Capitolo 17

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-Bene. Continua così a schivare.- mi incitò Sam. Nelle ultime settimane, avevo passato quasi ogni mio momento libero allenandomi con lui, combattendo corpo a corpo o  sparando al poligono (su questo dovevo ancora migliorare). Il ragazzo era un ottimo allenatore, in pochi giorni sentivo di aver già ottenuto discreti risultati. 

Sfortunatamente, non eravamo riusciti a rintracciare le due ragazze scomparse, Dean spesso passava le sue giornate fuori a cercare indizi, anche il fratello gli dava una mano, quando non doveva allenarsi con me. Passando molto tempo insieme, io e lui avevamo legato molto, ormai lo ritenevo quasi come il mio migliore amico; in lui avevo trovato un'ottima spalla sui cui piangere nei momenti bui e anche qualcuno con cui potersi fare grosse risate.

-Hai più sentito Damian?- mi chiese Sam bevendo dalla sua bottiglietta. Mi passai una mano sulla fronte riprendendo fiato dallo sforzo.

-Ci siamo scambiati qualche messaggio banale in questi giorni, nulla di che, solo qualche come va..- ammisi. Il ragazzo era a conoscenza di tutto quello che era successo tra me e il mio,ormai ex, ragazzo. Sapeva anche della sua semi-dichiarazione fatta sul pianerottolo prima di voltarsi e andarsene lasciandomi lì senza parole.

-Beh se ti ha scritto, forse c'è ancora dell'interesse.- provò a consolarmi. 

-E' possibile.- affermai pensierosa.

-Ti manca?- mi domandò iniziando a ritirare le sue cose mettendole in un borsone.

-Un po' si, ma sono confusa su quello che provo. Al momento ho talmente tante cose per la testa che non ho più idea di cosa fare. Credo che sia meglio concentrarsi sulle cose importanti, come capire che cosa vogliono questi stupidi demoni.- gli comunicai decisa.

Uscimmo dalla palestra del Continental. Entrambi ci dirigemmo negli spogliatoi dandoci successivamente appuntamento nella biblioteca sotterranea. 

Dopo essermi sistemata raggiunsi Sam che mi attendeva seduto al centro della libreria seduto comodamente seduto su un divano. Mi sedetti affianco a lui. Il ragazzo indossava una semplice felpa e dei jeans con i lunghi capelli scuri lasciati sciolti sulle spalle. 

-Ehy, Tarzan. Ti ho portato qualcosa da bere.- gli dissi passandogli un caffè che accettò volentieri. 

-Grazie scimmietta.- ribatté scherzoso. Stava leggendo un libro sull'Antica Grecia, dall'aria molto antica.

-Sono distrutta.- commentai sprofondando nella morbidezza del divano esausta.

-Che mezza cartuccia.- mi risposte prendendomi in giro. Finsi una faccia offesa. Presi un cuscino dal divano tirandoglielo sul viso. Il ragazzo mi fissò divertito.

-Come hai osato?- domando contrattaccando anche lui con un cuscino. Iniziammo una dura lotta di cuscini che si concluse con le nostre grosse risate.

-Ragazzi ho delle novità.- Dean entrò nella stanza deciso. Alzò un sopracciglio divertito quando vide Sam inciamparsi nel tappeto cercando di rubarmi un cuscino dalle mani.

-Ehy Dean. Dicci tutto.- dissi sorridendogli divertita dai movimenti goffi di Sam.

-Ho una pista credo che questa sera, i demoni colpiranno nuovamente.- ci spiegò sfregandosi le mani compiaciuto.

-Dove?- domandò il fratello seriamente. Entrambi i fratelli Winchester era entrati nella modalità di "cacciatori spietati", era un lato di loro che mi affascinava.

-Al Black. Circolano voci che questa sera ci sarà qualcosa di grosso laggiù. Keira, questa sera non voglio che tu venga, non voglio che ti succeda nulla.- ammise.

-Ragazzi, avete bisogno di me. Avete bisogno di un esca, sono sicura che questi demoni cerchino delle ragazze, in più mi danno la caccia. Sono l'esca perfetta.- dissi cercando di convincerli. Dean guardò il fratello cercando sostegno con lo sguardo, quest'ultimo scollò la testa borbottando che discutere con me era una partita persa.

-Keira. Non potrei mai accettare che ti succeda qualcosa. Per favore, te lo sto chiedendo con il cuore rimani qui alla base.- mi supplicò il ragazzo. Non l'avevo mai visto in questo stato, era visibilmente preoccupato e serio.

-Dean. Con voi due a coprirmi le spalle sono sicura che non mi può accadere nulla.- affermai convinta abbracciandolo, il ragazzo ricambiò dolcemente affondando il viso tra i miei capelli. Tra le sue braccia provai una fitta allo stomaco. Acidità di stomaco?

Sam si alzò unendosi all'abbraccio, con i due fratelli al mio fianco mi sentivo al sicuro e invincibile. Mi staccai da loro, mi alzai sulle punte dando un lieve bacio sulla guancia al fratello minore. Mi avvicinai al maggiore che mi fissò con i suoi magnetici occhi verdi, diedi anche lui un bacio sulla guancia sorprendendolo. Arrossii dopo che lo feci. Imbarazzata mi schiarii la voce decidendo con i ragazzi che mi sarebbero passati a prendere qualche ora dopo sotto casa.


Qualche ora dopo, ero pronta per affrontare la serata. Ammirai il mio riflesso complimentandomi con me stessa del lavoro compiuto, quella sera mi sentivo molto attraente. Avevo optato per dei jeans scuri, che mi valorizzavano le gambe, abbinati a una maglietta con uno scollo a V di una band famosa, ed infine avevo optato per degli stivaletti con il tacco. Stranamente mi era anche truccata valorizzando i miei occhi verde scuro, quasi marroni.

Bussarono alla porta, andai ad aprire trovandomi i fratelli Winchester che mi salutarono.

Dean indossava una camicia verde militare a lasciata aperta con sotto una maglietta nera che valorizzava il suo fisico atletico. Sam indossava anche lui una camicia, ma a quadri rossa con i suoi lunghi capelli sciolti sulle spalle.

-Prima di andare, tieni questo, nel caso dovessi averne bisogno- Dean mi consegnò un pugnale in argento benedetto, non era in grado di uccidere demoni sul colpo, ma poteva comunque fargli del male. Lo ringraziai nascondendo l'oggetto dentro lo stivaletto.

-Il libro?- domandò Sam. 

-E' al sicuro in casa.- risposi iniziando a scendere le scale. Ero nervosa, il mio istinto mi diceva che questa sera sarebbe successo qualcosa di grosso, ignorai l'ansia incamminandomi assieme ai ragazzi al locale.

Il Black, quella sera era molto affollato. Ovunque voltassi lo sguardo c'erano persone. 

-Stacci vicino- mi sussurrò Dean all'orecchio. Una band suonava dal vivo musica country. Il cantante con la sua voce roca iniziò a cantare una canzone che non riuscii a riconoscere.

Ci avvicinammo al bancone ordinando da bere. Mi sentivo osservata, iniziai a guardarmi attorno cercando di capire chi mi stesse fissando. Due occhi color ghiaccio mi fecero quasi strozzare bevendo la mia bevanda. Dean mi affiancò accarezzandomi una spalle.

-Tutto bene?- domandò- Non starai cercando di soffocarti per farti fare la respirazione bocca a bocca da me?- scherzò cercando di smorzare la tensione.

-Idiota.- ridacchiai. Indicai con un cenno della testa.

- Laggiù c'è Damian- sussurrai. 





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