Sento qualcuno scuotermi la spalla <<Madison, sveglia>> apro lentamente gli occhi e vedo Grace.
<<Ehi>> dico con la voce impastata dal sonno.
<<Hai saltato il pranzo, non volevamo chiamarti perché pensavamo fossi davvero stanca, ti abbiamo lasciato qualcosa nel microonde>> mi informa accarezzandomi i capelli.
<<Cosa? Che ore sono?>> mi stiro un po' le braccia e sbadiglio.
<<Sono le sei di pomeriggio>> mi alzo di scatto e quasi sbatto la testa con lei.
<<Ma ho dormito tantissimo>> dico a me stessa.
<<Vado in cucina, ti aspetto>>
Mi alzo andando davanti lo specchio. Sistemo i miei capelli rifacendo la coda, abbasso la maglietta che era risalita nella pancia e poi esco.
Scendo le scale ancora assonnata e sbatto contro qualcuno con il rischio di schiantare il mio viso al suolo. Almeno così pensavo, prima che afferrasse con violenza il mio braccio, attirandomi a se.Darren. Perché doveva capitarmi proprio lui.
Sento il suo profumo invadermi le narici, il suo fiato scendermi lungo il collo, i suoi occhi incavati sul mio petto che si abbassa e si alza velocemente per via della sua presenza.
<<Grazie>> dico ignorando il suo sguardo.
Avvicina le sue labbra rosee al mio orecchio e bisbiglia <<Non c'è di che>>
Mi blocco all'istante, come se fossi paralizzata e si allontana lentamente. Meglio non pensarci più.
Mi lascia andare e ritorno sui miei passi. Trovo il piatto a tavola, già riscaldato.
<<Grazie Grace>>
<<Sbrigati a mangiare, starai morendo di fame>>
Il sapore del pollo al forno è qualcosa di unico, Matilda ha davvero delle mani speciali.
<<Stasera andiamo a fare un giro con i ragazzi, verso le otto>>
<<Dove andiamo?>> Domando continuando a mangiare.
<<Penso che andremo in qualche locale>>
Annuisco e nel frattempo lo finisco tutto. Metto il piatto nel lavandino e subito entra in scena Matilde per lavarlo. Questa donna è una maniaca della cucina. Vedo Elisabeth pulire il salone, così la raggiungo <<Buona sera>> le dico cogliendola alla sprovvista.
<<Buongiorno a te cara, mi hai quasi fatto spaventare>> ride.
<<Eccoti, pensavo fossi scappata>> replica Ethan stringendomi a lui.
<<Non respiro>> mormoro piano.
<<Scusa, non era mia intenzione>> sorride.
<<Stasera viene Darren, andremo in macchina con lui. Jordan l'ha supplicato al telefono di unirsi a noi>> sbuffa Grace.
<<Meglio per me, avremo più ragazze intorno, se c'è Darren>> dice euforico.
<<Noi andiamo a farci belle>> prende il mio polso e mi trascina con lei correndo al piano di sopra.
<<Si ma non troppo>> urla Ethan facendoci ridere.
<<Ci penso io a te>> mi guarda e inizia a girarmi intorno come se fossi una statua da ammirare.
Resto di stucco, quando apre il suo immenso armadio e tutti i vestiti firmati appaiono nella mia visuale. Beata lei e la sua ricchezza. Ma non chiederò mai a nessuno dei soldi, sono una persona abbastanza educata, leale e preferisco guadagnarmi le cose.
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Two Storms
Fanfiction(#1 romanzo) Darren, un uomo d'affari autoritario, manipolatore e che assume controllo su tutto. Ma l'apparenza inganna, forse non è davvero l'uomo che appare. Madison, una ragazza dolce, testarda, umile, con dei valori e con la testa sulle spalle h...