(Stay) HighBar {Muke}

Forty-one; Scared

[MICHAEL]

Il sole di fine Luglio picchiava forte sopra le nostre teste, mentre stavamo sdraiati sui nostri asciugamani sulla sabbia cocente. Luke si stava addormentando, facendomi ridacchiare divertito, mentre però non accennava minimamente ad allentare la presa attorno ai miei fianchi, la mia testa poggiata alla sua spalla. Era passato più di un mese e mezzo dalla sera in discoteca, e sentivo che niente stesse migliorando, anzi, mi sembrava solo che stesse peggiorando sempre di più. La paura di avere Luke lontano mi stava distruggendo e non mi ero mai pentito così tanto di una decisione in vita mia. Non volevo partire, non volevo andare ad Oxford. Ma dovevo farlo. Dovevo farlo per me, per Luke e per la nostra futura famiglia. Ma questa consapevolezza non stava alleviando il dolore, a nessuno di noi due. I miei attacchi di panico erano così frequenti che Luke non mi lasciava da solo neanche per un secondo, dove andavo io veniva anche lui. In quelle settimane avevamo dormito separati si e no un paio di giorni, e io lo sapevo che in quelle notti il mio ragazzo non aveva dormito neanche un ora, sempre attaccato al telefono per poter essere sicuro che se lo avessi chiamato mi avrebbe risposto subito. E io mi sentivo così in colpa a dormire sapendolo così, ma lui insisteva così tanto che non potevo dirgli di no. E lo amavo.. Lo amavo ogni giorno un po' di più. Risi quando lo sentii russare leggermente, e gli accarezzai piano il petto con la punta delle dita, lasciandogli qualche bacio sull'interno del braccio. Thea era sdraiata accanto a noi, gli occhiali da sole posati sul naso e un libro aperto davanti agli occhi. Anche lei sembrava sempre sul punto di una crisi isterica, e sapevo che Luke gli aveva chiesto di tenermi d'occhio quando la notte non era con me, l'avevo sentita entrare piano nella mia stanza, restare qualche minuto a fissarmi per poi tornare a dormire. Non avrei mai voluto dare così tanto peso alle due persone più importanti della mia vita, eppure lo stavo facendo. Cercavo di controllarmi da solo, ma quando pensavo ai kilometri di distanza che mi avrebbero separato dall'amore della mia vita sentivo un buco nel cuore, un buco che si allargava sempre di più, secondo dopo secondo. E niente riusciva a colmarlo, se non la vicinanza del biondo. Continuai a stringermi al suo corpo, mentre sorridevo. Al sole si stava maledettamente bene, anche se odiavo la sensazione della pelle sudata e troppo calda. Shawn e Ashton erano andati al bar lì vicino per prendere qualche gelato, mentre Meg e Calum stavano nuotando tranquilli nell'acqua fresca. Eravamo tutti così tranquilli. Risi, sorridendo malizioso quando mi venne in mente un idea geniale, e piuttosto divertente. Presi il tubetto di crema solare e disegnai un cuoricino sul petto di Luke, guardandolo mentre storceva il naso nel sonno a contatto con il liquido freddo. Cercai di fare il più piano possibile, per poi rimetterla a posto.

"Mickey - mi chiamò mia sorella, facendomi sussultare - Ma che stai facendo?" chiese ridacchiando, abbassandosi gli occhiali per potermi guardare. Arrossii leggermente, lanciando uno sguardo al ragazzo che stava ancora dormendo beatamente, per poi ridere divertito cercando di fare il più piano possibile.

"Uno scherzo - le feci un occhiolino - Quando si sveglierà sarà già troppo tardi" dissi, ghignando in maniera cattiva. Lei si portò una mano davanti alle labbra per non scoppiare a ridere e svegliare il riccio.

"Sei proprio dispettoso Mike" disse, ammonendomi con lo sguardo. Annuii, tornando a rilassarmi contro il corpo del più piccolo, infilando le mani fra i suoi ricci per potermeli arrotolare alle dite e lasciargli qualche bacio sulla mascella. "Non vedo l'ora di vedere la sua faccia quando se ne renderà conto" rise.

"Oh, sono sicuro che gli piacerà" dissi. Lei mi guardò in maniera scettica, mordendosi il labbro prima di rimettersi gli occhiali apposto e tornare a leggere il suo libro in maniera tranquilla. Chiusi gli occhi, improvvisamente stanco, e poco dopo mi addormentai anche io.