Partenza

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"Avete incontrato qualcuno per caso?" chiesi iraconda.

"Te lo avevo detto che si sarebbe arrabbiata" disse Kenma.

"Io non sono arrabbiata, io sono incazzata nera" affermai cercando di non urlare troppo.

Va bene che non mi consideravano di una virgola, ma se avessi urlato probabilmente sarebbero venuti a controllare.

"Siete pazzi? Mi farà il terzo grado!" affermai esasperata.

"Secondo me no... e poi non è stata colpa mia" affermò il moro.

"Sì invece" ribattè il biondo.

"Siete bravi a confondere le persone" borbottai tra me e me... e me e me... stavo impazzendo.

Tutta questa situazione era sicuramente stressante per la sottoscritta.

"Come state messi con la veloce?" chiese Kenma quando ebbe finito di bisticciare con l'altro... il cretino.

"Lo vedrete domani" risposi a braccia incrociate.

"Oh andiamo bimba! Facci un sorriso" rise l'altro.

"Bastardo domani ti smolecolo!"

"E Kenma? Lui no?!"

"Nah... cosa potrei farci con lui una volta morto? Il brodo? Con quelle sue ossicina fine, invece con te potrei fare delle belle bistecche e venderle come carne di suino. Tanto un po' maiale sei"

"Ma..."

Addirittura Kenma scoppiò a ridere.

"Idiota ci vediamo domani" dissi per poi attaccare in faccia a tutti e due.

Spensi il dispositivo utilizzato per parlare con loro e lo misi in valigia.

Dopodiché misi tutti i pantaloncini da calcio che possedevo e le magliette... avrei preso quelle di Kuroo una volta fatto fuori, tanto erano larghe, ancora meglio.

Finii di preparare il mio borsone e lo nascosi sotto a letto per evitare 'incidenti'.

Una notifica distolse la mia attenzione dal pianificare la morte del moro.

Presi il telefono in mano e mi bastò vedere l'icona dell'applicazione che mi aveva inviato la notifica.

"Questa è sfiga" dissi lanciando il telefono sul letto.

Lo avevo capito non appena avevo notato la piccola icona rosa accompagnatrice del messaggio.

Mancavano esattamente due giorni all'arrivo del mio ciclo.

Era culo signori. Era puro culo.

Vi prego... no comment... NO.COMMENT.

Buttai un paio di pacchi di assorbenti nel borsone che mi sbrigai a nascondere nuovamente.

Ma porco il Kenma incastrato in Kuroo!

Dovevo mantenere la calma. Niente panico, ti è venuto altre volte.

Cazzo hai diciassette anni vedi un po' tu se ti è venuto altre volte.

Ecco già iniziavano le crisi, accidenti...
Vidi tutti nero per un attimo...
Passarono alcuni secondi quando mi accorsi di essermi buttata a peso morto sul letto.

Cazzo ero un genio.

Mi addormentai con il naso un po' dolorante.

POV'S NARRATORE

Quella mattina tutti si incontrarono molto presto nel piazzale della scuola, il professore aveva noleggiato un pulmino bianco non molto costoso.

Dopo aver aspettato l'arrivo di tutti i componenti della squadra salirono tutti sul veicolo pilotato dal coach.

I sedili erano a due posti.

E qui voi vi starete chiedendo: Tooru e Ryn seduti vicini?

No.

Uno sedeva accanto a Iwaizumi che non aveva opposto resistenza. Per quanto minacciasse di ucciderlo, il castano era praticamente il suo migliore amico.
Avevano deciso insieme di iniziare a giocare a pallavolo ed ovviamente nessuno dei due avrebbe fatto del male all'altro.

Il moro inoltre non voleva udire schiamazzi di alcun genere quella mattina, e mettere i due sullo stesso sedile avrebbe voluto dire una litigata eterna che  probabilmente sarebbe durata anche una volta arrivati. Quindi preferì sentire magari qualche chiacchera da parte del castano.

Persino i suoi compagni gli furono grati.

Iwaizumi eroe nazionaleeeeeee.

Emh... dove eravamo? Ah si!

La mora invece si sedette accanto a Kindaichi con cui effettivamente aveva stabilito un buon rapporto di amicizia e anche un po' di sana competizione ovviamente... avendo lo stesso ruolo.

Il ragazzo cadde quasi subito in un sonno profondo, invece la ragazza no, lei era molto concentrata. Era carica al punto giusto se non di più.

Sia Oikawa sia Iwaizumi se ne accorsero ed iniziarono ad osservarla.

Anche un po' impauriti...

Anche Takahiro e Matsukawa si resero conto che qualcosa in Ryn non andava.

Ogni metro, ogni centimetro. Mano a mano che si avvicinavano a Tokyo la ragazza aveva un'espressione sempre più accigliata e minacciosa.

I ragazzi si spaventarono.

"Sì starà concentrando, quella veloce deve richiedere molto sforzo mentale" affermò Matsukawa che era il più calmo dei quattro.

Non poteva negare che la ragazza iniziava a fargli paura, ma dentro di sé pensò che ci doveva essere senz'altro una spiegazione plausibile e secondo lui la veloce era la causa del cipiglio che aveva la ragazza.

"Forse soffre il mal d'auto" ipotizzò Iwaizumi.

La ragazza si era seduta nel sedile più avanti rispetto a loro, quindi poteva essere la causa dei borbottii incessanti e incomprensibili della ragazza.

Intanto Ryn era concentrata e per la sua testa passava un solo concetto...

'Come faccio a uccidere Kuroo? Quando potrò uccidere Kuroo? Nel sonno? Cianuro?...'

Sì... sicuramente stava pensando alla veloce...

Tra presente e futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora