30 - Bracciale

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Mi sveglio per via della luce che filtra nella mia stanza. Strizzo gli occhi più volte per mettere a fuoco la vista e guardo istintivamente l'orologio poggiato sul mio comodino. Sono le dieci di mattina. Mi alzo di scatto e ricordo subito che devo andare a lavorare.
A passo veloce vado verso la stanza di Darren ma non c'è, scendo al piano di sotto e con mia sfortuna trovo Kole.
<<Darren è andato via?>> Chiedo velocemente.
<<Se n'è appena andato>> mi guarda con occhi pieni di qualcosa che vorrebbe dirmi.
Annuisco e sto per andare via quando mi richiama <<Madison...possiamo parlare?>>
Sospiro e mi rigiro <<Certo>>
<<Senti, io so quel che ho visto. Non mi importa ciò che state facendo o ciò che sta succedendo fra di voi. Ma devi parlare anche con tua madre, fallo. Non è bello scoprirlo così>>
So che ha ragione, ma non adesso.
<<Lo so, ma dammi del tempo, tra un altro po'>>
Lui annuisce e poi sorride per lasciare alle spalle la conversazione <<Allora, pronta per domani?>> Domanda contento.
<<Pronta per cosa?>> dico unendo le sopracciglia con fare confuso.
<<Domani, è il compleanno di Darren. Non lo sapevi?>> sembra essere sorpreso, mentre io mi blocco. Caspita, non ne sapevo nulla.
<<No. Ma grazie per avermelo detto>>
<<Se ti va possiamo andare a comprargli qualcosa assieme. Tua madre tornerà di pomeriggio, ha un appuntamento>>
Annuisco contenta della sua proposta e vado a cambiarmi.

Ma prima prendo il cellulare e scrivo a Darren:

"Grazie tante per avermi svegliata ;)"

Lo poso di nuovo e vado a lavarmi. Esco dal bagno e metto dei jeans stretti neri aderenti, una t-short bianca non troppo lunga, infilata nei pantaloni e delle superstar interamente bianche. Applico tanto mascara e del lucida labbra. Appena prendo la borsa, il telefono si illumina, senza alcun suono, dato che ho ancora il silenzioso per la notte.

"Sei un irresponsabile. Potevi puntarti la sveglia :*" risponde.

"Sei odioso. Chi te l'ha detto che non l'abbia messa? Magari non l'ho sentita, no?"

Il suo messaggio non tarda ad arrivare.

"Non sono affari miei"

So che è arrabbiato ancora per la discussione di ieri, ma spero che non sia convinto che lo sia solo lui.

"Sono la tua segretaria, si che sono affari tuoi. Ti agevolo il lavoro>>

Scendo al piano di sotto e lo trovo davanti la porta <<Andiamo cara>>

Salgo in macchina e continuo a messaggiare con lui.

"Sei sicura? Posso fare tutto anche da solo ahaha"

Sento la vena pulsarmi per il nervoso e così gli scrivo:

"Se puoi fare tutto solo, perché mi hai assunta?"

Bingo.
Adesso sono proprio curiosa della sua risposta, vediamo che riuscirà ad inventarsi una scusa plausibile.

"Per scoparti sopra la mia scrivania, non sai quante volte l'ho immaginato :*"

Arrossisco alla sua volgarità ma, mi ricordo di essere ancora arrabbiata con lui e di non fargliela passare liscia.

"Scopati Candice" rispondo fredda.

"Chi te l'ha detto che non l'abbia già fatto?"

Adesso sì che ha proprio esagerato. Così decido di non rispondergli più.

"Ma è stato noioso" manda un altro messaggio come se avesse capito che non gli avrei risposto più e che l'aveva detta grossa.

Ma decido di continuare la mia scelta, così lo poso nella borsa e la macchina si ferma.
Entriamo in un grande centro commerciale e iniziamo a girare nei vari negozi.

Entro in una gioielleria e noto un bracciale davvero particolare, di oro bianco con un piccolo ciondolo che raffigura una piccola piuma sempre di oro bianco, davvero carina. La giro tra le mie mani e noto una piccola scritta all'interno "the lightness of liking", significa la leggerezza del piacersi. Così capisco cosa vuol dire la piuma.
Decido di prenderla nonostante costi un po' e la metto in borsa soddisfatta, speriamo solo che gli piaccia.

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