22 - Confessioni

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Mentre leggete ascoltate la canzone qui sopra ⬆️

I raggi del sole colpiscono i miei occhi, mi giro dall'altro lato per via del fastidio e provo nuovamente a dormire. Ma nulla.
Sento la porta della camera aprirsi e li apro lentamente trovando Darren con dei jeans grigi e un maglione nero. Cosa? Non l'avevo mai visto con un maglione, è davvero tenero.
<<Sveglia, tra un'oretta ti voglio pronta. Conoscerai un po' del mio passato>> detto questo esce e io mi alzo di scatto, finalmente pronta a sapere.

Mi lavo, infilo dei jeans stretti neri, una felpa grigia e delle converse basse nere. Raccolgo i miei lunghissimi capelli neri in un coda alta, mostrando così il mio viso definito e poi applico un po' di mascara per rendere i miei occhi castani-verdi più intensi.

Scendo al piano di sotto e lo trovo ad aspettarmi parlando con Kole.
<<Ciao tesoro, è da un po' che non ti vedo>> mi dice venendo ad abbracciarmi.
<<Sono stata impegnata con il lavoro e con alcune feste>> dico con sincerità.
<<Lo so che adesso lavori come segretaria, e mi fa davvero piacere>> confessa sorridendo.
Sento dei tacchi rumorosi scendere per le scale, vedo mia madre tutta perfetta che ci raggiunge <<Ciao cara>> mi lascia un bacio in guancia e mi sorride <<Perché non me l'hai detto che stai lavorando come segretaria?>> Chiede contenta per me <<Perdonami mamma, ma sono stata molto impegnata>> lei annuisce capendo e ci lasciano andare.
Ma prima che potessi chiudere la porta sento dire <<Figliola, quando torni dobbiamo parlare>> annuisco super agitata e vado via.
So già che tipo di domande farà.

Saliamo in macchina e inizio a percepire un po' d'aria tesa.
Accende la radio e mette un po' di canzoni a basso volume, che ho sentito spesso ma, non conosco il nome.
L'auto dopo alcuni minuti, si ferma in un parcheggio. Sembra una strada molto più isolata del solito, fin quando scendo e vedo dietro di noi un cimitero. Mi si gela il sangue e lo guardo, ma lo trovo già con lo sguardo verso di me.
Si avvicina e prende la mia mano come per dirmi "sta tranquilla" e entriamo.

Ho paura di averlo costretto o magari fatto sentire obbligato a mostrarmi ferite davvero brutte.
Ci fermiamo davanti una lapide, vedo una ragazza molto giovane e dalla date oggi poteva avere venticinque anni, ma è morta all'età di vent'anni. Sono passati 5 anni.

<<È morta a causa mia>> confessa fissando la foto. Stringo la mano e cerco di girarlo verso di me <<Cosa? Non dire così!>>
<<È così Madison. È stata tutta colpa mia. Durante il mio lavoro ho beccato una persona molto pericolosa, ho fatto lo stronzo con la persona sbagliata. Non sapevo chi fosse, so solo che mi ha obbligato a seguire una donna, la donna che hai visto in televisione>>
Spalanco gli occhi e adesso capisco, capisco tutto, adesso tutto torna.
<<Mi ha obbligato a rapirla, ma non ci riuscivo. Così rimandavo sempre ciò che dovevo fare. Allora lui decise di ricattarmi uccidendo lei, mia sorella>>
Sento il mio cuore spezzarsi...sua sorella? Non ci posso credere. Sento i mie occhi inumidirsi.
<<Così mi sono detto basta, dovevo rapirla, dovevo per lei, sennò l'avrebbero uccisa. Così mentre stavo cercando di fare questa pagliacciata qualcuno chiamò la polizia e finì dietro le sbarre. La notizia si estese in tutta la città di New York, tutti sapevano ormai, compreso lui, avevo fallito.
Tutto ciò che posso dirti è che la uccise, uccise mia sorella, sangue del mio sangue. Ma la cosa peggiore è che non ho potuto assistere al suo funerale, non ho potuto consolare mia madre, mia sorella...nessuno. Sono passati cinque anni da allora>> vedo la sua mano stringersi in un pugno e la sua voce spezzarsi.
Lo abbraccio di scatto e piango <<Mi dispiace da morire. Chi avrebbe mai fatto una cosa del genere? Solo un mostro. Tu non hai nessuna colpa, ti prego non dirlo mai più! Non darti una colpa del genere, tu hai cercato di fare il tuo meglio. Sei una persona così buona Darren, davvero>> la mia voce esce spezzata dal pianto e sento che anche lui vuole piangere, ma non lo fa, è così forte cavolo.
<<Non piangere>> la sua mano si insidia tra i miei capelli e accarezza la mia testa con i suoi polpastrelli.
<<Adesso sai tutto>> sussurra stringendomi più forte a lui.
<<Io mi fido di te Darren>> confesso allontanandomi di poco fino a ritrovarci faccia a faccia abbracciati.
<<Sei l'unica che si fida di me e non dovresti>> dice fissando i miei occhi.
<<Il mio cuore dice che posso>> guardo i suoi bellissimi occhi verdi e poi le sue labbra.
Una sua mano si avvicina al mio viso e con il pollice asciuga le mie lacrime <<Non mi piace vederti piangere, preferisco la rompi coglioni che c'è in te>> dice serio.
<<A me non piace il tuo lato "so sempre tutto io">>
<<Dopo questa brutta esperienza sono cresciuto davvero molto. Quindi so di cosa parlo e so cosa faccio>> mormora avvicinandosi alla mie labbra.
Così faccio i suoi stessi movimenti e mi bacia, ci baciamo lentamente. Un bacio che sa di altro, sa di qualcosa, qualcosa di speciale. Lui è speciale per me.

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