Capitolo 4

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"Allora? Stiamo aspettando", Stella fa avanti e indietro nella stanza.

Io sono seduta sul mio letto, mentre Ariel ed Ariana sono sedute per terra a gambe incrociate.

"Devo farlo per forza?", la guardo.
"Ora, Abigail Watson", mi punta il dito contro.

Okay, é su tutte le furie.
Meglio raccontarle tutto, altrimenti scoppierà la terza guerra mondiale con lei.
Chiudo gli occhi e prendo un bel respiro.
Dopo essermi calmata e dopo aver fatto mente locale, inizio a raccontare tutto.

"Perché non hai chiamato nessuno?", Ariel si alza in piedi arrabbiata.
"E chi potevo chiamare? Sarebbe stata la mia parola contro la loro", stringo i pugni.
"Allora perché non sei venuta da noi?", Stella gesticola.
"Perché Aiden mi ha trascinata via con lui, non ho nemmeno avuto il tempo di metabolizzare la cosa che ero già fuori dal campus", le guardo.
"E poi chi vi ha raccontato l'accaduto?", osservo una ad una.
"Mio fratello Liam", interviene Ariana.
"Da chi lo ha saputo?", domando.
"Dopo la vostra sparizione, i ragazzi sono andati in infermeria a medicare il ferito. Le persone lo hanno visto e hanno fatto domande. I ragazzi, arrabbiati, hanno raccontato tutto e Liam ha sentito. É corso subito da me e mi ha raccontato tutto e io ho detto tutto alle ragazze", abbassa la testa.
"Scusa", sussurra.

Ma non deve chiedere scusa.
Ha fatto quello che chiunque avrebbe fatto.

"Non ti devi scusare", mi metto a gambe incrociate davanti a lei.
"Ci hai fatto preoccupare", Ariel mi spintona.
"Nessuna chiamata! Nessun messaggio!", Stella é ancora arrabbiata.
"Scusa", mi alzo e vado ad abbracciarla.

Rimane rigida per qualche secondo e poi mi fa sprofondare fra le sue braccia.
Le mie narici vengono invase dal suo dolce profumo alla vaniglia.
Profumo familiare, sa di casa.

"Non farlo mai più", si aggiunge anche Ariel.

Dopo aver sciolto l'abbraccio vado ad abbracciare Ariana.

"Non preoccuparti", sussurro.
"Ci proverò", la sua voce trema.
"Cosa ti é successo?", domando.
"E a te?", ci guardiamo negli occhi.

Lei ha gli occhi lucidi.
I suoi meravigliosi occhi grigi stanno attraversando una tempesta.

Cosa nascondi Ariana?

"Andiamo a dormire", Ariel attira la nostra attenzione.
"Certo, notte ragazze", Ariana ci saluta con la mano e si dirige verso la porta.
"Se vuoi puoi rimanere con noi, Ari", la guardo.
"No, va bene così", sorride debolmente.
"Insisto", le prendo la mano.
"Anche noi", Ariel e Stella si mettono accanto a me.
"Grazie", ci abbraccia.
"Ma si va a dormire, niente casino", Stella punta il dito contro di noi.
"Okay", facciamo il saluto militare e scoppiamo tutte a ridere.

Ormai le ragazze stanno dormendo.
Stella ed Ariel dormono sui loro rispettivi letti, mentre Ariana dorme sul mio.
Abbiamo preso il suo materasso e lo abbiamo posato per terra accanto a lei.
Io ho insistito nel dormire su questo materasso e dopo un lungo battibecco, alla fine Ariana ha ceduto e ha accettato di dormire sul mio letto.

Non faccio altro che rigirarmi all'infinito.
Sto avendo una lotta con le coperte.
Sconfitta mi alzo e guardo l'ora.
Sono le tre del mattino.
Perfetto, fra quattro ore dovrò "svegliarmi".

Mi alzo sbuffando.
Vado in cucina a bere un bicchiere d'acqua.
Decido di andare a fare una passeggiata, i miei pensieri mi tormentano tutto il tempo.
Non faccio altro che pensare ad Ariana e al suo segreto, ad Aiden e al motivo del perché ha scelto me.
Prendo una felpa di Nate e il telefono ed esco dalla stanza.
Esco dal campus e inizio a passeggiare per le strade di Londra.
Non conosco ancora bene la città, mi farò guidare dal mio istinto.

Ai confini dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora