Tra presente e futuro

Indecisione

"Non ci saremo dovuti vedere stasera?" chiesi.

"Si, ma dato che non volevo perdere tempo sono venuto qui subito" spiegò il castano.

L'amico intanto si coprì la bocca per cercare di nascondere uno sbadiglio dato probabilmente dal risveglio brusco.

"Entrate" dissi ancora confusa.

"Idiota sei ancora lì?" urlai facendomi sentire da Kuroo.

Tornai al pc seguita dai due ragazzi.

"Si ci sono" affermò.

Aveva ancora gli occhi coperti.

"Kuroo puoi lavarti la mano dagli occhi sono più che vestita" formulai... un tantino male la frase.

"Non che prima fossi nuda!" mi girai verso i due appena entrati.

"Ognuno in casa sua fa ciò che vuole" disse arrossendo l'amico di Oikawa.

'Cosa?!'

"No, no! Non stavo... dormo solo con la maglietta e... lasciamo perdere" mi arresi.

Kuroo in tutto ciò si levò la mano da davanti la faccia.

"Oikawa?!" l'interessato girò la testa di poco essendosi sentito chiamare.

"Tu?!" si agitò.

"È lui che ti ha detto tutto su di me?!" chiese il castano.

"Lui e Kenma... i miei migliori amici" dissi non capendo.

Che c'era di male?

Oikawa guardava Kuroo con una faccia schifata e viceversa.

"Che sei andato a fare a casa di Ryn?" chiese il moro.

Il castano mi guardò un attimo per assicurarsi di non rivelare nulla al nemico.

"Lo sa"

"Sono venuto per studiare la veloce insieme a Ryn" e forse il naso Oikawa.

"Credo che te ne possa anche andare, Ryn non farà quella veloce assurda" divenne serio il moro.

Oikawa mi guardò malissimo.

"Io credo che tu ti stia sbagliando, giusto Ryn?" chiese il castano.

"Ecco..." come avrei dovuto dirglielo?

"Diciamo che sto seriamente pensando di rifiutare la proposta fatta dal Coach" dissi.

"Perché?" disse con una freddezza gelante il castano.

"Beh, può essere rischioso, quindi..."

"Quindi te ne puoi andare Grande Re" disse Kuroo.

"Stai zitto gattaccio" ringhiò il castano.

"Come posso insultare un albero Ryn?" si rivolse a me il moro.

'Cosa?'

"Ragazzi basta" li feci voltare entrambi.

"La studieremo Oikawa, se è una cosa fattibile e non pericolosa la faremo, o almeno ci proveremo. In caso la ritenessi troppo imprudente però, non arrabbiarti" dissi.

Il castano sbuffò.

"In tutto ciò... Iwaizumi perché è lì?" chiese il moro non capendo.

Guardai il castano facendogli capire che neanche io avevo capito bene questa sua decisione.

"Me lo porto ovunque vado" disse Oikawa con una faccia soddisfatta.

Gli arrivò un calcio proprio in quel momento che lo fece cadere a terra.

"Iwa-chan..." si lamentò.

"Non parlare di me come se fossi un cane idiota" lo guardò dall'alto verso il basso con una faccia che metteva i brividi.

Inutile dire che in tutto ciò Kuroo era scoppiato a ridere.

Ridacchiai anche io.

"Forse è il caso di mettersi a lavoro" sospirai "Ci sentiamo stasera Kuroo, salutami Kenma" sorrisi.

E senza dargli il tempo di aggiungere altro chiusi la chiamata.

Mi girai verso i due.

"Sistemiamoci in camera mia" dissi facendo strada verso la stanza appena nominata.

Non appena entrammo tirai fuori le cassette e le abboggiai accanto alla tv.

Presi due cuscini per far mettere comodi gli ospiti e poi presi carta e penna.

"Perché carta e penna?" chiese Oikawa.

"Quando durante le partite con altre scuole femminili entravo in campo ed imitavo determinate giocate, non mi serviva una singola prova, al primo colpo venivano subito. Ho imitato tante volte anche Kuroo, Kenma ed altri ragazzi della squadra del Nekoma, ma ho l'impressione che questa volta sarà diverso. Nonostante il piccoletto li faccia sembrare movimenti così naturali e fluidi... sono più che sicura che dietro ci sia molto allenamento" spiegai.

"Carta e penna le userò per appuntare delle cose" affermai.

"Tooru lei non è una scansafatiche come te" ironizzò Iwaizumi vedendo la faccia stupita dell'amico.

"Iwa-chan... oggi si può sapere che ti ho fatto?" chiese disperato.

"Mi hai svegliato per venire a vedere dei video di un giocatore con cui non voglio più avere nulla a che fare?" chiese ironicamente.

"Già, giusto. Colpa mia!" disse Oikawa.

Sembravano molto amici. Era bello vedere delle persone così unite.

Sorrisi istintivamente.

"Iwaizumi, vorresti un caffè?" chiesi il più gentilmente possibile.