Capitolo 28

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Io e Dean entrammo nel supermercato fingendo di essere una coppia che faceva la spesa, Sam attendeva qualche minuto prima di entrare fingendo di fare un chiamata. Una canzone allegra suonava in sottofondo. 

Dean al mio fianco spingeva il carrello fingendosi annoiato. Iniziai a guardare tra i vari scaffali fingendo di essere indecisa su cosa prendere.

-Amoruccio. Preferisci le zucchine o i cetrioli?- domandai di punto in bianco lanciandogli un'occhiata maliziosa. 

In risposta il ragazzo alzò gli occhi al cielo. -La patata.- borbottò. 

-Ogni tanto cambiare vegetali, può fare bene. Dovresti provarli, sai?-  gli feci l'occhiolino divertita. Mi fulminò con lo sguardo intuendo a cosa mi stessi riferimento. 

Perseguimmo tra i corridoi, ogni tanto gettavo qualche prodotto a caso nel carrello. Lanciai uno sguardo all'entrata notando che Sam aveva appena fatto il suo ingresso. 

Io e Dean ci avvicinammo al reparto della macelleria. Notai due vecchiette in attesa di essere servite dal macellaio, io e il ragazzo ci lanciammo uno sguardo curioso. Erano le uniche persone presenti nel locale. 

Mi avvicinai al mio finto ragazzo con in mano una scatoletta di piselli fingendo di leggere gli ingredienti. Le luci sfarfallarono.

-Ci siamo.- mi sussurrò Dean al mio fianco- Rimani vicino a me.- obbedii guardando le vecchiette. 

Ad un certo punto la seconda vecchietta iniziò a sbraitare. -Brutta befana. Ti vuoi muovere sono ore che attendo il mio turno! - 

Fissai sbalordita la scena. Pochi attimi prima sembravano così calme. 

-Stai zitta. Tomba ambulante.- le rispose l'altra signora. Iniziarono a urlarsi contro accecate dall'ira, arrivarono addirittura a picchiarsi con le borsette. Io e Dean intervenimmo cercando di placare gli animi. Pochi attimi dopo ci ritrovammo in una rissa dove volavano alimenti, dentiere e altri oggetti che non riuscii ad identificare. Dean si stava occupando del macellaio che dalla rabbia aveva provato ad accoltellare le anziane. Una di loro mi colpì allo stomaco con la borsetta, mi piagai dal dolore.

-Nonna. Hai mattoni lì dentro?- chiesi dolorante. Le anziane continuarono la lotta ignorandomi. Arrivò Sam che affiancò il fratello cercando di immobilizzare il macellaio che si dimenava come un toro inferocito. Più si durava la lotta e più l'ira aumentava. 

Mi bloccai digrignando i denti combattendo contro l'istinto di azzuffarmi. Inspirai a fondo cercando di trovare la pace interiore. Dovevo trovare quello stupido demone, con lui avrei potuto sfogare la mia ira.

Un ragazzo dall'aria gracile che intuii fosse il cassiere ci passo affianco ignorandoci correndo. Attraversò una porta andando sul retro del negozio. 

-Ragazzi. Dobbiamo prendere quel tipo.- informai Sam e Dean. Quest'ultimo assestò un ultimo pugno mettendo fuori gioco il macellaio, si pulì il labbro sporco di sangue con una manica. Mi fissò rabbioso.

-Dov'è?- mi domandò sbuffando come un toro. Gli indicai con una mano la porta. Corse nella direzione indicata. In pochi attimi lo placcò con forza. Sam si avvicinò a me con il fiatone.

-Non so cosa sta succedendo. Mi sento male. Rabbioso.- mi disse affannoso.

-E' Ira. Più ti lasci andare al sentimento, più ne rimani sopraffatto.- dissi stringendo i pugni. 

Superammo la porta, fermare le nonnine era impossibile.

Trovammo Dean che riempiva di pugni il commesso. Gli corsi in contro cercando di fermalo, mi bloccai notando gli occhi neri del ragazzo.

-Dean. Basta dobbiamo interrogarlo.- dissi cercando di farlo ragionare, mi ignorò. 

Sam si accasciò respirando affannato, gli lanciai uno sguardo preoccupata. -Sto bene. Fermalo prima che sia troppo tardi.- mi sussurrò digrignando i denti a carponi. 

Cercando di mantenere la calma, mi avvicinai al maggiore dei Winchester mettendogli una mano sulla spalla. Dean reagì scansandosi pronto a sferrare un pugno, fortunatamente si bloccò riconoscendomi. Gli accarezzai una guancia fissandolo negli occhi.

-Per favore. Aiutami ad immobilizzarlo.- gli sussurrai. Annuì come se fosse sotto effetto di qualche droga. Si alzò barcollando inspirando a fondo. Prese il ragazzetto gracile e lo legò con delle catene ad una sedia.

-Dean. Aiuta tuo fratello.- L'obbligai a guardarmi. -Guardami negli occhi. Inspira a fondo. Bravo fai come me- lo guidai, mi obbedì inspirando a fondo sembrava che piano piano stesse riacquistando lucidità.

-Veniamo a noi.- dissi voltandomi verso il commesso sorridendo malefica. Lessi il nome sulla targhetta.

-Bene, Alfie. Dove possiamo trovare il Ira?- domandai fingendomi cortese. Il demone sputò del sangue a terra sorridendomi sporco di sangue. Colta da un moto di rabbia, estrassi l'arma celeste, passandogliela sul braccio. Quest'ultimo a contatto con la lama iniziò a bruciarsi emettendo del fumo. Il demone urlò di dolore. 

-Dimmi. Dove. Posso. Trovarla.- affermai calcando ogni parola. Continuai a passare la lama su ogni parte del corpo udendo le sue grida di dolore. In lacrime alla fine il demone cedette.

-Va bene. Te lo dico. E' nella vecchia fabbrica abbandonata in fondo alla strada. Ecco tutto.- singhiozzò.

-Grazie.- gli dissi sorridendo. Con un mossa veloce lo pugnalai al cuore. Il suo corpo emise una flebile luce. Pulii la lama sui suoi vestiti. I fratelli Winchester mi fissavano uno accanto all'altro con sguardo dolorante. Mi avvicinai a loro.

-Ragazzi dobbiamo muoverci. Più passa il tempo e più veniamo sopraffatti dall'ira. Affrettiamoci.- dissi aiutandoli ad alzarsi. Ritornammo dentro il supermercato. 

Sam ci fece strada. Stavo per attraversare la porta, quando Dean mi prese per un braccio bloccandomi. Sbattei contro il suo petto muscoloso. Mi prese il viso tra le mani facendo combaciare le nostra labbra in un lungo bacio. Arrossii sorpresa dal gesto. Delicatamente cessò il contatto poggiando la fronte contro la mia. In quel momento provai un turbine di emozioni che non riuscii a comprendere.

-Dopo quello che ho visto sono sempre più convinto che tu sia l'unica in grado di gestire la daga. Né io né Sam , ne saremmo in grado, solo tu puoi farle da custode.- mi sussurrò sfiorandomi la bocca con le sue labbra. Si allontanò da me, fissai la sua figura slanciata attraversare la porta. 

Mi toccai le labbra confusa per il bacio e per le parole che mi aveva appena detto. Lanciai un'ultimo sguardo al cadavere di Alfie, in totale avevo ucciso già tre demoni. Rabbrividii notando con la naturalezza con cui avevo strappato da loro le vita. Scossi la testa imponendomi di rimanere concentrata.

I ragazzi mi attendevano vicino all'entrata.

-Le nonnine?- domandai non avendole più viste all'interno del supermercato.

-Sparite.- mi informò Sam. Guardai i ragazzi notando che piano piano avevano riacquistato il controllo. Forse potevamo farcela.

-Ragazzi, Ira è nella fabbrica in fondo alla strada. Dobbiamo escogitare un piano.- dissi.

-Attaccheremo con il calare della notte, sarà più difficile per loro individuarci. In più abbiamo qualche ora per organizzarci.- continuò Dean cercando il consenso da me e Sam con lo sguardo.

I will find you ~Dean Winchester~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora