Forse prima dovrebbe togliersi il cappotto, non crede Signorina Swan?"

"Non erano finiti ormai i tempi del Signorina Swan?" chiese Emma sfilandosi il cappotto e poggiandolo sull'attaccapanni.

Regina non le rispose, alzò semplicemente le spalle e le sorrise.

Piccoli momenti di vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora