Prevedere il futuro

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"Mhh..." mugolò mia nonna in disaccordo.

"Peggio del lupo che non cambia il pelo c'è il branco che glielo alliscia" affermò poi.

Non era pazza, era la mia maestra di vita. Anche lei aveva giocato a pallavolo e tutto ciò che aveva imparato me lo aveva insegnato.

La adoravo, ma mi faceva fare certe figure...

"Come ha detto?" chiese il moretto al seguito sconcertato.

"Ragazzi non fraintendetemi" iniziò mia nonna.

"Ti hanno dato fastidio?" mi chiese.

"Abbiamo avuto uno scontro ma-"

"Allora ragazzi spero che il karma vi tiri una badilata sui denti prima che lo faccia io" affermò.

Oh, pavera me.

"Nonna basta" dissi in imbarazzo.

"No,no! Nessuno può dire certe cose alla mia... al mio nipotino" mi abbracciò forte.

D'un tratto però spalancò gli occhi e si allontanò di scatto.

"Ti voglio bene, ma per l'amor del cielo fatti una doccia ti prego"

Grazie nonna...

La mia insegnante di vita...

Ti avevo anche elogiato...

"Nonna non è possibile che sia io a puzzare, forse si tratta di loro due..." indicai rassegnata Oikawa e Kuroo.

"Oh!" urlò facendo sobbalzare tutti.

"Vieni con me" mi prese per un polso.

Mi trascinò fin dentro la palestra per parlare, sapevo già cosa mi volesse dire.

"Piccola mia" eravamo sole "So cosa vuoi fare e ti chiederò solo una cosa" disse.

"La controlli?" mi chiese della veloce.

"Sì, ma sai nonna, io speravo che venissi oggi per un altro motivo" affermai.

"Voglio..." mi fermai.

Come potevo spiegarmi?

"Lo so cosa vuoi Ryn" affermò.

"Cosa?" la sfidai.

"Vuoi avere più concentrazione in campo. Ma io posso fare di più"

Non capivo.

Poteva davvero far si che mi concentrassi di più?

"Posso farti vedere il futuro" sorrise malignamente.

Vedere il futuro? Era possibile?

"Come è possibile nonna?" chiesi.

"Devi solo saperti concentrare a fondo, fidarti dei tuoi sensi, ma usare la testa" disse.

Non ci stavo capendo nulla.

"Tra poco rinizieranno le partite, di che stai male e cambiati, mettiti qualcosa di femminile. Guarderemo la partita dagli spalti" disse.

Annuii. Mi fidavo ciecamente di lei.

Non sapevo cosa avesse intenzione di fare, ma mi affidai completamente a lei.

Proprio mentre stavo per uscire qualcosa colpì la mia nuca e mi fece cadere rovinosamente a terra.

Mi rialzi dolorante e mi accorsi che... che quella malata di mia nonna mi aveva appena tirato una fottuta palla in testa, ma che cazzo.

"Nonna!" urlai.

Mi indicò, era seria.

"Dopo quello che ti insegnerò la bloccherai ad occhi chiusi" affermò.

Mi lasciò di sasso.

Annuii semplicemente e corsi dal coach.

"Scusi" lo interruppi dalla sua chiacchera con l'allenatore portante una polo rossa.

"Oh, che sorpresa la Ghiandaia Imitatrice si unisce a noi" disse il coach del Nekoma.

"Ha visto che onore che ha?" chiesi ironicamente.

"Nervosetta" rispose quello.

"Ha il ciclo" mi giustificò il coach.

Cos'è che aveva detto?

"Ma basta con quest-" mi fermai.

Era la scusa perfetta.

"Sì esatto, proprio per questo ho dei forti dolori addominali, posso vedere le partite dagli spalti?" chiesi.

"Sì, tanto non avresti giocato comunque,  ma vedi di rimetterti in sesto per dopodomani" affermò.

"Certo" affermai.

Poi corsi a cambiarmi e per mia fortuna non incappai in nessuno della mia squadra.

-*-*-

"Sono già iniziate?" raggiunsi mia nonna sugli spalti.

"Sì" affermò.

"La Fukurodani è la quinta squadra?" chiesi.

"Già"

Iniziarono le partite.

In un campo giocava il Nekoma contro di noi e nell'altro la Shiratorizawa contro la Karasuno.

Le partite continuavano ad andare avanti, noi giocavamo bene e anche le altre squadre se la cavavano.

"Fidarmi dei miei sensi e allo stesso tempo ragionare... come posso farlo?" mi chiesi.

Attirai l'attenzione di mia nonna.

"Guarda lo spilungone della Karasuno" disse.

Cercai con lo sguardo il ragazzo.

Era in campo, in prima linea. Giocava come centro ed era... veramente alto.

'Cacchio così non va bene. Devi dare qualcosa a qualcun'altro'

Mi arrivò uno schiaffo in testa.

"Non ti distrarre, di peni ne vedrai nella vita, ma quello che sto per dirti ti cambierà per sempre"

Mi feci seria. Mia nonna era così, ed io ero abituata alle sue uscite stravaganti.

"Guarda come è concentrato" mi fece notare.

Notai quanto il ragazzo aspettasse prima di muoversi, ma grazie alla velocità e alla sua altezza arrivava su tutti i palloni.

"Prima di fare un qualsiasi movimento ragiona, elabora informazioni e le varie opzioni e dopo sceglie la più fattibile" affermò.

Proprio in quel momento il biondo fece un punto grazie al suo muro ferrato.
Grazie a lui la rotazione girò e proprio il biondo si ritrovò in battuta.

"Ora guarda il piccoletto" affermò.

'Guarda chi si rivede'

"Lui agisce solo seguendo l'istinto. Praticamente un animale" disse.

Fece una di quelle strambe veloci e fece punto.

"Come un corvo" disse una voce maschile.

Mi volta notando un uomo, aveva i capelli e la barba bianchi, eppure era un bell'uomo.

"Ukai..." mormorò mia nonna.

"Lo conosci nonna?" chiesi confusa.

"Sì... lo conosco" affermò.

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