Parte 19 Fede

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<< Sai, sei proprio bravo, il tuo è un talento puro.
Riesci a cogliere momento che appartengono solo ai diretti interessati, ti intrufoli nella loro dimensione di coppia, di gruppo o anche di singolo e li fermi, tu prendi le cose più piccole, gli oggetti, i luoghi e dai loro vita, li animi.
Tu, in silenzio, entri nell'universo del soggetto ritratto senza spezzare la sua armonia, catturi gli attimi che lo rendono quel che è rubandoli al tempo.
Rendi il passato fisicamente indelebile.>> mi guarda negli occhi con un'intensità è una sicurezza nello sguardo.
<< Neanche mia madre mi fa tanti complimenti, Angelo ti stai sciogliendo.>>
<< Potresti scrivere un libro su come rovinare i momenti dolci.>>
Fa la finta offesa mettendo su un broncio che fa scogliere me.
Mi avvicino, lei è di spalle, aggancio le mie braccia al suo bacino e me poso un bacio sulla spalla lasciata scoperta dalla sottile bretellina del vestito.
<< Ti amo.>> le sussurro sul collo, lei appoggia la testa al mio petto e mi lascia un bacio sulla guancia mentre appoggia le sue mani sulle mie sul suo ventre.
<< Resti comunque uno stronzo, timido, ma sempre stronzo.>>
———
L'ho sognata di nuovo, la mia mente mi tormenta.
Mi alzo, accendo il telefono e noto la data, mercoledì 13 marzo, ecco i miei tormenti crescere di un anno.
Apro Instagram e noto l'icona del suo profilo tra le prime. Ci clicco, le prime storie sono di eri sera, aveva i biglietti per quella famigerata partita, si susseguono storie per i tre gol, uno zoom sul numero 33 e altre in cui canta l'inno.
Le ultime storie la rappresentano abbracciata a Dybala e Bernardeschi, ce l'ha fatta a incontrare i suoi idoli.
È commossa per tutte le emozioni vissute e ringrazia i fratelli Lucetta più volte e un certo Arturo.
Le sue "storie" finiscono e passano direttamente quelle di Matteo, sorpasso quelle riguardanti la partita per poi soffermarmi su quelle che dedica all'amica mentre apre una bottiglia di champagne stesso nel parcheggio dello stadio.
L'altro fratello non "lo seguo" e non ho intenzione di farlo.
Avevano i posti molto vicino alla panchina, ecco perché Gwen è riuscita ad avere le foto, quei biglietti costano una fortuna e oggettivamente non so neanche se siano in vendita perché di solito sono destinati alle famiglie dei calciatori o a persone importanti .
Come faceva a esser bella anche in tenuta da stadio, vestita semplicissima portando il colori della squadra e l'immancabile 10 sulle spalle, con il naso rosso per il freddo mette si stringeva nel suo giubbino di pelle, perché per quanto allo stadio le persone possano essere calorose quando fa freddo Torino non fa sconti a nessuno. Secondo me sono i suoi occhi a renderla bella, vispi, concentrati su ogni movimento che la circonda, pronti a registrare ogni cosa, la rendono bella perché brillano con due pezzi di ghiaccio mostrando al mondo quanto è felice.
Apro i Direct, devo scriverle, devo farle capire che davvero sono tornato per restare, e quando dico restare intendo anche al suo fianco.
"Buon Compleanno" e invia.

Stuck in her daydreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora