Eight; Blood

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[MICHAEL]

"Ehy Mike.. Come stai?" chiese il mio migliore amico una volta seduto al tavolo del bar che c'era sotto la scuola. "Scusami il ritardo ma quella stronza di una macchina ha deciso di mollarmi a piedi a metà strada" sbuffò passandosi una mano tra i capelli color miele, scompigliandoli e mettendo in disordine la sua bandana, quel giorno blu. Ridacchiai scuotendo la testa.

"Tranquillo, ho bisogno di una mano per l'interrogazione di domani.. Se prendo un altro brutto voto mia madre mi taglia le palle" feci una smorfia al solo pensiero. "Sai quelle mi servono" dissi.

"Con quel biondino per la quale salti sempre ginnastica?" chiese, cominciando ad alzare le sopracciglia in maniera maliziosa, facendomi alzare gli occhi al cielo sbuffando una risata.

"Dovresti smettere di fare la pettegola Ash, davvero - risi, scuotendo la testa - Ho capito come mai tu e mia sorella andate tanto d'accordo, siete davvero uguali" dissi. "E sappi che se ti innamori di lei e la sposi ti declasso da ruolo di migliore amico" risi puntandogli un dito contro come avvertimento.

"Saresti fortunato ad avermi come cognato, Mike" disse poggiando la schiena sulla sedia, il viso contratto in una bellissima espressione pienamente convinta e superiore. Io lo guardai con un sopracciglio alzato. Non pensavo che avere Ashton Irwin come cognato o come marito sarebbe stata una buona idea. A meno che non lo si legava ad un letto per impedirgli di fare disastri. Probabilmente mia sorella sarebbe morta bruciata per colpa sua se solo avesse provato a cucinarle qualcosa. Se ci pensavo bene non era poi così tanto una cattiva idea.

"Sai, penso che tu abbia proprio ragione amico" dissi ridacchiando. Lui scrollò le spalle, gonfiando il petto d'aria e alzandosi col busto per rimettersi dritto. Risi alla sua espressione da gradasso un po' fesso. "Ma ora aiutami, non ci capisco niente" dissi passandogli gli appunti di letteratura che Luke mi aveva aiutato a fare. La sua scrittura era graziosa e ordinata, sottolineva tutto con colori diversi a seconda dell'importanza e scriveva anche delle didascalie per capirne i colori alla fine del capitolo.

Ashton li prese, li sfogliò leggendo con attenzione ciò che c'era scritto prima di ripassarmi il tutto con una faccia stupita una volta finito. Era Venerdì mattina, non avevo per niente voglia di andare a scuola così avevo convinto il mio migliore amico a saltare le lezioni e ad andare in quel bar per poter ripassare qualcosa prima dell'interrogazione. Sicuramente mi sarei dovuto sorbire la predica di Luke una volta a casa. Magari sarei potuto andarlo a prendere a scuola, se ci pensavo sorridevo già.

"Wow" disse. "C'è seriamente tutto ciò che si possa chiedere di spiegare al professore - rise - chi te li ha prestati scusa? Tu non prenderesti mai degli appunti così perfetti e soprattutto hai una scrittura orribile" chiese continuando a guardare il plicco di fogli.

"Mi ha aiutato Luke a farli, è un po' secchione" dissi ridendo, riprendendo gli appunti in mano per poter leggere le prime righe. Ashton aveva ragione, c'era davvero tutto in quei fogli. Non gli avevo chiesto nulla in realtà, dopo esserci scambiati i numeri, quasi un mese prima, avevamo davvero iniziato a conoscerci meglio e, dopo avergli confessato il mio odio per la scuola, aveva iniziato ad aiutarmi a studiare sempre più spesso. Dopo esserci incontrati in discoteca. Sembrava piacergli farmi da tutor, e a me piaceva vederlo con gli occhiali quadrati posati sul naso, si preoccupava davvero della mia media e gli avevo detto di quell'interrogazione, che avrei dovuto superare se non volevo farmi uccidere da mia madre. Due giorni dopo averglielo detto, mentre ci baciavamo dentro una classe vuota, il biondo aveva tirato fuori quegli appunti dal suo zaino e me li aveva dati, con un sorriso dolce sulle labbra e le sue solite guance rosse che mi facevano impazzire. Non erano neanche cose del suo corso, eppure lo aveva fatto per aiutarmi. Inutile dire come lo avevo ringraziato. Speravo solo che la professoressa di diritto non fosse caduta dalla cattedra quando ci si fosse appoggiata, dato che un piedino era rotto.

(Stay) HighBar {Muke}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora