Mi svegliai cercando di muovermi, ma qualcosa, anzi qualcuno mi strinse a se. Lentamente aprii gli occhi notando di essermi addormentata su Dean. Una voce si schiarì la voce, sgranai gli occhi paralizzata. Lentamente mi voltai in direzione del suono. Damian mi stava fissando furioso a braccia conserte, mi scostai da Dean rapidamente svegliandolo mugugnando contrariato. Il mio ragazzo alzò un sopracciglio in attesa di una spiegazione.
-Damian, non è come sembra.- sussurrai subito in mia difesa. L'uomo serrò la mascella, vidi il suo scarso tentativo di trattenere la rabbia.
-Sono curioso, non ho forse appena trovato la mia ragazza addormentata tra le braccia di Ken?- disse sarcastico, sottolineando il "mia". Mi alzai in piedi cercando di avvicinarmi a lui, ma si scostò infastidito mettendo ulteriore distanza tra noi. Questo gesto mi ferì. Era furioso. Una parte di me, era consapevole che non era un bel gesto trovare la propria compagna tra le braccia di un'altra persona, ma io ero innocente, non l'avevo fatta apposta.
-Davvero, è un malinteso! Stavamo solo dormendo. Non è successo nulla.- cercai di giustificarmi.
Il mio ragazzo mi guardò con disprezzo.
-E su quale base dovrei credere a tutto ciò? Dovrei crederti sulla fiducia? No grazie.- ribattè, stringendo i pugni dalla rabbia. Dean nel frattempo si era svegliato e stava cercando di seguire la discussione assonnato.
-Eravamo io, lui e suo fratello! Sono miei amici..- risposi innervosendomi. Damian mi interruppe avvicinandosi al mio viso minacciosamente.
-E dove sarebbe, il famoso fratello di Ken? In questa casa non vedo nessuno... Mi hai deluso, non pensavo fossi come tutte le altre... E soprattutto- fece una pausa lanciando uno sguardo disgustato nei confronti di Dean -Tra tutti quelli con cui potevi andare proprio uno così?-
Il biondo si alzò pronto ad affrontare il moro. Si mise tra me e il mio ragazzo per difendermi.
-Bellimbusto, posso passare anche sopra allo stupido soprannome che mi hai assegnato, ma guai a te se ti sento ancora rivolgerti in questo modo a lei, hai capito? Non puoi piombare qui dentro e sparare sentenze senza ascoltare l'altra campana.- Dean ringhiò addosso a Damian, per una frazione di secondo ebbi l'impressione che avesse intuito qualcosa, perché sgranò leggermente gli occhi sorpreso per poi ritornare con un'espressione furiosa.
I due uomini si guardarono negli occhi fulminandosi a vicenda, deglutii. Avevo il terrore che da un momento all'altro si potessero mettere le mani addosso. Fortunatamente nel mio appartamento entrò Sam che esclamò allegro:
-Ragazzi, ho portato la colazione!- entrò nel soggiorno con un pacchetto e dei caffè in mano. Con uno sguardo intuì subito la soluzione. Posò le cose che teneva tra le mani, mettendosi tra i due uomini pronti a fare botte.
-Calma. Niente botte, che ne dite di parlarne pacificamente?- cercò di mediare. Con una leggera spintarella li fece allontanare.
-Come potrei reagire dopo che ho trovato la MIA ragazza, tra le braccia di questo qui?- commentò Damian, allargando le braccia. Feci una smorfia quando sottolineò il "mia".
-Stavamo solo dormendo, non è successo niente.- provai a spiegare nuovamente frustrata.
-Amico. E' vero, c'ero anche io.- mi difese Sam, entrambi i fratelli erano leggermente di fronte a me, pronti a prendere le mie difese nel caso ci fosse stato un improbabile scontro fisico.
-Non sono tuo amico.- ribatté Damian assottigliando i suoi occhi azzurri.
-Cercavo di essere cortese.- specificò il ragazzo sorridendo freddamente.
La situazione stava sfuggendo di mano, dovevo risolvere in fretta, prima che si azzuffassero come animali. Inspirai a fondo cercando di mantenere la calma.
-Damian.- Lo chiamai, lui mi fissò duro. Rabbrividii dallo sguardo. L'avevo proprio combinata grossa.
-Perché non sbollentiamo un po' e ne parliamo quando entrambi siamo più calmi?- proposi. Cercai di convincerlo con lo sguardo. Mi fissò intensamente, abbassò le spalle inspirando a fondo. Annuì poco convinto. Io e lui ci avviammo verso la porta. Stava per aprire la porta quando si bloccò.
-Perché c'è del sale davanti la porta?- domandò confuso.
-Serve per... togliere l'umidità- inventai rapidamente. Avevo realmente parlato di umidità?
-Certo, immagino. E per uscire come dovrei fare? - domandò dubbioso. Velocemente mi piegai rompendo la striscia di sale. Aprii la porta. Damian si fermò sulla soglia, mi fissò intensamente. Abbassò lo sguardo al sale, al salotto dove i fratelli Winchester mi attendevano, delicatamente mi diede un bacio sulla guancia. Rimasi stupita dal gesto, conoscendo la sua rabbia, ma la cosa che mi turbò di più fu quello che mi disse dopo.
-Credo di amarti, ma ho bisogno di riflettere su quello che è successo questa mattina. Mi fido di te... ma... ci sentiamo va bene?- annuii in trans. Mi aveva appena detto che mi amava, aveva appena scatenato una bomba! Boccheggiai senza saper cosa rispondere.
Iniziò a scendere le scale, io lo fissai allontanarsi.
-Ah, un'ultima cosa. Io non mi fiderei dei tipi come loro, sono sempre a caccia di qualcosa.. di donne e cose così, stai attenta- mi consigliò enigmatico. Riprese a camminare lasciandomi imbambolata sul pianerottolo. Richiusi la porta appoggiando la testa contro la porta, era confusa sia emotivamente che mentalmente, non sapevo più cosa pensare.
-Keira, tutto bene?- mi chiese Sam con voce rassicurante. Annuii poco convinta chiedendogli altro sale per sigillare la porta. Rientrai nel salotto prendendo un caffè e un cornetto. Decisi che la soluzione migliore era non pensare a tutto quello che mi aveva detto Damian per dedicarmi a cose "più importanti".
-Ragazzi, dobbiamo metterci a lavoro. Da dove possiamo partire?- finsi che fino ad ora non fosse successo nulla.
-Questa notte, sono sparite due ragazze. Ecco l'articolo.- mi informò Sam mostrando a me e al fratello il giornale. Io e Dean ci guardammo per poi leggere l'articolo. Durante la notte erano sparite due ragazze vicino al Black Bar e nel vicolo affianco erano stati ritrovati i loro oggetti personali, ma di loro non c'era traccia. Neanche le telecamere erano riuscite e riprendere l'evento.
-Queste sparizioni possono essere legate alle presenze demoniache?- domandai. Il biondo affianco a me, fece una smorfia.
-E' possibile. I demoni sono imprevedibili, non è il primo caso di sparizione misteriosa a causa loro. Dobbiamo indagare bene.- Dean mi fissò con i suoi occhi verdi, con la luce della mattina sembravano brillare di una luce tutta loro.
-Abbiamo una base da cui partire, mettiamoci all'opera.- continuò Sam alzandosi in piedi pronto all'azione.
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I will find you ~Dean Winchester~
ParanormalQuesta storia narra la vita di Keira Knight, ragazza sui venticinque anni, un buon lavoro e un fidanzato premuroso. Che però non idea di cosa il destino abbia serbo per lei. Una serie di eventi le cambieranno la vita. In poco tempo si troverà a comb...