Parte 3 Gwen

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Mi giro di scatto, sembra che oggi tutti si siamo messi d'accordo ad arrivarmi ad arrivarmi alle spalle.
<< Signorino Lucetta.>> rispondo io riconoscendo quel deficiente del fratello maggiore di Mat.
<< Ciao fratellino.>> dice poi rivolgendosi al mio amico.
<< Leo >> risponde con un cenno.
<< Che ci fanno da queste parti i die paperotti? >>
<< Leonardo ancora con questi nomignoli da bimbi, abbiamo due anni di differenza.>> dico io sedendomi al tavolo indicatoci dal cameriere.
<< Perché anche a settant'anni, mettendo corna, vi chiamerò così>> dice come a imitare una vecchia signora che ti ha visto crescere essendo la tua vicina impicciona di casa.
<< Fatto curare da uno bravo. >> gli dice il fratello.
<< Se vuoi te lo regalo io per Natale.>> intervengo io facendo un occhiolino a Mat che mi guarda complice.
<< Guardate state così tanto tempo insieme che sembrate più fratelli voi che neanche io e Mat, due fratelli gemelli.>> dice lui rimanendo in piedi mentre il mio "gemello" prende posto di fronte a me.
<< Lo sappiamo.>> diciamo contemporaneamente per poi scoppiare a ridere subito dopo.
<< Voi mi fate paura.>> dice Leonardo sbarrando gli occhi con fare teatrale.
<< Paperotto 1 ci vediamo stasera e paperotta noi spero al più presto.>> dice baciandomi una guancia e io ,come da ventidue anni a questa parte arrossisco.
<< Te lo prometto mio amato Leo, è da tanto che non ci facciamo due chiacchiere.>> dico io indicando con un cenno la biondina che lo sta aspettando al bancone.
<< Prometto, non fare la gelosa, tanto io amo solo te e alla fine sarò io lo sfortunato, ehm fortunato, che sposerai>> dice lui fingendo un colpo di tosse facendomi l'occhiolino e Mat alza gli occhi al cielo scuotendo la testa, ormai abituato al nostro piccolo sketch quotidiano.
<< Non fare quella faccia saresti fortunato ad avermi come cognata.>> dico io con fare altezzoso e lui ride.
<< Sarei onorato, oltre che fortunato, ma per te spero in qualcosa di meglio rispetto a mio fratello. Poi siete troppo amici, non migliori perché quello sono io, il tuo unico migliore amico, però amici stretti si.>> conclude lui come se avesse appena terminato la presentazione di una nuova teoria sugli equilibri dell'universo.
<< Non preoccuparti sei l'unico scemo della mia vita.>>
Mat ha ragione non potrei mai fidanzarmi con Leo, non perché non sia un bel ragazzo, anzi quel ciuffo biondo ribelle e gli addominali scolpiti, per non parlare degli occhi tendenti al grigio, uguali al fratello, ne hanno fatte girare di teste negli anni.
Ricordo ancora quando al liceo ci venne a prendere fino alla classe per uscire insieme, essendosi lui appena patentato, e una ragazza mi venne vicino minacciandomi credendomi la nuova sua nuova fiamma, non potrò mai dimenticare la sua faccia quando Leo, sentendosi chiamato in causa, l'ha fucilata con uno sguardo avvolgendo un braccio intorno alle mie spalle e con un semplice cenno del mento le ha intimato di andare via.
Posso capire che non è mai stato un santo, anzi rasentava il classico cliché del bad boy che cambia spesso ragazza, però in sua difesa non le ha mai trattate male, solo se infastidivano me.
È sempre stato protettivo nei miei confronti e se Mat lo posso classificare come un fratello gemello, lui è sicuramente il miglior fratello maggiore che mi potesse capitare.
<< Ha, ha , ha , simpatica.>> dice Mat facendo l'offeso.
<< Non fare così, lo sai che ti adoro.>> dico io con il muso da cucciolo abbandonato.
<< Vuoi mangiare qualcosa di particolare?>>
<< No, credo di prendere il solito, tu ?>>
<< Credo che per questa volta faccio il salutista come te così dopo mi offri il dolce.>> risponde lui facendomi l'occhiolino, oggi ci abbiamo preso un po' tutti gusto a fare gli occhiolini.
<< Normalmente ti dovrei invitare io.>>
<< La tua affermazione è assurda per due motivi, il primo è perché io e te non siamo mai stati normali e poi perché la fase degli inviti l'abbiamo superata dalla seconda elementare.>>
Il pranzo passa in fretta come ogni volta che sono con lui, ha la capacità di far volar il tempo, con gli altri elemosino gli attimi aspettando lo scorrere del tempo, mentre con lui mi ritrovo a rincorrerli.
<< Comunque per quanto riguarda il colloquio sono ottimista, quindi bocca sigillata sull'argomento per tutta la settimana, fino al responso. >> dico io facendo il gesto di chiudere una serratura all'altezza della bocca e buttare la chiave alle spalle.

Stuck in her daydreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora