12 - Cosa senti?

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Sono seduta sul divano, facendo uno spuntino con un plumcake. Sono le cinque di pomeriggio e sono tutti in cucina, tranne Darren e Kole.
Sento dei passi lungo le scale, mi giro e vedo l'uomo di mia madre.

<<Buongiorno a tutti. Siamo stati invitati dalla mia associazione lavorativa per una cena di gala>> ci informa.
<<Amo queste cene>> dice Grace contenta.
<<Io li odio>> sbuffa Ethan.
<<Siete sempre in disaccordo voi due>> ride Elisabeth.
<<Noi andiamo, torneremo verso l'ora di cena per venire a prendervi. Alle nove voglio trovarvi già pronti>> attenziona Kole.
<<Tesoro, sopra il tuo letto c'è qualcosa per te. Da parte mia>> mi sorride venendo verso di me e baciando la mia guancia.
<<A dopo>> dicono in coro.

Giro la testa per osservare Grace, facciamo un sorriso e corriamo verso camera mia. Mi avvicino al letto e trovo una scatola con su scritto "questo vestito ti starà divinamente"

Lo apro e rimango a bocca aperta, lo prendo tra le mani e lo alzo in aria. Un tubino con lo scollo a cuore e interamente argentato. Grace sembra essersi innamorata del vestito quanto me <<Sarai una bomba>> replica battendo le mani.
<<Non credi sia esagerato?>>
<<Scherzi Madison? Li sono tutti ricchi, avranno tutti abiti simili>> controbatte.

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Finito di raccogliere i miei capelli in una coda perfetta, passo al trucco, mettendo solo del mascara, un po' di blash e un lucida labbra.
Indosso il vestito e delle décolleté.
Mi guardo allo specchio, contenta del risultato. Il vestito mi calza perfettamente, mette in risalto tutte le mie forme e per la prima volta mi sento davvero bella.

Entra Grace, con un vestito rosso lungo, semplice ma con uno spacco lungo la gamba da renderla sexy.

<<Sei bellissima>> le dico sinceramente.
<<Madison...cavolo...non ci sono parole per descriverti, ti guarderanno tutti>> si complimenta sorridendo.
<<Grazie ma adesso stai e-esagerando>> balbetto un po' imbarazzata.
<<Ma smettila>> si avvicina e mi da una gomitata un po' maliziosa <<Potresti incontrare il tuo futuro ragazzo>>
<<Preferirei di no>> rido.

Raggiungiamo tutti al piano di sotto, così decidiamo di andare verso l'auto. Appena saliti in macchina mi accorgo che per Darren non c'è posto e non l'ho nemmeno visto. Verrà?

Dopo alcuni minuti di strada, intravedo un ristorante di lusso, con una piscina enorme e un entrata mozzafiato.
Scendiamo e entriamo. La sala è interamente bianca, nera e argentata. I tavoli sono impeccabili apparecchiati con bicchieri di cristallo, posate d'argento e vini di ottima qualità.

Vedo Darren vicino una finestra, che parla con un uomo sulla quarantina. Mi manca il respiro quando si gira e smette di parlare di colpo. Fissa il mio vestito, come se non ci fosse nient'altro di bello da ammirare. Dice qualcosa all'uomo davanti a se, senza guardarlo e senza togliere gli occhi dai miei, si avvicina a passo lento e tranquillo.

<<Pensavo non venissi>> sono io la prima a rompere il ghiaccio. Si ferma proprio davanti a me con le mani nelle tasche.
<<Sono quasi obbligato a venire>> risponde in modo freddo.
<<È davvero un bel posto>> dico guardandomi attorno.
<<Tu sei bella>> dice impassibile.
Il mio respiro si blocca e abbasso lo sguardo <<Grazie>> rispondo nervosa.
<<Vieni con me>> mi ordina.

Lo seguo e mi porta fuori da qui, vicino la piscina. Si siedo in uno sgabello quadrato bianco, tira fuori un sigaro e mentre lo accende mi guarda. Butta il fumo proprio verso il mio viso facendomi tossire leggermente <<Vuoi provare?>> mi avvicina il sigaro e mi guarda con occhi divertiti <<No grazie, potrei morire soffocata>> scherzo.

Mi guarda senza dire più nulla, sento solo il motore della piscina. Sono lì in piedi davanti a lui quando dice <<Siediti>>
Lo osservo confusa, notando che non ci sono altre sedie.
La sua mano sbatte sulla sua gamba e capisco subito che vuole che mi sieda su di lui.
<<I-io...>> divento rossa e sono arrabbiata con me stessa. Ma che modo è di reagire davanti ad un uomo? Riprenditi cavolo.

Prende la mia mano di scatto e mi fa sedere sulla sua gamba <<Non essere timida Mad>> dice al mio orecchio.
Non oso girarmi per guardalo, essendo sopra di lui, i nostri visi sono vicini. Spero che nessuno esca e ci veda così, potrebbero pensare male.

<<Stai tranquilla, non ci vedrà nessuno>> dice come se mi avesse letto nel pensiero.
<<Ma come fai?>> stavolta mi giro per guardarlo.
<<A fare cosa?>> Domanda confuso.
<<A sapere a cosa sto pensando>>
<<Non ci vuole un genio per capirlo>> fa un ultimo tiro e butta il sigaro. Adesso che le sue mani sono libere, una si appoggia sopra il ginocchio e l'altra sul fianco, senza malizia.
Mi sento strana in questa posizione con lui, sembra una posizione molto intima, ma per lui invece non sembra.

<<Sembri molto agitata, perché?>> la sua mano sale un po' sulla coscia, stavolta sembra farlo per mettermi più in soggezione.
<<Come hai detto tu, ho paura che possano vederci così>> dico.
<<Io non credo sia solo questo sai? Non sono stupido>> la sua mano stringe un po' il mio fianco, spostandomi più sopra la sua gamba, facendo toccare i nostri corpi.
<<E guardami Mad>> ordina, come fa sempre.
Alzo lo sguardo di nuovo, i suoi occhi vagano sulle mie labbra, sul mio collo, sul mio seno e infine ritornano a fissare i miei occhi.

<<Cosa senti?>> domanda tutto d'un tratto.
Mi vede confusa perciò continua <<Cosa senti di fare in questo momento? Puoi dirmelo, non vergognarti>> lecca il suo labbro pronto ad ascoltarmi.
<<Fare cosa?>> so cosa intende ma ho paura di dirglielo.
<<Lo sai benissimo>>
<<I-io...>> fisso le sue labbra, cercando di fargli capire che il mio intento è quello.
<<Solo questo eh? Non ci credo...se vuoi sapere quello che penso io, baciarti è l'ultimo dei miei pensieri>> inizia a salire lungo la mia coscia e glielo lascio fare.
<<Darren, forse dovremmo rientrare>> dico con voce un po' sensuale.
<<Lo so>> sussurra vicino alla mia clavicola.
Mi giro un po' troppo e senza farlo apposta le nostre labbra sono ad un centimetro di distanza.
<<Andiamo>> dice riprendendosi dal momento.
<<Si>> mi alzo e entriamo.

La sua mano si poggia nella mia schiena e mi accompagna al tavolo, sono sorpresa da questo gesto rassicurante e protettivo.

La serata trascorrere in modo sereno. Il cibo era fantastico, gli sguardi tra me e Darren sono stati fin troppi, ho paura che qualcuno possa essersene accorto.

Lui è appena andato a parlare con un ragazzo più o meno della sua età. Adesso mi stanno guardando e mi sento subito in imbarazzo, tolgo lo sguardo e dopo alcuni minuti arriva verso di me Darren.
Si siede vicino a me, mettendo i gomiti sulle ginocchia <<Hai un ammiratore>> esce un bigliettino e me lo fa vedere <<Quel ragazzo voleva che te lo dassi>> nemmeno mi guarda.
Sto per prendere il bigliettino che ha tra le mani per vedere cosa c'è scritto, ma lo tira subito via.
<<Non è ragazzo per te>> prende il biglietto che da lontano vidi che si trattava del numero e lo strappa in mille pezzi.
Non che mi interessasse ma stava esagerando <<Ma cosa ne sai chi è ragazzo per me o no>> controbatto irritata.
<<Ragazzi come lui, vogliono solo portarti a letto>> si lamenta.
<<Proprio come te>> mi alzo con eleganza e sto per andare via quando mi blocca il polso.
<<Vorresti dire che non hai il mio stesso desiderio?>> ed ecco che fa centro. Ha ragione.

Sbuffo lievemente e non vedo l'ora che questa serata finisca, mi sento molto stanca ed è solo quasi mezzanotte. Torno a sedermi al tavolo, lasciandolo lì. Odio dargli ragione, ma ne ha. Ma il mio orgoglio non voleva assolutamente saperne di risedermi accanto a lui.

Finalmente la serata finisce, vedo Darren uscire prima di tutti, mi guarda prima di chiudere la porta e va via. Appena metto piede dentro la macchina, mi addormento, i miei occhi si chiudono come se non avessi controllo del mio corpo.

Aggiornare alle 03:23 di notte? Fatto😂 spero solo che via piaccia sempre più😘.
Dimenticavo, se volete vedere il vestito che stava indossando per questa serata, vi basta andare all'inizio e cliccare la foto. Detto questo, buonanotte o buongiorno?🙄

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