Capitolo 6

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Iniziano ad arrivare i camerieri.

"Grazie", ringrazio la ragazza.

Guardo il piatto.
É un antipasto a base di pesce, io non posso mangiarlo.

"Odio il pesce", Sophia allontana il piatto.
"Sophia non fare così", Ethan la guarda.
"Papà sa benissimo che non mi piace il pesce! Poteva farmi un menù speciale", incrocia le braccia.
"Aspetta un attimo che leggo il menù", Ethan prende il piccolo fogliettino e inizia a leggerlo.
"Mi spiace principessa, é tutto a base di pesce", guarda Sophia.
"Ovviamente! Victoria ama il pesce", fa una smorfia.
"Almeno assaggia", le parla dolcemente.
"No, grazie", corruga le sopracciglia.

Mi ricorda qualcuno.

Inizio a guardarmi intorno e noto un angolo riservato ai dolci.

"Ti va di venire con me?", indico l'angolo.
"Certo", i suoi occhi azzurri si illuminano.
"Nemmeno a te piace il pesce?", domanda Ethan.
"In realtà sono allergica al pesce", lo guardo.
"Dovevi dirlo. Vado subito a dire allo chef di prepararti altro", Ethan si alza.
"Va bene così, grazie", sorrido.
"Sicura?", mi guarda.
"Certo. Andiamo piccola Sophia", le porgo la mano e lei la stringe.

É così piccola e calda.

Ci dirigiamo verso i dolci.
Prendiamo due piatti e iniziamo a riempirli con queste bontà.
Alzo lo sguardo e le persone ci fissano.
Iniziano a bisbigliare fra di loro.

Perché mi sento a disagio?

Odio essere al centro delle attenzioni.

"Ingrasserai di questo passo", qualcuno afferra un mio macarons.
"Ehy", lo guardo male.
"Buono", mi fissa.
"Prenditi un piatto, Aiden", gli faccio la linguaccia.
"Ma io voglio mangiare dal tuo", abbassa il suo viso verso il mio.
"Io non condivido i miei dolci", calco le ultime due parole.
"Vedremo", prende un cioccolatino.
"Antipatico", lo guardo andare via.
"Io ho fatto", la piccola Sophia picchietta la sua manina sulla mia gamba.
"Andiamo", alla nostra sinistra noto una grande vetrata.

Apriamo la porta e una vista con tanto di piscina si inoltra nella mia visuale.
Vari tavoli e varie sedie si trovano a destra e a sinistra di essa.

"Vieni", Sophia si siede a gambe incrociate sul bordo piscina.
"Buon appetito", sorride.
"Cin cin", faccio battere leggermente i nostri piatti.

Facevo sempre così con Eveline...

"Che cosa strana", ridacchia Sophia.
"Un pochino", mi perdo nei ricordi.
"Mi piace, però", il suo sorriso mi fa rimanere lucida.
"Sono contenta", sorrido anche io.

Iniziamo a mangiare i dolci.

"Sono squisiti", ripetiamo all'unisono.

Ci guardiamo per poi scoppiare a ridere contemporaneamente.
Mi piace questa bambina.

"Possiamo unirci a voi?", Blair e Bella si siedono accanto a Sophia.

Anche loro hanno un piatto di dolci a testa.

"Certo", Sophia le guarda contenta.
"Va bene farlo?", le guardo.
"Cosa?", domandano.
"Questo", alzo il piatto.
"Certo, perché?", parla Blair.
"Le persone prima ci fissavano e bisbigliavano", la guardo.
"Quelli? Non ti preoccupare. Avranno sempre qualcosa da dire, non farci caso", mi tranquillizza Blair.
"É gente senza cuore", continua Bella.
"Senza cervello", Sophia addenta un cannolo.
"Sophia", la riprendono le sorelle.
"Cosa?", alza le spalle.
"La solita", iniziano a ridere e io mi unisco a loro.
"Vedo che vi state divertendo", Aiden si siede accanto a me.
"Come sempre", risponde Sophia.
"Che buono questo", prende una fetta di torta al cioccolato.
"Ladro", gli tiro uno schiaffo sulla mano.
"Devi condividere, ragazzina", sorride maliziosamente.
"Non con te", giro la testa.
"Devi obbedire", sussurra questa frase al mio orecchio.

Ai confini dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora