41 - Jamie e Jake

14.9K 392 25
                                    

Sono le sette di mattina. Sono seduta attorno alla penisola con una tazza di cappuccino fra le mani e penso a ieri sera. È stato tutto così frettoloso che ho capito ben poco.
Odio il fatto che lui mi abbia mentito, se mi avesse detto la verità non staremmo così.

Sento dei passi scendere lungo le scale, Darren fa capolino in cucina con dei pantaloncini in cotone che gli arrivano fino alle ginocchia.
<<Buongiorno>> dice in modo serio e fissandomi, cercando di capire il mio stato d'animo.
<<Buongiorno>> ricambio guardando la mia tazza.
Sento i suoi passi avvicinarsi e si posiziona dietro di me, circondandomi la vita.
<<Mad dobbiamo parlare>> sussurra come se volesse davvero chiarire il tutto e chiudere questo capitolo.

Poso la tazza sulla superficie di marmo della penisola e sospiro.
Mi giro verso di lui e lo guardo dritta nei suoi occhi verdi <<C'è stato più di un'amicizia con lei?>>
<<Certo che no>>
<<Posso sapere almeno come si chiama la ragazza a cui il mio ragazzo tiene molto?>> lo ammetto, il fatto che lui tenga a questa ragazza mi da parecchio fastidio.
<<Jamie...Ci tengo come amica, come persona di famiglia. Perché era sempre a casa con noi e stava sempre con mia sorella. Non tengo a lei come tengo a te, non farti paranoie. Tu per me sei l'unica Madison, sei la prima con cui vado a vivere, se la prima a cui ho detto un ti amo. Perciò non mettere in dubbio quello che c'è tra di noi, per un'amicizia. Questa sera avevo pensato anche di fartela conoscere, magari ti renderai conto che non c'è nulla di cui essere gelosi>> i suoi occhi sono sinceri, le sue mani afferrano le mie in modo serio e severo sempre a suo modo da uomo d'affari <<Ti va?>> Chiede.
<<Certo che mi va>> rispondo accarezzando il dorso della sua mano con il pollice.
<<Adesso prepariamoci, dobbiamo andare a lavorare>> dice trascinandomi al piano di sopra e iniziando a prepararci.

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Mi siedo nella mia nuova scrivania, sistemando fogli, scrivendo documenti e appuntando informazioni in più.
Darren aggrotta la sopracciglia in modo concentrato, come se non volesse sbagliare una virgola.
Alle volte mi guarda di sottecchi, come se stesse pensando a qualcosa.
Mentre accetto una chiamata e scrivo le informazione date, sento un bigliettino arrivarmi sopra il tavolo.
Alzo lo sguardo confusa verso Darren, che lui mi sta guardando con malizia.
Appena finisco la chiamata lo apro e leggo:
"Ti scoperei proprio adesso, in quella tua bella scrivania"

Sento le mie guance andare a fuoco, lo guardo e lo trovo che si morde il labbro inferiore osservando il mio seno prosperoso soffocato dalla camicia troppo stretta, che apre i bottoni lasciando intravedere il reggiseno nero in pizzo.

<<Sei fortuna che devo andare a consegnare un progetto>> si alza venendo verso di me. Trascina la mia sedia indietro e mi bacia <<A dopo>>
Si allontana lasciandomi lì, immaginando noi due sopra questa scrivania.

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Sono le nove di sera, io e Darren siamo appena tornati a casa a cambiarci. Andremo a trovare la sua amica proprio a casa sua.
Metto dei jeans attillati neri e una camicia casual bianca, abbinando il tutto con degli stivaletti neri.
Pettino i miei lunghi capelli neri, rimetto il rossetto color carne sparito durante la giornata lavorativa e scendo al piano terra, trovando Darren con dei jeans neri, una t-shirt bianca e degli anfibi neri. Lo guardo sorpresa, non l'avevo mai visto vestito in questo modo, non che non stia bene, anzi, è un uomo stupendo in qualsiasi abito, anche con un sacco dell'immondizia. La sua bellezza è disarmante, vestito in questo modo poi.

<<Andiamo?>> Chiede avvicinandosi e dandomi una pacca al sedere.
Gli sferro uno schiaffo nel dorso della mano <<Giù le mani signor Darren>>
Lui alza l'angolo della sua bocca e nel frattempo prende le chiavi, per poi uscire.

In macchina sento salire l'ansia, non so il motivo, spero solo che sia una ragazza dolce e che io non veda nulla da parte sua nei confronti di Darren.

Arriviamo in un batter d'occhio, abita molto vicino direi. La casa è piccola ma accogliente. Quando suoniamo, apre una ragazza bassa, dai capelli castani e occhi neri. Mi sorride e si presenta subito <<Tu devi essere la ragazza di Darren. Piacere, sono Jamie>> mi porge la mano e io la stringo <<Piacere mio, io sono Madison>>
<<Entrate pure>> la seguiamo verso il salone e troviamo un ragazzo dai capelli neri e occhi azzurri.
Anche lui si alza e mi porge la mano <<Piacere, sono il ragazzo di Jamie, Jake>>
Ad un tratto mi sento sollevata <<Piacere, io sono Madison>> dico sorridendo.

<<Allora, un po' di birra?>> domanda Jamie.
<<Per me nulla, grazie>> rispondo sorridendogli.
<<Nemmeno per me>> ribatte Darren.
<<Io ho ordinato le pizze. Arriveranno a momenti>> ci informa Jake.

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Dopo aver finito le pizze, Jamie fa una battuta verso Darren <<Questo stile ti ha sempre donato>> indica i suoi vestiti e mi domando: Si è sempre vestito così?
<<A me dona tutto>> gli fa l'occhiolino e lei ride.
Ok, potrò sembrare pazza ma nonostante lei abbia il ragazzo e lui non le abbia schiacciato l'occhiolino con malizia, sento montare la gelosia dentro di me, come mai prima d'ora.
<<Ti eri costruito un personaggio da uomo d'affari, smettila di fingere e sii te stesso>> dice scuotendo la testa.
Ma che significa? Cos'è che lei sa e che io non so? Che vuol dire?
<<Troppo perfettino il tuo nuovo personaggio, non ti si addiceva per niente>> ride di nuovo.
Adesso basta, sento la rabbia salirmi, come se fossi all'oscuro di qualcosa di molto grande e che lui non mi ha ancora detto.
Sento che lei è sempre ad un passo più avanti di me.
Mi alzo di scatto attirando l'attenzione di tutti verso di me <<Darren, andiamo? Non mi sento molto bene>> invento come scusa.
<<Tutto ok? Che succede?>> Chiede Jamie guardandomi stranita. Ok, non mi va per niente a genio.
<<Si tranquilla, ho bisogno di riposarmi>> saluto tutti ed esco per prima, mentre Darren resta dietro di me.
<<Madison...>> mi richiama mentre cammino verso l'auto.
Non rispondo, mi sento presa in giro.
<<Che ti prende cazzo>> stavolta afferra il mio polso e mi fa girare verso di lui.
<<Nulla ok? Voglio solo dormire>> mormoro con rabbia.
<<Nulla? Non ti credo, parla Mad, non voglio più ripetertelo>>
<<Sennò?>> lo sfido arrabbiata.
Mi guarda come se si fosse arreso e sale in macchina senza dire più nulla.

Il viaggio in auto è stato davvero straziante, il silenzio era ciò che regnava.
Quando arriviamo salgo subito in camera nostra e mi sdraio sperando di addormentarmi il prima possibile, ma nella mia mente frullano tutte quelle battute su Darren. Che lui sia diverso dall'uomo che io ho conosciuto? Che sia una parte peggiore o migliore? Non so più cosa pensare, ne a cosa si riferiva. So solo che qui qualcosa non va e che ancora devo scoprire tante cose.

Two StormsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora