Tra presente e futuro

Rivalità

"Non posso giocare con la gonna" indicai il disagio causato da una parte della divisa scolastica.

"Certo" e si dileguò.

"Che intendi fare ragazzina?" chiese Oikawa con un aria impertinente quanto altezzosa.

"Per prima cosa frequento il secondo anno" lo informai.

"E seconda cosa ho bisogno di un alzatore che non sia tu" lo sorpassai.

"Chi è l'altro alzatore?" chiesi sorridendo. Un ragazzo si fece avanti.

"Io, mi chiamo Shigeru Yahaba" rispose serio in volto.

"Perfetto" sorrisi "Puoi chiamarmi Ryn" mi presentai con un sorriso.

Poi mi rivolsi al cretino rimasto dietro di me.

"Puoi scegliere un attaccante a tua scelta" dissi con aria annoiata facendolo così alterare.

"Chi potrei scegliere se non il mio fidato amico Iwa-chan?" sorrise.

"Io non sono tuo amico" si fece avanti un ragazzo dai capelli neri "Ma sono curioso di vedere cosa sa fare" mi sorrise amichevolmente.

Ricambiai il sorriso.

"Ma perché oggi siete tutti contro di me?" chiese Oikawa scoraggiato.

Mi venne da ridere.

Non appena il coach tornò con un paio di calzoncini li infilai velocemente e mi misi in una metà campo con Yahaba.

"Allora cosa ci farai vedere? Una bella difesa?" chiese proprio il palleggiatore dal mio lato della rete.

"Non faccio il libero anche se potrei farlo" strinsi i denti spaventandolo.

"Allora cosa dobbiamo fare? Un mini set?" chiese il ragazzo in coppia con Oikawa.

"No" dissi.

"Voglio che tu faccia un qualcosa che solo tu sai fare, puoi farlo?" chiesi.

Lui annuì e fece un cenno ad Oikawa che ghignò.

Il ragazzo partì facendo una rincorsa dritta ma saltò verso sinistra aprendosi lateralmente. La palla gli arrivò e lui la schiantò per terra per poi tornare in posizione eretta.

"Allora quanto valeva questa pal-" si bloccò. Probabilmente fu per il fatto che mi colse con gli occhi chiusi.

C'era solo il silenzio e ciò mi permetteva di concentrarmi.

Rividi i passi eseguiti dal ragazzo in precedenza ed una volta che li ebbi chiari in mente aprii gli occhi.

Avevo uno sguardo concentrato e diverso per cui non fiatò una mosca.

"Yahaba" lo chiamai.

Il ragazzo inizialmente saltò per lo spavento, ma poi si avvicinò anche se con titubanza.

Gli sussurrai all'orecchio di farmi la stessa palla.

Il ragazzo annuì e prese un pallone in mano.

"Quando vuoi" mi disse.

Feci un respiro pesante e poi partii.

Eseguii la stessa identica palla del moro. Stessi movimenti.

Tutti rimasero stupiti e l'allenatore mi si avvicinò subito.

"Avete visto cosa sa fare?" disse in modo fiero.

I tre sotto rete mi guardarono con occhi sgranati.

"Potrei fare il libero, ma non mi interessa difendere. Ho una palla in mente da giocare e non intendo fermarmi fino a quando non sarò in grado di farla" guardai Oikawa dritto negli occhi.

"Mi hanno detto che sei un alzatore capace, quindi dovresti riuscirci" mi riferii proprio al castano.

"Devo ammetterlo sei interessante" rimase a distanza.

"Ho intenzione di metterla al centro" parlò il coach.

"Ma è un tappo!" constatò Oikawa.

"Questo tappo intende replicare la veloce di un altro tappo" tirai una frecciatina.

Sgranò gli occhi.

"Mi è stato riferito anche che hai dei conti in sospeso con la Karasuno" l'atmosfera si fece improvvisamente più pesante.

Che tutta la squadra avesse problemi con la Karasuno?

"I corvi..." mormorò il castano "Quella veloce ci ha sconfitti" alzò lo sguardo su di me.

Quasi mi si gelò il sangue vedendo i suoi occhi vuoti.

"Quella veloce sconvolgerà la Karasuno" affermò il coach.

"Non resteremo più nell'ombra in cui sembrava averci segregato la Karasuno" ottenne l'attenzione di tutti "È giunta l'ora anche per noi di spiccare il volo" mi toccò una spalla.

Ci avrei messo tutta me stessa.

Dopo le varie presentazioni tornammo in classe e ovviamente non si scordarono di dirmi che gli allenamenti si sarebbero tenuti ogni giorno dopo scuola.

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Aspettavo con ansia la fine delle lezioni.

Quando tornai in palestra presi quel paio di pantaloncini che arrivano fino al ginocchio e li infilai. Mi feci prestare una maglietta da Kindaichi e finalmente ero pronta per allenarmi.