27 - Rondine

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Busso alla porta in modo violento, non mi apre, così la apro io di colpo e senza guardare la chiudo alle mie spalle.
Quando mi giro trovo Darren sul letto, con un sotto della tuta, senza maglietta, steso sul letto con un braccio piegato sotto la testa e l'altra che tiene il telecomando.
Lui mi guarda come per dire "e adesso cosa vuoi?"
Così vado verso la tv, stacco la spina e mi metto con le braccia incrociate <<Si può sapere perché sei andato via? Perché ti sei comportato così?>>
Lui sbuffa, scende dal letto e si avvicina a me poggiandosi al muro accanto alla tv.
<<Sono andato via, perché la situazione mi è sembrata molto ridicola>>
<<Ridicola? Darren, tuo padre ci ha scoperti>>
<<E dopo? Ho ventotto anni Madison, sarò pur libero di fare ciò che mi pare>>
<<Ah vero, scusa, per te non c'è nessun noi, ecco perché non ti poni nessun problema>> dico con disprezzo.
<<È la verità. Mi sembra che sia così anche da parte tua, visto in che modo mi hai spinto via, come se fossi io la causa di tutto questo>>
Lo guardo sbalordita <<Cosa? Spero tu stia scherzando. Ma...adesso capisco perché ti sei comportato in quel modo. Perché ti ho respinto vero? Beh hai capito malissimo, l'ho fatto perché non sapevo cosa fare. Non perché ho voluto rifiutarti>>
<<Rifiutato? Non mi sono sentito rifiutato, ma cazzo io non ti avrei mai spinta in quel modo togliendoti da me>> alza la sua voce roca e iniziando ad arrabbiarsi.
<<Mi dispiace che tu abbia frainteso ma non è così ok? Tu mi piace Darren, te l'ho anche confessato, come potrei dire una cosa e poi dirne o farne un'altra?>> gesticolo con le mani.
<<Potresti>>
<<No, e lo sai benissimo. Ma parliamo anche di te. Non c'è nessun noi vero? Tra noi quindi non c'è niente?>>
Non si aspetta questa domanda, sembra essersi pietrificato <<Non posso>> dice solamente.
<<Non puoi cosa?>> sono esausta di tutta questa discussione.
<<Non posso mentirti, non siamo degli adolescenti del cazzo. Tra noi c'è qualcosa è vero, ma non posso stare con te, non saprei come comportarmi, anche se sono stato fidanzato, per me è come se fosse qualcosa di nuovo, sei una donna diversa. Non ti accontenti come le altre che ho avuto, non stai zitta, non mi lasci comandare, fai sempre domande, vuoi sempre sapere cosa ho, stai scavando troppo, ma sappi che troverai un abisso, nient'altro>> inizia a camminare verso il comodino e lo apre, uscendo una piccola scatola. Lo prende e si avvicina a me <<Eh no, non cercare di respingermi via Darren, solo perché sei un fottuto stronzo uomo d'affari che vuole avere il controllo su tutto e anche sulle relazioni, non lascerò che tu rovina questo, quello che c'è tra di noi>> dico ferita e spingendogli la spalla delicatamente.
<<Lo so che sarà impossibile liberarsi di te, ma non voglio nemmeno io, non avrei mai il coraggio di liberarmi di te. Ormai siamo troppo dentro entrambi>> dice aprendo la scatola.
Si presenta davanti a me una collana, con una piccola rondine. I miei occhi brillano e la mia mano si avvicina involontariamente e la tocca <<È così carina>> sorrido.
<<Volevo dartela domani mattina, dopo che mi sarebbe passata l'incazzatura, ma adesso credo che sia il momento giusto>> sussurra ritornando l'uomo severo di sempre.
La prende e mi fa girare, alzo i capelli prima che possa dirmelo lui e la posa sul mio petto per poi agganciarla.

La afferro e la guardo meglio, quando la giro trovo una piccola lettera incisa "D."
Lo guardo e gli sorrido <<La adoro>> lui si avvicina e posa le sue mani nei miei fianchi attirandomi al suo corpo <<Quella rondine sei tu. Non immagini quanta forza tu abbia, volerai in alto, più di quanto tu pensi>> mi dice con tono certo e serio.
<<Sei dolce>> prendo la mia mano e la poso sui suoi addominali.
<<Ti prego non dirlo cazzo>> mormora con mezzo sorrisetto.
<<Ok capo>> ridacchio e nel mentre penso come le cose si siano ribaltate.

Prende la mia mano, e ci avviciniamo al suo letto. Lui si siede e mi mette a cavalcioni sopra di lui. Inizia a baciarmi e faccio lo stesso.
La sua mano finisce dentro la mia maglietta e tocca la mia pelle liscia.
Sento la sua erezione che pulsa contro la mia intimità e il piacere cresce sempre più.
Morde il mio labbro e gemo al suo gesto.
Comincia a spogliarmi e lui fa lo stesso, con una velocità da ritrovarci completamente nudi nella stessa posizione di prima.
<<Sei bellissima>> guarda ogni centimetro del mio corpo e lo accarezza come se fossi porcellana.
La sua mano scende proprio lì e comincia a stuzzicare il famoso clitoride.
Gemo per i suoi movimenti lenti, che mi fanno uscire matta, ho bisogno di più e lui anche.
Così tolgo la sua mano e prendo il controllo, prendo la sua erezione e faccio su e giù, per creargli ancora più piacere.
<<Non sai quanto desidero le tue labbra...>> la sua voce è piena di malizia e sensualità e so dove vuole andare a parare.
<<Hai mai fatto un pompino Mad?>> morde il suo labbro, mentre io resto di stucco per ciò che ha detto, devo ancora abituarmi alle sue frasi sporche.
Scuoto la testa per fargli capire di non averlo mai fatto e i suoi occhi brillano.
mi fa alzare da lui e poi inginocchiare a terra davanti le sue gambe.
Vederlo completamente nudo mi incita di più a provare ciò che mi ha chiesto, così mi avvicino e lo metto in bocca, succhiando e leccando.
Al contatto lui lecca le sue labbra <<Così brava piccola. Adesso muovi la testa avanti e indietro e aiutati con la mano, come se stessi facendo una sega>>
Divento rossa come non mai e lui se ne accorge <<Si, stai andando benissimo piccola>> la sua mano si infila nei miei capelli e spinge la sua intimità ancor più nella mia gola.
Continuo così per alcuni minuti fin quando dice <<Sto per venire>>
Senza smettere continuo fin quando non viene e ingoio.
I suoi occhi sono rilassati e colmi di piacere.

Mi alzo e mi sdraio accanto a lui. Darren si riprende e si mette dalla parte del fianco con una mano sotto la testa per tenersela. Siamo entrambi girati verso l'un l'altra, quando la sua mano sfiora il mio fianco nudo <<Non è finita qui>> inizia a baciare il mio collo avidamente e poi lo lecca fino al mio seno. Bacia ogni centimetro del mio corpo fin quando si ferma sotto l'ombelico, mi guarda, come se aspettasse il via, non dico nulla ma chiudo solo gli occhi, pronta a provare piacere con la sua lingua.

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