Sono le nove di sera, abbiamo finito di cenare mezz'oretta fa, con Kole e mia madre, visto che sono tornati. Il fatto che domani mattina devono andare a lavoro, sono già andati a riposare.
Ethan e Grace restano con me in cucina mentre Darren è salito al piano di sopra.<<Che facciamo?>> chiede annoiato Ethan.
<<Potremmo continuare a farti il solletico>> canzona Grace divertita.
<<Non se ne parla>> dice preoccupato.
Sentiamo qualcuno bussare alla porta, visto che nessuno ha intenzione di andare ad aprire, mi alzo e vado io.
Apro, senza vedere prima chi è e quando lo faccio mi sento morire dentro.Mio padre.
<<Che ci fai qui?>> Stringo i denti cercando di non urlare.
<<Ti prego, perdonatemi, tornate a casa>> afferra il mio polso e mi scongiura con lo sguardo.
<<Lasciami>> cerco di togliere il mio polso dalla sua mano ma non si stacca.
<<Sono cambiato, lo giuro>> ad un certo punto sento puzza d'alcol. È ubriaco.
<<Ho detto lasciami, sennò urlo>> dico arrabbiata più che mai.
Mi strattona verso di lui per abbracciarmi ma io lotto per staccarmi.
<<Ehi tu. Toglile le mani di dosso>> sento la voce di Darren da sopra le scale.
Mio padre mi lascia andare e Darren afferra il mio braccio facendosi avanti e nascondendomi di poco.
<<C'è qualche problema?>> chiede Darren in modo tranquillo ma severo verso lui.
<<Sono suo padre. Cercavo solo di farmi perdonare>>
<<Non ha intenzione di perdonarti. Ha visto come voleva allontanarsi da lei? Quindi vada via, sennò sarò costretto a farle del male>>
<<No la prego non mi mandi via, devo ancora parlarle>> afferra il mio braccio di nuovo ma Darren lo ferma prima del tempo <<La prego di andarsene immediatamente e di non tornare più>> lo spinge all'indietro e quell'ubriacone quasi cade.
Darren gli sbatte la porta in faccia e si gira verso di me. Solo adesso noto che indossa solo un sotto della tuta tirato un po' verso il basso, mostrando l'elastico dei boxer.
<<Tutto ok?>> Mi osserva come se volesse capire ciò che è successo tra me e l'uomo che è appena andato via.
<<Si, grazie>>
<<La prossima volta guarda dallo spioncino, prima di aprire>> mi avverte.
<<Madison chi è?>> urla Ethan dalla cucina.
<<Tranquilli era solo il fattorino della pizza che ha sbagliato indirizzo>> alzo la voce per farmi sentire.
<<Poco credibile, solo un imbecille come Ethan ci cascherebbe>> mormora con la pacata tranquillità.
Cerco di concentrarmi sul suo viso e di non guardare i suoi pettorali e addominali in piena mostra. Restiamo cosi, l'un di fronte l'altra a guardarci. Vedo la sua mano avvicinarsi al mio ventre. Affonda il suo indice nella mia piccola cintura che sto indossando e mi avvicina a lui.
Le mie mani finiscono automaticamente sul suo petto e lui fa un sorrisetto malizioso, riferendosi alle mani.
<<Solo per proteggermi da te>> invento la scusa più banale che possa esistere.
Mi sposta con una velocità assurda e mi sbatte al muro. La sua mano ha bloccato le mie braccia in aria, mentre l'altra sta sfiorando la mia pancia. Fai dei movimenti circolari con il pollice e morde il suo labbro <<Con me sei al sicuro. Forse volevi dire che vuoi proteggerti dalla mia mente losca>> sussurra davanti le mie labbra. Sento un calore espandersi nel mio basso ventre.<<Madison sei ancora lì?>> Strilla Grace.
<<Dì che stai salendo sopra>> mi obbliga.
<<Sto salendo sopra. Buonanotte>>
<<Ok. Noi restiamo un altro po' qui. Buonanotte>> risponde.
<<Brava Mad>> la mano che prima vagava sulla mia pancia si è adesso intrufolata sotto il top. Sfiora ogni parte della mia pelle, ma non si permette senza il mio consenso di toccare il mio seno.
<<E poi non sarei un gentiluomo>> toglie la mano e finisce dietro la mia coscia mettendola attorno al suo fianco <<Mi istighi le peggiori cose signorina Madison>> scherza, restando sempre con il viso serio.
<<Non dovresti>> mormoro con le guance a fuoco.
<<Allora fermami>> si avvicina al mio collo e inizia a baciarlo, vuole che lo fermi, ma come si fa a fermare una persona che desideri così tanto sessualmente?
Porto la testa all'indietro e mi godo le sue labbra morbide su tutto il mio collo. La sua mano scivola lentamente dietro il mio sedere e lo stringe senza ritegno. Sento uscire dalle sue labbra una piccola risata <<Lasciati andare>>
<<Darren non possiamo>> le mie mani scendono giù godendosi i suoi muscoli ben definiti.
<<Lo so>> risponde togliendo lentamene la mano dal mio sedere.
Abbassa la mia gamba ma resta a fissare le mie labbra <<Non sono così stupido però>>
<<Per cosa?>>
<<Anche tu mi desideri>> fiata abbassando il suo sguardo sul mio seno.
Non rispondo, perché sinceramente non saprei cosa dire, non sono così sfacciata come lui.
<<Chi tace acconsente>> si abbassa e morde la pelle vicino la clavicola, subito dopo, lascia un bacio umido e ritorna con il viso davanti al mio.
<<Buonanotte Mad>>
<<B-buonanotte Darren>>
STAI LEGGENDO
Two Storms
Fanfiction(#1 romanzo) Darren, un uomo d'affari autoritario, manipolatore e che assume controllo su tutto. Ma l'apparenza inganna, forse non è davvero l'uomo che appare. Madison, una ragazza dolce, testarda, umile, con dei valori e con la testa sulle spalle h...