Twenty-nine; I trust you

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[LUKE]


"Luke, davvero, io ti voglio bene. Davvero molto anche. Ma mi stai letteralmente sfracassando il cazzo!" urlò Calum, alzando le braccia al cielo con fare disperato. Mi morsi il labbro con forza, mentre assaggiavo l'ennesimo pezzo di torta dal pasticcere. Erano passati una paio di mesi da quando ero andato a Sydney con Michael, la scuola era ricominciata e tra me e lui andava veramente tutto a gonfie vele. Non avevamo più litigato e lui era davvero perfetto, mi faceva sentire speciale ogni giorno che passava ed era anche venuto a trovare mia madre con me altre due volte. E mentre lui era il ragazzo perfetto io invece ero il peggiore. Ero costantemente nervoso per via della scuola, studiavo sempre e il pensiero di non esser preso in uno dei College che avevo scelto mi terrorizzava. Lo avevo trattato male e ignorato per quasi una settimana, rispondendo di rado ai suoi messaggi e non salutandolo quasi quando mi veniva a prendere fuori da scuola. Lui non mi aveva fatto pesare questa cosa, perché cercava sempre di capirmi, ma ciò non voleva dire che io non mi sentissi terribilmente in colpa.

"Cal, l'ho trattato malissimo per giorni.. - sbuffai, sentendo che sarei potuto scoppiare se avessi assaggiato altro dolce - Voglio che questo compleanno sia davvero perfetto" dissi. Lui alzò gli occhi al cielo, prendendo della torta per assaggiarla sotto il mio sguardo soddisfatto. Quella stessa sera avremmo festeggiato il compleanno del tinto, che avevamo finto di dimenticarci tutti.

"Hai già pensato ad un regalo?" chiese con la bocca piena. Lo guardai disgustato, prima di abbassare il viso arrossendo. Lui sorrise malizioso. "Cos'hai in mente finto Angioletto?" chiese, saltellando come una ragazzina.

"Beh vedi.. - mi morsi il labbro, sentendo le guance andare a fuoco - A Michael piace essere rude a volte, gli piace sovrastarmi e.. E anche a me piace" ammisi, cercando di non strozzarmi con la mia stessa saliva quando mi resi conto di averlo detto davvero.

"Io lo sapevo che non eri un vero Angelo!" urlò, facendomi sprofondare dall'imbarazzo. Allargò le braccio, urtando un vassoio e facendolo cadere a terra, assieme alle innumerevoli tortine che c'erano sopra. "Oh mio-" cercò di dire il moro, venendo fermato da un piccolo urlo che veniva da dietro di noi. "Oddio Ash!" urlò vedendo il suo ragazzo che mugolava dolorante col culo a terra. Mi misi una mano sulla faccia, scuotendo la testa davanti alla stupidità dei miei amici.

"Ehi voi!" urlò la commessa.

















































"BUON COMPLEANNO!" urlammo tutti assieme, uscendo da dietro il divano di casa Clifford, quando il tinto entrò. Ci guardò con una faccia a dir poco sconvolta, prima che Thea saltasse dall'altra parte correndo verso di lui per stringerlo. Era tornata dal College solo per passare il compleanno assieme a lui, dopo avergli detto che avrebbe avuto degli esami per fargli una sorpresa. Sorrisi, guardandolo mentre stringeva forte a sé la bionda, che si era fatta un adorabile frangetta. "Oh mio dio Michael, sei ingrassato mentre ero via eh" disse Thea ridendo, toccando la pancia del mio ragazzo.

"Ehi ehi! Giù le mani" dissi, ridacchiando. Lei alzò le mani in segno di resa, spostandosi dal fratello per poter permettere a tutti di abbracciarlo. Io lasciai che gli facessero gli auguri uno a uno, restando indietro con un piccolo sorriso sulla faccia finché, finito con gli altri, non si avvicinò a me mettendomi le mani sui fianchi e attirandomi a sé con forza. "Sorpresa" sussurrai ridacchiando, mettendogli le braccia attorno al collo.

"Sei davvero un piccolo stronzo - sibilò sulle mie labbra - Oltre ad avermi trattato male per più di una settimana mi hai anche fatto credere di esserti dimenticato il mio compleanno" disse, stringendo più forte le mani su di me. Mi morsi il labbro, leggendo pura eccitazione nel suo sguardo. Quello andava decisamente a mio favore.

(Stay) HighBar {Muke}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora