BokutI

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Lo riconobbi subito ed istantaneamente sorrisi.

"Bokuto!" sorrisi e lo abbracciai.

Essendo di Tokyo lo avevo visto molte volte. Addirittura delle volte lui e Akashi erano usciti con Kuroo, Kenma e me.

"Ti è venuto il ciclo?" rise.

"Sì testa di cavolo, che hai da ridere?" chiesi.

"Nulla nulla" si asciugò una lacrima "Non sapevo facessi la manager" affermò.

"Infatti, è nuovo anche per me, spero di riuscire a sorprenderti ancora Bokuto" dissi per poi andare via.

Dimenticandomi dei pantaloni che fecero ridere ancora di più quel brutto gufaccio.

Mi girai per pestarlo di botte ma fui bloccata da Oikawa.

"Non sapevo frequentassi queste persone, non bastava già Kuroo?" chiese.

In risposta sbuffai solamente.

"Tieni" mi porse la sua felpa "Legatela alla vita così non si vedrà nulla" disse.

"Sai Oikawa ti ringrazierei anche, ma..." mi bloccai.

Come dirglielo delicatamente?

"Cosa? Non sai come si dice 'grazie'?" rise.

"No. Ma ti voleva informare che la vagina si trava più avanti"

Rimase di sasso.

"A-Allora mettila davanti"

Era forse in imbarazzo?

"Che c'è Oikawa? Dopo tutte le ragazze che hai avuto ti imbarazzi se si parla di mestruazioni?" chiesi.

"Non è quello... solo che..." girò la testa di lato.

Neanche negli occhi mi guardava?

"Ryn... non ti offendere, ma... tu per me non sei una ragazza"

Cosa?

"Cioè... ovviamente lo sei, solo che..."

Mi girai. Non volevo sentire altro.

"Non sei come le altre" disse.

Sgranai gli occhi.

"Voi ragazzi invece siete tutti uguali" risi ed iniziai a camminare.

Camminai e alcune cose attraversarono la mia mente.

'Mostro...' pensai.

'Avevano ragione'

Presi la mia borsa e l'aprii tirando fuori la parrucca.

Senza dire nulla la misi e successivamente andai a cambiarmi.

Misi un assorbente e infilai un paio di pantaloncini larghi.

Tenni la felpa della squadra addosso e mi rimisi a camminare. Stavolta con una meta in mente.

-*-*-

Bussai alla porta difronte a me e dopo neanche cinque minuti qualcuno aprii.

"E tu chi sei?" chiese un ragazzo del Nekoma.

Era alto ed aveva i capelli bianchi. Gli occhi felini ti lasciavano di sasso, certo se non lo conoscessi già.

Sapevo chi era. Lev. Un Idiota.

"Nyr" dissi solo.

Già era il mio nome al contrario.

Ma tanto ci avrebbe creduto.

Con una lentezza disarmante mi squadró da capo a piedi e si fermò solo quando vide il nome della scuola.

"Ah!" fece due passi indietro.

Si era messo in posizione di difesa?

"Lev? Si può sapete chi è?" chiese Yaku, il libero del Nekoma.

"I nemici ci attaccano!" urlò quello correndo per la stanza.

Quante mazzate prese? Ho perso il conto. Perciò non fatemi questa domanda.

"Ei" si avvicinò Kuroo.

"Ho bisogno di magliette" affermai.

"Ai suoi ordini"

Lo avevo avvertito che sarei passata a prenderle.

"Tieni" disse porgendomi un pacco di magliette.

"Grazie" risposi.

"È successo qualcosa?" chiese lui notando la mia espressione.

"No, va tutto benissimo"

Me ne andai così.

Non me l'ero presa per Oikawa e tanto meno con Bokuto.

D'accordo forse per 'non ti vedo come una ragazza' o quello che disse me l'ero un po' presa. Ma sfido chiunque a non prendersela per una cosa del genere.

Neanche Lady Oscar, quando al ballo è stata chiamata da Ferzhen 'il mio migliore amico'. Per una volta che era anche vestita da donna ed era una gnocca stratosferica! Le sono vicina...

Non che mi piacesse Oikawa, solo... non puoi dire ad una ragazza una cosa del genere, accidenti! Tanto meno se ha il ciclo! Cazzo ti soffoco di notte con un assorbente, oh!

Ma, tornando a noi.

Volevo solo concentrarmi di più, a breve sarebbero iniziate le partite e dovevo assolutamente fare qualcosa per la mia concentrazione.

In campo ero molto istintiva e quindi non ragionavo per niente.

Incredibile per me ammetterlo ma volevo che lei venisse a quel maledetto campo.

L'avrei dovuta chiamare? Qualcosa mi diceva che sarebbe venuta lo stesso.

Andai a sbattere proprio in quel momento contro qualcosa di duro.

Non caddi a terra ma ci mancò veramente poco.

"Attento a dove vai" disse una voce roca.

Alzai lo sguardo notando un ragazzo veramente alto, ma non era solo quello, aveva delle spalle larghe e ciò gli metteva intorno un'aura ancora più maestosa.

Lo avevo già visto, ma dove?

"Su,su,su Wakatoshi, piano o lo spaventerai" disse un tizio dai capelli rossi sparati verso l'alto.

'Bokuto red version?'

"Non volevo spaventarti"

Ma chi si credeva di essere questo?

Lessi il nome della scuola sulla felpa color prugna.

'Shiratorizawa' ora capivo.

"Non preoccuparti anta d'armadio non mi hai spaventato" dissi tranquillamente.

Tutta la squadra fece un piccolo saltello, poi un ragazzo biondo si avvicinò a me.

"Non puoi parlare così al nostro asso, porta rispetto tappo"

Uhhhhh, che paura. Ma vai a giocare a golf!

Istintivamente risi.

"Che hai da ridere?" chiese un tipetto dai capelli neri.

"Per prima cosa relax" risposi.

"Seconda cosa non ho detto nulla al tuo asso" guardai il biondino.

Tra presente e futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora