Capitolo 27

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-Bravo continua così. Un po' più giù... ecco, proprio così. Non fermarti.- dissi accaldata.

-Se vado ancora più in giù mi spezzo.- borbottò Sam sforzandosi ad imitare la mia posizione yoga.

-Bene abbiamo appena fatto il cane a testa in giù. Adesso controllando sempre la nostra respirazione facciamo il cane a testa in su.- affermai, trattenendomi dal ridacchiare. Vedere un uomo grande e grosso come Sam a fare yoga, era una situazione davvero grottesca. Continuai con la mia lezione.

-Bene. Facciamo la posizione della farfalla. Devi mettere le gambe in questo modo e devi respirare a fondo.- gli spiegai mostrandogli la posizione.

Quella mattina Dean era uscito presto per fare delle "commissioni", così ci aveva comunicato. Così mi ero ritrovata con Sam a cercare qualcosa da fare per impegnare la giornata, erano passati tre giorni dal ritrovamento dell'arma. Poiché i demoni mi davano la caccia, mi ero dovuta licenziare dall'hotel. Fortunatamente ero riuscita a mettere da parte un po' di soldi. Come se non bastasse ero stata pure costretta a trasferirmi ufficialmente a casa dei fratelli Winchester per essere al sicuro. Piano piano mi stavo abituando ad averli come coinquilini. 

-Che diavolo sta succedendo qui?- domandò Dean sconcertato dalla scena di me e Sam alle prese con lo yoga.

-Yoga, ragazzo mio. Vuoi unirti con noi?- dissi aprendo solo un occhio ritornando a concentrarmi.

-Sammy. Tu.... sono senza parole...- balbettò incerto fissandolo stralunato.

-Guarda che è ottimo per rilassarsi.- dissi in nostra difesa.

-Si, si certo. Ragazzi venite in cucina, ho delle novità.- borbottò Dean scuotendo la testa andando in cucina. Io e Sam lo seguimmo curiosi.

-Queste sono delle collane che vi consiglio di indossare, servono per non farci individuare dai demoni.- Ci spiegò Dean, mostrandoci due collanine con dei ciondoli a forma di pentagono con delle incisioni. Ne presi una delicatamente agganciandomela al collo. Il mio compagno di yoga mi imitò.

-Sono bellissime. Grazie Dean. Adesso siamo migliori amici per sempre- completai l'ultima parte della frase imitando una voce da bimba emozionata, Sam mi guardò diverto scuotendo la testa.

Dean alzò un sopracciglio giocoso.

-Comunque, cari amichetti del cuore.- mi lanciò uno sguardo allegro- Abbiamo un caso, questa mattina in banca c'è stata un'aggressione molto violenta, direi animalesca. E non è l'unico caso di aggressione, da ieri sera in tutta la città si sono registrati dei casi simili. Sembra quasi che tutti siano impazziti. Credo che sia opera di Valentine.- le parole di Dean mi fecero rabbrividire. 

Mi avvicinai alla finestra attirata da delle grida, in strada due uomini stavano litigando davanti ad un macchina in modo molto animato. Forse il maggiore dei WInchester non si sbagliava.

Io e Sam ci cambiammo, per "entrare in azione". Mentalmente ringraziai il ragazzo che ogni giorno mi allenava per insegnarmi e migliorare le mie tecniche di combattimento.

 Quando tornai nel soggiorno dopo essermi data una sistemata, mi avvicinai a Dean che era intento a fare delle ricerche sul computer, accesi anche il mio pc.

-Hai per caso individuato una zona dove le lotte sono più violente?- domandai di punto in bianco. Alzò lo sguardo dallo schermo fissandomi con i suoi occhi verdi. Negli ultimi tempi non avevamo passato molto tempo da soli e non avevamo ancora avuto modo di parlare di quei baci bollenti che al solo pensiero, mi risvegliavano una voglia innata di averne ancora e ancora.

-In realtà non ancora. Sto cercando tra le varie notizie e siti, senza risultati.-

Feci un verso di assenso.  -La prima aggressione dove è avvenuta?- chiesi.

-Alla pizzeria da Piero intorno le 21.00. Due camerieri hanno iniziato a litigare e furiosi si sono tirati dietro piatti, bicchieri e molto altro, ferendo anche dei clienti.- mi spiegò.

-Caspita.- commentai sbalordita. Digitai velocemente il nome del ristorante individuando l'indirizzo e collegandomi con le telecamere della strada che si affacciavano sulla pizzeria. Riuscii entrare nei database accedendo alle vecchie registrazioni. Sorrisi vittoriosa. Andai indietro con il video fino alle ore 20.59, alle 21.00 spaccate ci fu un calo di tensione elettrica. 

Un uomo con un grosso capello nero, si posizionò davanti alla vetrina fissando dentro il locale. Rimase immobile per circa 10 minuti, dopodiché si allontanò dalla scena come se niente fosse. Mostrai a Dean quello che avevo trovato, il ragazzo rimase sbalordito dal video. 

Dal suo pc mi mostrò un video che girava su un giornale online girato dentro la banca durante l'aggressione e dietro agli uomini che si picchiavano, seduto su una sedia, era seduto lo stesso uomo con il cappello ben calato che non ci permise di individuare chi fosse. 

Io e Dean ci guardammo comunicando con lo sguardo. 

-Siamo un'ottima coppia, che dici?- Affermò il ragazzo accennando un sorriso. Annuii ricambiando il sorriso. Piano piano iniziammo i nostri visi si avvicinarono, fissai le morbide labbra di Dean spinta da un forte desiderio di assaporarle, ci avvicinammo fino a sfioraci delicatamente le labbra. La voce di Sam ci fece ritrarre bruscamente. Dean alzò gli occhi al cielo.

-Sempre sul più bello. Guarda che con te non ho ancora finito.- commentò malizioso facendomi un'occhiolino che mi fece avvampare.

-Che mi sono perso?- domandò Sam sistemandosi la giacca che portava. In breve gli spiegammo tutto quello che avevamo scoperto. Il ragazzo annuiva assorto nei suoi pensieri. Dal computer di Dean aprì la mappa della città tracciando con il dito i vari punti delle aggressioni avvenute nelle ultime ore, al centro c'era un supermercato. 

Io e Dean guardammo Sam intuendo il suo piano. Infatti poco dopo affermò: -Ragazzi, andiamo a far la spesa.-

Prima di raggiungere il posto, ci armammo di acqua benedetta, pistole (i ragazzi), coltelli e pugnali. Presi la Daga Caleste accarezzandola delicatamente.

-Chi la prende?- domandai ai  ragazzi.

-Tu. Sei in qualche modo la sua custode, noi siamo..- Sam iniziò a gesticolare in cerca della definizione giusta.

-Le guardie del corpo della custode.- continuò Dean. Annuii poco convinta. Mi allacciai il fodero alla cintura assicurandomi che la daga fosse ben assicurata e nascosta da occhi indiscreti.

Uscimmo dal retro dell'edificio, prendemmo tutte strade secondarie per non farci vedere.

Arrivati davanti al supermercato tutto sembrava calmo, lanciai uno sguardo ai ragazzi.

-Il piano?- domandai ad alta voce.

-Facciamo la spesa e vediamo. - improvvisò Sam. Gli lancia uno sguardo truce complimentandomi con lui sarcastica dell'accuratezza con cui aveva ideato la strategia. 

Attraversammo la strada diretti verso il negozio.


I will find you ~Dean Winchester~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora