Thirty-one; You're My Home

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[LUKE]

Presi un respiro profondo, stringendo la mano di Michael da una parte e la mia valigia dall'altra mentre scendevamo finalmente dall'aereo. Mi guardai un po' attorno, quasi stentassi a credere di essere davvero lì. Lo sbalzo di temperatura mi stava dando un po' alla testa, infatti a Sydney faceva terribilmente caldo mentre a New York a quell'ora ci sarebbe dovuta essere la neve che ricopriva ogni parte della città. Mi mancava già. Guardai Michael che mi sorrise dolcemente, facendo sorridere anche me. Era surreale quanto mi avesse cambiato quel ragazzo, anche se non se ne rendeva minimamente conto. Le prime due settimane a New York erano state così difficili, ero felice di essere lì con il mio migliore amico ma quest'ultimo non si sbagliava quando mi dava del cocco di mamma. Lei mi mancava terribilmente e avevo pensato spesso di tornare a casa. Ma da quando avevo conosciuto Michael era diventato lui la mia casa. Il suo amore, il nostro. Mi perdevo così spesso nei suoi occhi che credevo di non essere neanche più io, perché non mi ricordavo minimamente di com'era Luke Hemmings prima di Michael Clifford. Avrei rinunciato a tutto per lui, lo avevo messo prima di qualsiasi cosa, anche prima della scuola e questo per me era altro che fuori dalla norma. Sorrisi dolcemente, avvicinando una mano al suo viso contratto in una bellissima smorfia confusa mentre si guardava attorno.

"Dove cazzo è tuo fratello, scimmietta?" sbottò sbuffando. "Non pensavo facesse seriamente così caldo, ho bisogno di mettermi dei pantaloni più corti" disse. Ridacchiai, accarezzandogli dolcemente una guancia, attirando la sua attenzione e facendolo così girare verso di me con un sorriso. Avevo già detto che il suo sorriso era bellissimo? E i suoi occhi? Beh, il suo sorriso era fottutamente bellissimo e i suoi ancora di più.

"Ah si? Più corti eh? - lo fulminai con lo sguardo quando mi resi conto di ciò che aveva detto, guadagnandomi un occhiata maliziosa. Lui amava vedermi geloso. - Dovrei essere geloso? Qua sono tutti alti, biondi, muscolosi.. E tu sei così bello da far ividia a tutti quanti messi assieme, come posso lasciare che vedano tutti le tue fantastiche gambe?" chiesi, mettendo il broncio mentre lui mi prendeva dai fianchi per attirarmi al suo corpo, così bello e perfetto sotto alle mie mani. Sorrisi come un bambino, allacciando le braccia al suo collo e sfregando il naso contro al suo. Ero fottuto? Oh, lo ero da quando lo avevo incontrato probabilmente.

"Mh, perché l'unico australiano della quale mi interessa è proprio tra le mie braccia?" chiese, facendomi mordere il labbro per evitare di urlare come una ragazzina in mezzo all'aeroporto. Mi avvicinai per baciarlo, attorcigliando qualche ciocca dei suoi capelli alle mie dita, quando un verso disgustato accanto a noi ci fece girare di scatto. I miei fratelli erano proprio di fronte a noi che ci guardavano, Ben con una smorfia e Jack con un sorrisone stampato sulle labbra che avrebbe fatto invidia alla più sfegatata delle fan di Justin Bieber.

"Siete troppo dolci, mi verranno le carie" si lamentò Ben, facendo un finto conato di vomito che mi fece alzare gli occhi al cielo. Sapevo che scherzasse ma questo non mi impedii di dargli un piccolo pugno sulla spalla, facendolo imbronciare prima di sorridermi felicemente e darmi un abbraccio spacca ossa.

"Mi sei mancato tanto, piccolo" disse, prendendomi la testa sotto un braccio e sfregandomi le nocche sulla testa, abitudine che aveva fin da quando eravamo piccoli, mentre io mugolavo contrariato fin quando la voce di Jack non ci destò entrambi.

"Oh mio dio Mike, sei davvero un cucciolo!" urlò quasi, correndo ad abbracciare il mio ragazzo che sembrò arrossire all'inverosimile mentre mio fratello si guadagnò un'occhiataccia di fuoco da parte mia. "Ma come ha fatto mio fratello a trovare un ragazzo dolce come te che lo sopporta?" chiese.

(Stay) HighBar {Muke}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora