Passato

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"Cosa vorresti fare?" chiese.

"Fammi fare e non intralciarmi, se vuoi fare di testa tua ed ignorarmi... io farò lo stesso" dissi.

Lasciai passare metà set in cui imitai solo una specie di rullata che il libero avversario aveva soprannominato 'Rolling Thunder'.

Poi verso la fine del set entrò la mia preda in battuta.

Un sorriso diabolico nacque sulle mie labbra.

Il ragazzo fece una battuta float che non gli riuscì molto bene.

Ma mi aveva dato un'idea.

Quando andai in battuta imitai il suo stile e così, alla fine, riuscimmo a vincere l'incontro.

A fine partita salutammo il pubblico tra cui rividi anche l'uomo che mi aveva fatto alterare.

Gli sorrisi e successivamente me ne andai.

Non mi interessava più nulla e nessuno.

POV'S NARRATORE

Mentre Ryn si ritirava soddisfatta nello spoiatoio, Oikawa stava per ricevere una bella strigliata.

Di fatti il castano entrò nello spoiatoio sbattendo la porta dietro di sé, essa però fu subito riaperta da Iwaizumi.

"Allora?!" chiese quest'ultimo.

"Allora cosa?" chiese l'altro.

"Non le hai alzato un pallone! Uno solo!" urlava.

"Quindi? Non la ritenevo essenziale per vincere!"

Ormai i due stavano litigando.

"Ma se abbiamo vinto il set solo grazie a lei!"

Nella stanza si creò un silenzio.

"Oikawa, tu non meriti la sua compagnia" disse l'altro.

L'interessato sgranò gli occhi.

"Ti arrabbi per nulla! Vuoi dirmi come riuscirai a proteggerla? A starle accanto?" continuò.

"Mi sono reso conto che è successo qualcosa tra voi due Oikawa... ma evidentemente quel qualcosa è meno importante del tuo orgoglio" disse arrabbiato Iwaizumi per poi uscire dalla stanza in modo rumoroso.

Così Oikawa si ritrovava a rimarginare costantemente sulle parole appena sputategli addosso dall'amico.

Era vero, non la meritava, o almeno secondo il suo giudizio.

Si voleva allontanare dalla  mora prima di farle del male, fu allora che decise che una volta tornati a casa le avrebbe parlato.

Gli ultimi giorni a Tokyo furono davvero pesanti, soprattutto per la squadra dai colori bianco e azzurro. Dopo aver salutato tutti, fu proprio sul pulmino che decise di parlare con Ryn.

Le si avvicinò, la piccola era tutta corrucciata sul suo sedile.

Al castano sembro quasi stesse dormendo, se non fosse che iniziò a parlare.

"Credo di non aver bisogno di una persona al mio fianco in questo momento" mormorò la ragazza.

"Anche perché stare con te vorrebbe dire stare dietro di te e non sullo stesso piano, quindi rinuncio volentieri al ruolo della poveretta sopraffatta dal deficiente decerebrato" il castano sgranò gli occhi.

Aveva usato un tono duro, eppure aveva mantenuto un tono di voce davvero calmo e tranquillo.

Malgrado Oikawa non se ne fosse accorto il cambiamento in Ryn era iniziato e ormai la piccola ragazza minuta non poteva è assolutamente non voleva tornare indietro.

Anche con il suo carattere fumino e intraprendente era riuscita a farsi mettere i piedi in testa troppe volte dal castano, ma c'erano anche altri segnali che le avevano fatto accendere un campanello d'allarme dentro la sua testa.

Persino il vecchio allenatore Ukai male aveva messo i piedi in testa, le sue parole nonostante tutto l'avevano segnata.

Per alcuni era solo una tavoletta in grado di copiare ogni movimento visto, e a tanti passava inosservato il suo vero talento, decise quindi in quell'istante che avrebbe modificato persino il suo stile di gioco.

Aveva decisamente bisogno di evolversi.

-*-*-

A fine anno Oikawa insieme agli altri del terzo si diplomò e di conseguenza lasciò l'Aoba Josai, comunemente detta Seijo per sempre.

Ryn continuò gli studi, dopotutto aveva ancora due anni di liceo da terminare ed era determinata a finirli in grande stile.

Continuò ad allenarsi con la squadra maschile dell'istituto, ormai era abituata a quel gioco così veloce, privo di imperfezioni e potente.

E due anni dopo quando Ryn si diplomò scelse bene l'università da frequentare, differente da quella scelta in precedenza dai suoi due cari amici gatti.

Beh, ormai ex gatti...

Avrebbe passato, tra l'altro, l'estate dopo il diploma con i due in America, e prima di partire avrebbe avuto l'occasione di conoscere le sue due nuove coinquiline, tanto strambe quanto speciali anche loro.

Ma d'altronde questa è un' altra storia.

Con certezza si può dire solo che Ryn non scordò mia quel periodo della sua vita, era  sicura che avrebbe avuto la sua rivincita contro un certo castano, ma per allora sarebbe stata pronta.

Come si suol dire, aveva solo archiviato la faccenda, non l'aveva dimenticata.

Sapeva solo che presto o tardi si sarebbe ritrovata a fare i conti con il... passato.

Tra presente e futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora