Mi rigirai tra le lenzuola fissando il soffitto bianco. Damian era sotto la doccia. Socchiusi gli occhi tentando di riaddormentarmi. Ci ero quasi riuscita quando suonò il campanello. Sbuffai. Mi alzai dal letto indossando la prima cosa che mi capitava. Prima di aprire la porta, mi sistemai un'ultima volta la maglietta di Damian.
Mi ritrovai i fratelli Winchester che mi fissavano curiosi, entrambi mi squadrarono notando il mio abbigliamento.
-Ragazzi- dissi arrossendo. Erano le ultime persone che mi sarei aspettata di trovare alla porta. Sam diede una gomitata a Dean facendogli intuire di smetterla di fissarmi imbambolato.
-Scusaci del disturbo. Possiamo parlarti un attimo?- chiese timido Sam, probabilmente intuendo che ero in dolce compagnia. Il mio ragazzo era ancora sotto la doccia e conoscendolo non sarebbe uscito prima di una mezz'oretta. Feci un cenno ai ragazzi di seguirmi in salotto che era collegato alla cucina.
-Volete un caffè?- chiesi cortese, iniziando a preparare la bevanda, accettarono volentieri.
-Keira. Siamo qui, perché tuo padre ci ha detto di darti questo- disse Sam diretto. Mi porse un libro dall'aria vecchia- è un vecchio manuale sulle principali creature soprannaturali, ogni cacciatore ne ha uno.-
Lo presi tra le mani, accarezzando la copertina in pelle. Iniziai a sfogliarlo molto rapidamente leggendo che per ogni creatura, c'era una sua descrizione delle caratteristiche con allegati dei metodi per cacciarla. Al fondo della pagina c'era scritto il nome di mio padre a penna, Robert Knight.
-Grazie per avermelo portato.- Delicatamente lo presi e lo sistemai tra i miei libri. Una volta pronto servii il caffè. Tutti e tre ci accomodammo sul divano, iniziando a bere la bevanda.
Dean si schiarì la voce, lancio una rapido sguardo alle mie gambe scoperte. Lo guardai da dietro la tazza attenta. Quel giorno indossava una camicia scura abbinata a un t-shirt bianca, che metteva in risalto il suo fisico muscoloso.
-Non siamo qua solo per questo. In questi giorni abbiamo registrato numerosi fenomeni demoniaci, siamo preoccupati, perché tracciando una mappa si concentrano in questa zona. Devi far attenzione, sono pericolosi. Stiamo indagando sul motivo. Noi..- la sua voce si interruppe,aggrottò le sopracciglia guardando alle mie spalle.
-Amore. Tutto ok?- mi chiese Damian con addosso i pantaloni di jeans neri alla porta. Era appena uscito dalla doccia, i suoi capelli erano ancora umidi. Cercando di non distrarmi troppo dalla piacevole visione, iniziai a borbottare.
-Ragazzi. Lui è Damian, il mio ragazzo. Loro sono..- fortunatamente la voce di Sam mi precedette.
-Siamo Sam Brown e Dean McFly. E' un piacere conoscerti.- Il moro strinse la mano al mio ragazzo cortese. Dean imitò il fratello, regalandogli però uno sguardo glaciale. I due uomini rimasero per qualche attimo a fissarsi negli occhi, la tensione era palpabile.
-Così voi due sareste amici della mia ragazza?- domandò nervoso. Damian mi mise un braccio attorno alla vita avvicinandomi al suo petto.
-Si. Sono due miei amici d'infanzia. Sono venuti a farmi un saluto.- inventai.
"Ottimo, siamo già a due bugie." pensai.
-Già. Da piccoli giocavamo insieme- Confermò Sam cercando di smorzare la tensione. Damian alzò un sopracciglio, infine annuì poco convinto. Ero in difficoltà, non sapevo come uscire da questa situazione. Provai dei sensi di colpa, era la prima volta che mentivo al mio ragazzo; ma non potevo dirgli mica che i due ragazzi di fronte noi, era due cacciatori professionisti specializzati nel soprannaturale, come mio padre.
-Ma davvero? Non me ne aveva mai parlato.- commentò, dal suo tono di voce riconobbi una nota sarcastica. Sviai il discorso offrendo altro caffè.
Damian si sedette sulla poltrona affianco al divano, trascinandomi con lui. Li scrutò attentamente. I fratelli si lanciarono uno sguardo comunicando tra loro.
-Allora ragazzi, cosa fate per vivere?- domandò casualmente il mio ragazzo. Sospirai preparandomi mentalmente ad un terzo grado con i fiocchi. Sam spiegò che erano due poliziotti.
-Vuoi vedere anche i distintivi?- lo provocò Dean appoggiandosi allo schienale del divano. Damian strinse la mascella nervoso, i suoi occhi azzurri lampeggiarono minacciosi.
"Qui si mette male. Ci sono troppi galli nel pollaio." pensai preoccupata.
Lanciai uno sguardo a Sam per chiedergli un aiuto per la situazione che si stava per creare. Lui mi rispose con un'alzata di spalle. Temevo che da un momento all'altro si potessero azzuffare.
-No, mi fido sulla parola- rispose fingendo di non aver colto la frecciatina. Dean lo fissò truce.
-E tu invece che lavoro fai?-
-Gestisco un'azienda di logistica .- sorrise freddamente.
-Credo che si sia fatto tardi. Dean che dici di andare?- domandò Sam passandosi una mano tra i lunghi capelli. Il fratello annuì. Io e Damian li accompagnammo alla porta, i ragazzi salutarono il mio compagno con una stretta di mano. Sam mi baciò una guancia impacciato, invece Dean lanciando uno sguardo provocatore al mio ragazzo, mi abbracciò. Il ragazzo all'orecchio mi sussurrò: "Non tutto quel ch'è oro brilla" mi citò Tolkien. Lo fissai sbalordita per la frase.
Cosa intendeva dire, con una frase del genere?
Prima di uscire mi lanciò uno sguardo strano, sembrava quasi che volesse aggiungere altro, ma non lo fece. Quando richiusi la porta, Damian mi fissava con le braccia incrociate.
-Che c'è?- chiesi curiosa.
-Il biondino non mi convince. Ti stava mangiando con gli occhi? Non c'è nulla tra voi?- mi chiese allargando le braccia.
-Assolutamente no. Sei forse geloso?- ribattei maliziosa. Gonfiò il petto.
-No, non sono geloso. Mi hai visto? Io vinco a tavolino, non si può neanche chiamare competizione.- si pavoneggiò. Alzai gli occhi divertita, gli passai affianco ricevendo da lui una pacca sul sedere. Gli lanciai uno sguardo minaccioso.
- Sei tu quella che mi provoca con la mia maglietta addosso- alzò le spalle facendo una faccia buffa. Scoppiai a ridere, rispondendo che era lui quello che provocava girando per casa mezzo nudo.
Mi avvicinai al lavello della cucina iniziando a lavare le tazze sporche,lanciai uno sguardo al libro di mio padre decidendo che più tardi gli avrei dato una lettura. Pensai anche alle bugie raccontate da lui a "fin di bene", meritava il mio perdono? Il mio istinto mi gridava che mancavano ancora dei tasselli per avere una panoramica completa. Dovevo rincontrarlo per capire meglio questa situazione e in particolar modo dovevo assolutamente capire la parte che aveva omesso durante il breve incontro, giustificandosi che non era il luogo adatto.
Damian mi abbracciò da dietro lanciandomi un piccolo bacio tra i miei capelli. Mi lasciai cullare tra le sue braccia.
-Comunque di quei due non mi fido. Il mio sesto senso mi dice che ti vogliono allontanare da me. Ma non glielo permetterò molto facilmente.- mi sussurrò dolcemente in un orecchio.
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I will find you ~Dean Winchester~
ParanormalQuesta storia narra la vita di Keira Knight, ragazza sui venticinque anni, un buon lavoro e un fidanzato premuroso. Che però non idea di cosa il destino abbia serbo per lei. Una serie di eventi le cambieranno la vita. In poco tempo si troverà a comb...