La palestra

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Ero molto presa da ciò che mi circondava e il mattino dopo non avrei voluto fare figuracce come chiedere dove fosse il bagno. In sintesi stavo cercando di ricordare la posizione di tutte le stanze o gli oggetti che mi sarebbero stati utili.

"Anche?" chiese sorpreso.

"Ero una specie di jolly" spiegai.

Era molto sorpreso, pensava che data la mia altezza avrei potuto fare solo quello? Bhe, si sbagliava.

"S-Scusami... Non volevo dire che-"

"So cosa volevi dire" risi. Era divertente vederlo andare nel panico.

"Ad ogni modo..." cercò di salvare la situazione cambiando discorso.

"Qui ci sono le aule del primo, al secondo piano del secondo e al terzo quelle del terzo anno".

"Forte, e la palestra?" chiesi andando al sodo.

"A quest'ora è occupata dal club di pallavolo" rispose guardandomi negli occhi.

"Scusa, ma tu non hai detto di frequentarlo?" chiesi confusa e divertita.

Si era dimenticato degli allenamenti?

"Si" rispose fiero.

Il suo petto di sgonfiò quando capì che stava tardando.

"Oh cavolo! Oikawa mi ucciderà!" si mise le mani tra i capelli.

Chi era questo Oikawa?

"Devo correre..." mormorò con uno sguardo perso nel vuoto.

"Ti dispiace se vengo a vedere gli allenamenti?" chiesi.

"Assolutamente no, vieni pure" e poi si mise a correre seguito a ruota da me.

Non potevo camminare o mi sarei persa per i corridoi.

Corremmo fino ad arrivare ad un edificio situato in cortile.

"È questa, tu intanto entra, i miei compagni sono di sopra, oggi avevamo una riunione tecnica!" urlò salendo intanto le scale.

Posai la mia attenzione sulla porta, era proprio di fronte a me.
Ero quasi eccitata all'idea di toccare un pallone.

Non giocavo da tanto ormai.
La mia vecchia squadra si era sciolta.

Giurai a me stessa di lasciar perdere questo sport, eppure in quel momento ero eccitata all'idea di prendere tra le mani un pallone.

Spinsi leggermente la porta ed intravidi subito il parquet lucido di legno.

Dentro non c'era nessuno, era libera.

Spinsi la porta ancora di più ed intravidi un cesto di palloni.

Le mie gambe si mossero da sole e mi diressi verso quel carrello.

Presi una palla e la gurdai.
Fu un istate. Quasi una saetta. Una specie di scossa attraversò il mio corpo e come un flash rividi nella mia mente la schiacciata del numero dieci della Karasuno.

Aprii gli occhi che in precedenza avevo chiuso per rivedere la scena.

'No...' pensai.

Era naturale per me imitare. Così avevo contribuito alla vittoria della 'squadra' durante i campionati studenteschi.

Era naturale che il mio corpo si fosse abituato al mio modo di pensare. Era naturale che in quel momento il mio corpo volesse replicare quella pazza, pazza veloce.

Ma dovevo controllarmi. I motivi erano vari...

Per prima cosa non avevo un palleggiatore affidabile, e secondo punto, anche se mi doleva dirlo... Kuroo aveva maledettamente ragione. Avrei potuto fami male sul serio. La velocità era elevata e i movimenti se non fatti con precisione probabilmente erano solo un ammasso di gesti senza senso.

Quel piccoletto pobabilmente saltava e faceva quei gesti con una gran naturalezza ormai. Ma ero sicura che ci fosse voluto molto allenamento per arrivare ad eseguire quella giocata così bene.

'Perciò Ryn toglitelo dalla testa' pensai.

Cercavo di convincere il mio corpo molto bene. Come ho detto prima, per me era naturale imitare.

Iniziai a colpire la palla col dorso della mano destra.

"Allora ti muovi anche, pensavo che avresti fissato quella palla per tutta la sera" rimbombò una voce.

Mi girai dopo aver fermato la palla con entrambe le mani.

Fu lì che notai un uomo, aveva una tuta bianca e azzurra addosso.

"Hai un buon controllo della palla..." mi squadrò da capo a piedi.

"Mi chiedo su cosa tu stessi riflettendo, eri così concentrata" si avvicinò con le mani dietro la schiena.

"Su una giocata... riflettevo su una giocata che ho visto fare da una coppia di ragazzi" risposi, rimasi in guardia... aveva qualcosa che non mi convinceva.

Si bloccò improvvisamente "Un duo?" ridacchiò, ma non era divertito, era una risata amara.

Tra presente e futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora