Capitolo 25

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Le chiesetta dall'esterno aveva un'aria diroccata e antica. Io e i Winchester scendemmo dall'auto. Dean prese un borsone dal bagagliaio. Mi guardai attorno, una fitta boscaglia circondava noi e l'edificio non permettendoci di vedere oltre.

-Entriamo?- propose Sam indicando con la testa la chiesa. Annuimmo avvicinandoci al portone di legno. 

-E' violazione di proprietà privata, vero?- domandai retorica, mentre i fratelli cercavano di aprire la porta. Traficcarono per qualche attimo, finché un rumore proveniente dalla serratura mi fece capire che ce l'avevano fatta. Il portone si aprì con un cigolio poco rassicurante.

La luce del sole filtrava dalle alte finestre colorate raffiguranti scene bibliche. Due file di banchi per la preghiera dominavano la chiesa. Scrutai l'edificio colpita dalla bellezza del luogo, la cosa che mi colpì fu l'altare dalle decorazioni dorate con alle spalle un grosso crocefisso posizionato dietro di esso.

-E' bellissima.- sussurrai meravigliata. I ragazzi concordando con me, mi superarono iniziando a visitare la chiesetta in cerca di qualche indizio che ci potesse aiutare per cercare l'arma.

Mi avvicinai all'altare incuriosita. Gli aggirai in torno in cerca di qualche simbolo che ci potesse aiutare. Sbuffai frustrata non trovando nulla di interessante. Cercai i Winchester con lo sguardo non trovandoli. Li chiamai ad alta voce, non ottenendo risposta.  Un tonfo proveniente dietro un porta mi fece sussultare. Furtiva iniziai ad avvicinarmi, varcata la soglia mi ritrovai nella sacrestia.

Aprii la porta con una mano impugnando nell'altra un pugnale che mi aveva passato Sam prima di entrare nell'edificio. Mi ritrovai in una piccola stanzetta con i fratelli intenti a leggere dei libri. 

-Ragazzi. Mi avete fatto prendere un colpo.- esclamai rilassando le spalle. Rimisi a posto la lama. 

-Colpa mia. Ho fatto cadere dei libri.- ammise colpevole Sam. Mi avvicinai a loro incuriosita da quello che stavano leggendo.

-Abbiamo trovato delle vecchie bibbie e un vecchio diario di un prete che professava qui.- mi spiegò Dean accennando ai numerosi volumi sparsi per terra.

Sam esclamò meravigliato:  -Forse ho trovato qualcosa sentite questo:

20 dicembre 1938

Sono passati tre giorni dall'inizio della bufera di neve, fuori sembra un luogo surreale. 

Le strade sono bloccate da giorni ed io sono bloccato qui. 

Fortunatamente ho abbastanza scorte per vivere. Siamo solo io e la mia fede. 

Da quando ho avuto l'incarico di proteggere l'arma, ovvero più di 10 anni fa, che vivo con il terrore che il male possa impadronirsene. Sono sicuro che il buon Dio proteggerà me e l'arma celeste. Una leggenda racconta che sia stata forgiata con un materiale in grado di uccidere qualsiasi creatura, è un'arma potente che devo proteggere con la mia stessa vita, nessun'anima cattiva dovrà mai entrarne in possesso, per il bene di tutti noi. 

E' un'arma non solo potente, ma anche molto pericolosa, bisogna star molto attenti quando la si brandisce, perché si può rischiare di essere accecati dal potere, solo le persone pure, senza desideri egoistici non potranno rimanerne intossicate. Io consapevole della sua pericolosità. L'ho ben nascosta in questa chiesa e solamente i fedeli potranno trovarla, nessun essere oscuro potrà toccarla senza perire.

Solo i cuori puri potranno salvarci dal male.

Padre Gabriel."-

Quando Sam concluse la lettura, cadde un silenzio tombale. Io e i fratelli ci guardammo negli occhi cercando di metabolizzare quello che avevamo appreso. Con l'Arma Celeste, forse potevamo fermare Valentine e i suoi seguaci. Avevamo una possibilità di vincere.

-Dobbiamo trovarla.- dissi rompendo il silenzio, dando voce ai nostri pensieri.

-Dove potrebbe averla nascosta?- rifletté ad alta voce Sam. Ritornai nella chiesa posizionandomi al centro della navata guardandomi attorno. Dove poteva essere nascosta?

Poco dopo i ragazzi mi raggiunsero affiancandomi. Alzai lo sguardo guardando le finestre colorate raffiguranti i Santi. Li guardai incuriosita notando che in tutte le vetrate i personaggi guardavano tutti l'altare, come se dovessero vegliare su qualcosa. Voltai lo sguardo in direzione di esso, ebbi un'idea. Feci un cenno ai ragazzi di seguirmi, mi obbedirono confusi. Mi posizionai dietro la struttura di marmo, ero nel punto giusto. Abbassai lo sguardo fissando curiosa un tappeto dall'aria logora e polverosa sotto i miei piedi.

-Ragazzi, forse l'abbiamo trovata. Aiutatemi a togliere il tappeto.- dissi eccitata all'idea di essere sulla buona strada. Arricciai il naso dalla polvere che si levò allo spostamento del tessuto. Sotto di esso c'era una placca metallica con delle scritte in latino che non riuscii a decifrare.

-Cosa sono?- domandai curiosa.

-E' latino, credo che sia una sorta di preghiera di protezione.- mi spiegò Dean accarezzandola in cerca di un punto per far leva. Sam annui alla sua affermazione.

-Esatto. Serve per tener lontano le energie negative, nessun demone potrebbe mai toccarla senza bruciarsi.- I ragazzi si misero da due estremità opposte e dopo numerosi tentativi riuscirono a sollevare la placca, posandola a pochi passi da noi. Starnutii dalla polvere che si sollevò. Dean alzò un sopracciglio divertito. Tutti e tre scrutammo la botola stretta posizionata sotto l'altare avvolta dal buio. I Winchester mi fissarono con un sorrisetto diabolico. 

-Non vorrete farmi scendere la sotto?- esclamai allarmata. Quella botola metteva i brividi.

 Dean mi passò una torcia, mi guardò cercando di rassicurami. -Io e Sam non ci passiamo, la botola è troppo stretta. Ti copriremo le spalle qua sopra, puoi stare tranquilla.- ammiccò.

Poco dopo, mi mise le mani sulle spalle cercando di incoraggiarmi. Sospira sconfitta. -Va bene. Ma se dovessi imbattermi in qualche ragno gigante, sarà solo colpa vostra e mi vendicherò.- li minacciai fissandoli truce. 

Mi calai all'intendo della fessura, scendendo da una scaletta che precedentemente non avevo notato. Quando toccai terra aiutandomi con la luce della torcia scrutai lo spazio i cui ero scesa. Iniziai a camminare incerta cercando di evitare le spesse ragnatele. Era una stanza arredata in modo spartano, sembrava un piccolo luogo di preghiera. Su un lato della stanza c'era un tavolo che fungeva da altare  con un crocefisso e delle candele consumate, dei mobiletti e una piccola libreria riempivano il resto della stanza. Notai un mobiletto chiuso con un lucchetto. Mi avvicinai cercando di aprirlo con uno strattone fallendo.

-Ragazzi. Avete un piede di porco?- dissi ad alta voce. Non ottenni risposta, ma un rumore metallico mi fece l'avessero lanciato nella botola. Lo raccolsi. 

Ruppi il lucchetto facendo leva, sorrisi vittoriosa. Aprii il mobiletto starnutendo per la polvere. Fissai sbalordita il contenuto. Davanti a me c'era uno scrigno ricco di geroglifici dall'aria antica.

-Keira. Abbiamo compagnia...- mi informò Dean con voce grave facendomi paralizzare.

I will find you ~Dean Winchester~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora