Scena comica

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Il ragazzo rialzò lo sguardo e mi guardò.

"Proprio per questo ho guardato più e più volte i video" risposi.

"Così facendo ho notato una cosa" tutti mi guardarono.

"Il loro libero non ha mai alzato al centrale" ora arrivava la parte forte.

"E se noi copiassimo il loro attacco sincronizzato, con tanto di alzata da parte del libero e aggiungessimo una variante?" proposi.

Notando che tutti mi prestavano attenzione continuai a parlare.

"Se questa maledetta veloce ci venisse, e fossimo in grado di usarla anche noi due" proposi al ragazzo dalla maglietta diversa.

Il ragazzo sembrò pensarci su.

"Sarebbe un'arma perfetta. Ryn sei un genio!" mi saltò addosso.

"Allora iniziamo ad allenarci!" affermai euforica all'idea.

Tutti iniziarono a correre, facendo dei giri di campo.

"Scusi..." mi rivolsi all'allenatore.

"Dimmi pure" si girò pronto ad ascoltarmi.

"C'è un modo per..."

-*-*-

Era il sesto giro di ripetizioni che stavo facendo.

Tutti stavano allenando qualcosa.

Iwaizumi, Kunimi, Matsukawa, Hanamaki e Kindaichi si stavano esercitando per cercare di prendere il tempo dell'attacco sincronizzato.

Oikawa e Yahaba sulle alzate. Chi normali e chi più velocizzate.

E Watari sul salto specifico che era costretto a fare. Più tardi si sarebbe allenato sul palleggio.

Io avrei dovuto provare l'attacco sincronizzato con gli altri.

E dopo avrei dovuto fare qualche rincorsa a vuoto per cercare di prendere il ritmo di quella giocata.

Successivamente avrei dovuto provare con gli alzatori e Watari. Non a vuoto, con la palla.

Ed in quel momento ero tutta intenta ad eseguire degli esercizi per migliorare il salto.

Quel piccolo numero dieci aveva un'elevazione davvero sorprendente. Avrei dovuto lavorare tanto.

"Ragazzi! Fate una pausa!" ignorai le parole del coach.

Non potevo fare pause, non avevo tempo per riposare.

"Ehmm... Ryn, che stai facendo?" mi chiese Kimdaichi che si era appena avvicinato.

"Il numero dieci della Karasuno ha una grande elevazione. Per eseguire quella veloce devo perfezionare il mio salto" dissi con il fiatone.

"Bevi almeno un po' d'acqua..." cercò di convincermi il ragazzo.

Rifiutai categoricamente.

"Bere significherebbe fermarmi e non posso farlo. Devo fare ancora quattro ripetizioni" affermai.

POV'S OIKAWA

"Perché non provi a partarle una bottiglia d'acqua? Potrebbe essere un buon modo per instaurare un rapporto no?" mi chiese Matsukawa con la sua solita faccia impassibile.

Guardai l'oggetto che mi stava porgendo, identico a quello che tenevo in mano io. Una borraccia.

"Buona idea. Kindaichi! Portale questa" ordinai al più piccolo.

"S-Si!" balbettò.

Non appena il ragazzo si allontanò ricevetti uno schiaffo dietro la nuca.

"Iwa-chan... mi hai fatto male!" mi lamentai.

"Non doveva farlo lui per te, idiota!" mi sgridò.

Accidenti. Lei aveva delle buone idee e di certo sapeva come realizzarle, ma questo mi dava un po' fastidio.

Tanta sicurezza mi faceva quasi paura. Non potevo negare, tuttavia, che quella veloce era l'unica salvezza.

Dipendere da qualcuno... Non era di certo da me. Eppure ero disposto a farlo per il bene della squadra.

Caspita ero proprio un ottimo capitano! Perché non ho mai ricevuto qualche premio? Ne avrei dovuto ricevere almeno tre! Uno per il mio talento, l'altro per la mia bellezza ed il terzo per-

"Oikawa!" mi chiamò l'allenatore.

Accidenti aveva interrotto il mio monologo.

Mi si avvicinò con una lentezza disarmante.

"Noterai sicuramente tutti gli sforzi di Ryn" non ne potevo più di lei.

"Oikawa-san! Non ha voluto bere!" mi disse Kindaichi porgendomi nuovamente la boccetta dell'acqua.

"Come stavo dicendo..." riprese l'allenatore.

"Oikawa ti chiedo il favore di prenderti cura di Ryn" mi disse.

"Che?!" dimmo in coro io e Iwaizumi.

"Non sono un babysitter!" esclamai infastidito.

"Non è capace neanche di badare a se stesso!" Disse invece Iwa-chan.

"Cosa sei mia madre?!" chiesi.

Sembrava una scena comica... vista da fuori.

"Oikawa..." Takahiro e Matsukawa lo tennero fermo per le braccia.

Intanto continuai a fargli la linguaccia.

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