Twenty; Valentine

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[MICHAEL]

"Mia madre è in una clinica per disintossicarsi, lo sapevi vero?!" fu la prima cosa che sentii quando il biondo entrò in cucina come una furia. Le guance rigate dalle lacrime mentre guardava la madre di Calum, il telefono stretto tra le mani, così forte da farsi diventare le nocche bianche. Lo guardai sconvolto, quasi pietrificato dalle sue parole. "È per questo che sono qui, non perché volevate lasciare che io e Calum stessimo assieme. Ma perché mia mamma doveva andare a disintossicarsi e io non lo dovevo sapere?!" urlò, sembrava completamente fuori di sé. Gli occhi rossi, e quasi fuori dalle orbite. Il labbro inferiore pieno di morsi e tremolante. Le gambe che non avrebbero retto ancora molto sotto il tremore che le scuoteva.

"Luke.." sussurrai, alzandomi dalla sedia per potermi avvicinare a lui. Luke si voltò verso di me, con uno sguardo che stentavo a riconoscerei nei suoi occhi.

"No, non mi toccare" ringhiò quasi, in un singhiozzo, allungando un braccio con la mano aperta verso di me per mantenere le distanze. Mi bloccai suo miei passi, quasi fulminato. "Rispondimi Jay! - urlò ancora - Dimmi, è così?!" chiese.

Mi voltai a guardare la donna che, appoggiata al mobile della cucina con l'intento quasi di tenersi per non crollare a terra, stava ferma a fissare il ragazzo che sbraitava davanti a lei. Come se fosse la prima volta che lo vedeva in vita sua. Era pallida in volto, come se avesse appena visto un fantasma, la bocca sigillata. Calum era vicino alla porta, che faceva passare lo sguardo da sua madre al suo migliore amico in maniera continua. Il viso contratto in una smorfia confusa.

"Perché nessuno mi risponde?! Voglio sapere perché non mi avete detto nulla! Perché mi avete portato qui?! Mia madre aveva bisogno di me lì! Dovevo stare con lei!" urlò, prendendo a singhiozzare rumorosamente. Continuando a buttar fuori parole e frasi confuse, bloccato dal pianto quasi isterico.

"Luke, tesoro, ti prego ora calmati" provò a dirgli la donna, staccandosi dal lavandino per avvicinarsi al biondo. Lui sussultò all'indietro, quasi scottato semplicemente dalla sua voce. "Non potevo dirtelo tesoro.. Tua mamma ha voluto così" sussurrò, gli occhi improvvisamente lucidi.

Luke sembrò essersi perso nel vuoto quando lo guardai. Aveva gli occhi spenti, vuoti come non glieli avevo mai visti. Così scuri da sembrare un mare in tempesta. Mi faceva male vederlo così, sentivo lo stomaco attorcigliarsi e le gambe combattere contro la testa per potersi muovere e correre accanto al biondo.

"Michael.. Forse è meglio che vai" mi disse Jay, non staccando gli occhi da Luke. Io annuii, non del tutto sicuro.

"No! - urlò quasi spaventato, il riccio. Voltandosi di scatto verso di me, congelandomi sul posto con uno sguardo - Tu non ti muovere" sibilò, io annuii freneticamente. "Mia mamma è caduta in depressione dopo il mio parto, me lo ha detto papà - fece una risata così sarcastica che sentii il mio cuore spezzarsi - È colpa mia, è voi invece che dirmelo mi avete mentito.. Per anni!"

"Luke ti prego.. Non è mai stata colpa tua, lei aveva avuto dei problemi con la droga già da giovane.. La tua nascita l'ha resa la donna più felice del mondo, ma il lavoro non stava andando bene, Jack e Ben stavano cercando casa per andare a vivere da soli.. Tuo padre lavorava tanto.. - Jay emise un singhiozzo - Aveva paura del giorno nella quale te ne saresti andato anche tu e.. E ci è ricaduta" disse. Luke sembrò rompersi un po' di più.

"E voi mi avete portato dall'altra parte del mondo?!" urlò. Scosse di fretta la testa, portandosi le mani al viso. Vidi le sue gambe credergli e mi mossi in fretta, rischiando di stirarmi qualche muscolo. Lo presi al volo, facendolo accasciare tra le mie braccia. Guardai Jay spaventato, ma lei guardava il biondo senza vederlo veramente, con gli occhi pieni di lacrime. Mi voltai verso Calum, ma lui non era messo meglio. "Mike.." mi chiamò.

(Stay) HighBar {Muke}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora