Thirty-three; Alone

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[LUKE]

Spinsi Michael contro il bordo del mio letto, sorridendo in maniera maliziosa mentre lo guardavo, era bello da morire ma così piccolo in confronto a me in quel momento. Non sapevo cosa fosse successo, sapevo solo che dopo il discorso di mia madre il tinto non si era spostato per neanche un secondo da me. Era rimasto tutto il tempo seduto vicino a me, con una delle sue gambe sopra le mie, a guardarmi con un espressione innamorata e di pura devozione. La stessa con la quale lo guardavo io. Era diventato improvvisamente timido e solare, anche davanti ai nostri amici che erano appena andati via per recarsi nel loro albergo per dormire un po'. Lo feci cadere sopra alle lenzuola pulite e lo guardai mentre si mordeva il labbro. Era sexy, e bellissimo. Stava sdraiato, quasi inerme, a fissarmi coi suoi occhioni verdi pieni di speranza e gioia.

"Sei così.. Bello, e sexy - sussurrai mettendomi a cavalcioni sui suoi fianchi, infilando il viso nel suo collo per ispirare a fondo il suo profumo - Così mio" dissi, sentendo come il tinto gemesse senza ritegno a quelle parole. Infilò le sue mani sotto la mia maglietta e la tirò in alto, cercando di togliermela. Ridacchiai. "E impaziente anche"

"Lukey.." mugolò quando presi a baciargli lentamente la pelle lattea poco sopra la spalla, lasciandoci qualche morso ogni tanto. Spostò le mani tra i miei ricci per tirarli leggermente, per poi baciarmi non appena alzai il viso verso il suo. "Ti amo così tanto" sussurrò. Sorrisi come uno stupido, sfiorando il suo naso col mio.

"Anche io ti amo, Michael" dissi, guardandolo fisso nei suoi grandi occhioni verdi, lucidi per l'eccitazione del momento. Lo spogliai, carezzando ogni parte del suo corpo con delicatezza. Con i polpastrelli delle dita che bruciavano a contatto con la sua pelle così fredda in confronto alla mia. Non pensavo di aver mai visto creatura più bella e dolce di quella che avevo sotto al mio corpo in quel momento, mentre ansimava di aspettativa e impazienza, mentre mi guardava con quella luce così particolare nelle iridi che gli vedevo solo quando era con me. Lo guardavo, sentendomi quasi incorporeo quando gli stavo accanto. Sentivo il mio cuore scalpitare per poter uscire dal mio petto, per potersi abbracciare col suo, così pieno di rabbia per sé stesso. Lo fissavo, mentre tremava sotto i miei tocchi e non riuscivo neanche a capacitarmi di quanto quel ragazzo si stesse abbandonando completamente a me. Quel ragazzo che era stato solo ed indifeso per tutta la sua vita, che si era dedicato solo al suo migliore amico, con così tanta dedizione da dimenticarsi di prendersi cura di sé stesso. Di quell'anima così tormentata, che si era lasciata amare dalla mia, senza chiedere nulla indietro, senza pretendere nulla che non fosse una carezza. "Non posso più vivere senza di te.. Non ci riuscirei neanche volendo" confessai vicino al suo orecchio, mordendone il lobo subito dopo. Sflilai i suoi boxer, lasciandoli cadere ai piedi del mio letto. Accarezzando le sue gambe pallide con la punta del naso, sentendo i brividi di piacere che gli provocavo.

"Lukey.. Ti prego.." ansimò, spingendo i fianchi contro al mio viso in una chiara richiesta. Ridacchiai, bloccandoglieli contro il materasso con le mani. Glieli accarezzai ancora, prima di farlo girare con una mossa svelta. Michael sussultò, emettendo un piccolo gemito di sorpresa che mi fece ridacchiare, prima di portarmi il labbro fra i denti alla vista del suo culo così dannatamente perfetto. Mi spogliai in fretta, buttando tutti i miei vestiti assieme ai suoi, mentre lui stava fermo nella posizione nel quale lo avevo messo, così sottomesso e puro sotto ai miei occhi azzurri. Mi coricai di nuovo su di lui, aprendogli le gambe mentre lui stringeva le lenzuola tra le mani. Iniziai a baciargli la nuca, scendendo sulle spalle per poterci lasciare qualche segno violaceo mentre lui cercava ancora un qualche contatto maggiore, spingendo i fianchi contro di me. Contro la mia erezione già formata solo al sentire i suoni che emetteva dalle labbra. Quelle labbra così piene e morbide che mi avevano incantato dal primo momento. Gli baciai la spina dorsale, scendendo fino ad arrivare alle sue natiche, dove lasciai un piccolo morso che lo fece sussultare e gemere.

(Stay) HighBar {Muke}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora