Capitolo 9

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Erano passati circa tre giorni dall'incontro tra Damian e i fratelli Winchester. In quei giorni avevo iniziato a sfogliare il libro di mio padre scoprendo molto cose interessanti sul paranormale, erano informazioni molto basilari, ma le trovai molto utili nel caso avessi avuto altri problemi con fantasmi. 

Sbloccai il telefono rispondendo ad un messaggio di Sam che mi chiedeva come stavo. Erano due giorni che ci scrivevamo e si era mostrato molto simpatico e disponibile nei miei confronti, ero sicura che di questo passo saremmo diventati ottimi amici.

-A chi scrivi?- mi domandò curiosa Alex controllando la temperatura del forno. Quella sera io e la mia amica avevamo deciso di preparare una cenetta per i nostri ragazzi.

-Ad un amico- risposi fingendo indifferenza. La ragazza alzò un sopracciglio, prese la bottiglia di vino che avevamo appena aperto per versarlo nei calici di vetro. 

-Tarzan o Sorriso smagliante?- domandò maliziosa. Mi morsi il labbro nervosa guardandola colpevole, presi il bicchiere di vino bevendone un gran sorso. 

-Tarzan- sussurrai colpevole riferendomi a Sam , soprannome che ero sicura che il ragazzo avrebbe molto apprezzato. Si portò una mano al cuore drammatica.

-E' non lo condividi?- sbatté le palpebre per enfatizzare la frase. 

-Siamo solo amici. E' molto simpatico- feci spallucce.

-Oddio è nella zona del "simpatico"- mimò le virgolette con le dita- è nella friend-zone! Ma lo hai visto? Come puoi rimanere SOLO amica con uno così? Ha delle chiappe che urlano toccami, per non parlare dei capelli, come vorrei accarezzarli-  gongolò sognate.

-ALEX! Sono, anzi SIAMO fidanzate, non dimenticartelo- ridacchiai per l'espressione della mia amica.-

-Non sto facendo nulla di male, non è colpa mia se è molto attraente. Guardare, ma non toccare, non ho ragione? Sia lui che il suo collega...- sorseggiò il suo vino compiaciuta fantasticando sui fratelli. 

-Basta non voglio pensare a Taz... Sam, in quel senso- scossi la testa cercando di levarmi in testa le immagini di lui in situazioni compromettenti. La mia amica sbuffò contraria, entrambe iniziammo a decorare la torta che avremmo servito a fine cena. Velocemente cambiammo argomento, iniziando a chiacchierare del più e del meno.

Damian e Matt fecero il loro ingresso nell'appartamento ridendo di chissà quale battuta.

-Ecco le nostre bellissime donne. Avere già iniziato senza di noi?- disse il mio ragazzo, salutò la mia amica e venne a rubarmi un rapido bacio, si posizionò affianco a me iniziando ad arrotolarsi le maniche della camicia che indossava, mi godetti quel gesto e con gli occhi che mi gustai ogni suo lento movimento. Alex si sedette sullo sgabello affianco al fidanzato, iniziando ad osservare me e Damian, che mi aiutava a completare la preparazione della cena. Amavo cucinare, soprattutto per le persone che amavo. Iniziai ad affettare la cipolla, mentre il ragazzo affianco a me si occupava dei pomodorini. Assieme a loro mi sentii finalmente rilassata, in pace con me stessa. 

-Matt, racconta alle ragazze il consiglio che mi hai detto prima- propose il mio ragazzo ridendo di gusto.

-Mai fidarsi del fieno: dice solo balle!- disse serio Matt, passando una mano tra i suoi capelli biondi. Io e la mia amica ci guardammo serie, posai il coltello per poi scoppiare a ridere di gusto tenendomi la pancia, Alex mi imitò con le lacrime agli occhi. Non avevo mai sentito una battuta così squallida, ma allo stesso tempo così spassosa. 

Iniziammo a bere vino per scaldare la serata, mentre terminavamo di cucinare.

- La sapete questa? Dove viene prodotta l'aranciata? In America Lattina!- dissi mentre portavo le pietanze in tavola. Tutti continuammo a ridere dalla battuta squallida. Si era creata un'atmosfera calda e accogliente favorita da gara di chi diceva la battute più squallida. Iniziammo a gustarci la cena continuando a scambiarci freddure. 

Damian aveva un braccio appoggiato allo schienale della sedia e sorseggiava una birra commentando una partita di basket avvenuta qualche sera prima assieme a Matt, che lo ascoltava rapito.

"Era nato l'amore" pensai scherzosa notando l'affinità tra i due uomini.

-Questa sera c'è una partita di football, vero?- domandò retorica Alex lanciandomi un'occhiata d'intesa nella mia direzione. Cosa stata tramando la mia amica? Le risposi alzando un sopracciglio domandandomi quale fosse il suo fine.

-Si. Questa sera è la serata più importante dell'intera stagione!- esclamò il suo fidanzato cercando sostegno dal mio che annuì confermando l'importanza dell'evento.

-Posso dedurre che questa sera sarete molto presi da questo evento... E noi, premurose ragazze e rispettose dei vostri momenti sacri, questa sera usciremo per permettervi di godervi la partita, senza stressarvi con i nostri discorsi tra ragazze, vero?-  disse la mia amica con voce premurosa. Accettai volentieri la sua proposta.

-Come ai vecchi tempi!- esclamò eccitata. Ridacchiai ripensando alle folli avventure che avevamo vissuto assieme. Come quella volta che avevamo bevuto così tanto da ritrovarmi nel salotto un cartello stradale accompagnato da un coniglio che sbucava da un cilindro da prestigiatore, l'unica cosa che ci ricordiamo era che volevamo andare a vedere uno spettacolo di magia, ma né io né la mia amica non abbiamo mai scoperto come ci erano finiti l'animale e il cartello nel soggiorno.

Entrambi gli uomini quando sentirono la parole dalla mia amica si lanciarono uno sguardo preoccupato. 

-Tranquilli. Baderò io a lei.- commentai divertita facendo l'occhiolino. Sbarazzammo la tavola.

Mi misi a lavare i piatti canticchiando il ritornello di "I was Made For Lovin' You" dei Kiss, mi vennero in mente i gusti musicali di Dean e subito mi chiesi sa anche lui amasse questa canzone come me. Cercai di non pensarlo continuando a pulire le stoviglie.

-I was made for lovin' you baby. You were made for lovin' me- canticchiai muovendomi a ritmo.

-And I can't get enough of you baby Can you get enough of me?- mi rispose Damian accarezzandomi un fianco canticchiando con la sua voce sensuale. Mi vennero i brividi. Sapeva quanto amassi questa canzone. Sorrisi alla sua provocazione. 

-Ehy, Moro. Questa sera lei è mia. Forza Keira, dobbiamo andare!- borbottò allegra Alex interrompendo il nostro momento canoro. Mi scostai dal mio ragazzo sorridendogli, Damon alzò gli occhi al cielo fingendo di essere infastidito dalla mia amica. Gli diedi un rapido bacio a fior di labbra, salutai Matt che nel frattempo stava accarezzando una spalla alla mia amica. 

Indossai il mio amato giacchetto in pelle, raccolsi la borsa pronta per uscire. La mia amica nel frattempo era intenta a scambiarsi frasi dolci con il suo amato.

"Adesso, ti rovino io il momento romantico." pensai scherzosa.

-Mamma mia... e poi saremmo io e Damian quelli mielosi? Andiamo prima che mi venga il diabete a furia di guardarvi.- commentai ridacchiando, feci un occhiolino al mio ragazzo che mi guardò divertito appoggiato al bancone della cucina. Rapidamente agguantai un braccio della mia amica trascinandola fuori dell'appartamento senza darle il tempo di farle realizzare cosa stava accadendo.



Cari Lettori,

Ecco il nuovo capitolo, la storia piano piano sta prendendo la sua forza e spero che vi stia piacendo.

Vi piacciono i Kiss?

Un bacio,

yfets_

I will find you ~Dean Winchester~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora