Twenty-three; "Happy Birthday!"

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[LUKE]


Quando la mattina dopo mi svegliai arrossii leggermente, trovando Michael già intentento a guardarmi sorridendo. Mi avvicinai di più al suo corpo, facendo un piccolo sbadiglio mentre mi godevo il calore confortante del tinto.

"Buongiorno, scimmietta" disse dolcemente, infilando una mano fra i miei ricci per poterli accarezzare. Io mugolai, tenendo il viso schiacciato sul suo petto. Lui ridacchiò. "Ancora stanco?" chiese, muovendosi sotto le coperte per potermi avvolgere tra le sue braccia. Io sorrisi, respirando il profumo della sua pelle.

"Si" soffiai fuori, facendolo ridere di nuovo. Gli baciai dolcemente una spalla, disegnando dei cerchi immaginari con le dita sul suo petto. Lui mi accarezzò piano la schiena, facendomi dei piccoli grattini che quasi mi facevano fare le fusa. Lo adoravo, adoravo stare accanto a lui, dormire con lui, abbracciarlo, poterci fare l'amore. Adoravo tutto quello e il pensiero che sarebbe finito tutto a breve mi rattristava. Non avevo voglia di tornare alla vita di tutti giorni.

"Però ti è piaciuto.. Vero, bambolina?" chiese, salendo a cavalcioni sui miei fianchi e bloccandomi le spalle contro al letto. Mi leccai le labbra a quel nomignolo, tanto imbarazzante quando eccitante. Annuii distrattamente. Lui sorrise soddisfatto e si abbassò per baciarmi. Misi le mani fra i suoi capelli, ricambiando quel bacio dolce. Fatto solo di uno scontro di labbra. Sentivo che la mia bocca era stata fatta a posta per baciare la sua.

"Non ho voglia di tornare a casa" ammisi sulle sue labbra. Lui sorrise, mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Neanche io scimmietta, ho davvero voglia di restare qua per sempre" disse, facendo battere il mio cuore un po' più in fretta. Sorrisi, accarezzandogli le ciocche rosse.

"Perché non andiamo a vivere assieme quando andrò al College?" chiesi di getto, arrossendo ai limiti del possibile quando mi resi conto di ciò che avevo detto e di come mi stava guardando Michael in quel momento. "I-io.. Io non volevo dire questo, cioè si.. Però n-no, cioè capisco che sia davvero una cosa troppo troppo affrettata ma.. Ma beh io-" le labbra del tinto posate sopra le mie mi fecero smettere di parlare. Lo strinsi più forte a me, sentendo il cuore pompare così in fretta da poter scoppiare. Michael fece passare le mani su tutto il mio corpo, accarezzandolo piano e infilando le mani fredde sotto la mia maglietta. Sussultai, mentre lui mi mordeva un labbro.

"Andremo a vivere assieme quando tu andrai al College" disse, sorridendo dolcemente a pochi centimetri dalle mie labbra. Sorrisi, facendo sfiorare i nostri nasi ancora col respiro bloccato in gola.































































"Sono a casa!" urlai trascinando le valige dentro casa. Dal piano di sopra sembrò galoppare un cinghiale, che quando scese dalle scale capii essere solo il mio migliore amico. "Cal!" urlai, lasciando che le borse cadessero a terra mentre lui mi saltava letteralmente in braccio.

"Oh mio dio Lukey! Mi sei mancato tantissimo!" urlò ridendo in maniera quasi isterica, facendomi ridere e stringendomi forte. "Questa casa non è la stessa senza di te, mi annoio da solo" disse con un broncio.

"Anche tu mi sei mancato Cal, tu non puoi capire.. I delfini sono bellissimi, sembra davvero che si rendano conto di quando li stiano guardando e facciano uno spettacolo per mettersi in mostra" dissi, sorridendo come un ebete al ricordo di quella sera. "E la cabina era spettacolare, il bagno era addirittura più grosso della mia stanza!" dissi ridendo.

(Stay) HighBar {Muke}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora