Capitolo tredici

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I suoi capelli cominciavano ad assumere una strana tonalità di blu. Molti la guardavano, l'indicavano e sussurravano, curiosi di scoprire il perché di quello strano colore. La piccola Evie, invece, non capiva per quale motivo i suoi capelli fossero al centro dell'attenzione di tutti. Aveva sentito parlare suo padre con alcuni membri del consiglio, commentavano la situazione sull'Isola, affermando che stava degenerando ogni giorno di più. Ecco, il popolo si sarebbe dovuto preoccupare di quelle persone, non della strana sfumatura della sua capigliatura. Eppure, non importava quanta povertà ci fosse dall'altra parte degli Stati Uniti di Auradon: i suoi capelli erano al centro di ogni discussione.

Non importava quanto Benjamin provasse a distrarla, oppure la rassicurasse, vedeva ogni singola persona e si sentiva sempre peggio. Un giorno, durante una visita al regno di Maldonia di Naveen e Tiana, furono proprio i capelli di Evie a dare vita ad una strana situazione. Il re e la regina avevano un figlio più grande di Genevieve di un anno. Nessuno lo disse mai direttamente, ma era quasi scontato il motivo della visita della famiglia reale nel regno del re Naveen. Quando, dopo tre giorni di viaggio, la carrozza si fermò dinnanzi al palazzo, il piccolo Niall non riusciva più a stare fermo. L'avevano costretto a passare un'ora intera accanto al trono di suo padre, in piedi, con un sorriso in volto e la schiena dritta come se un bastone gli fosse stato legato intorno alle spalle. Perciò, appena Adam e Belle e i suoi genitori si salutarono con il tipico inchino, Niall riprese a respirare regolarmente e lasciò cadere le spalle. Poi, proprio nel momento in cui uno sbuffo stava per abbandonare le sue labbra, si rese conto che due bambini lo stavano guardando. Il ragazzino era identico a suo padre, però aveva lo stesso sorriso di Belle ed emanava la stessa dolcezza. Lei, invece, era tutta un'altra storia. Niall non potette evitare di concentrarsi sul colore dei suoi capelli, trovandolo buffo ma stranamente carino. Nel regno di Maldonia, veniva raccontata la leggenda di piccoli esserini blu forniti di poteri magici(non appartenevano al mondo delle fate, però sembravano quasi una versione maschile e colorata di queste) e il principe non potette fare altro che paragonare quella bambina ai piccoli folletti di cui tanto parlavano tutti gli altri bambini. 

Gonfiando il petto, Niall si avvicinò ai due. Imitando il gesto dei suoi genitori, si inchinò dinnanzi ai due principi. Prontamente, Ben si intromise fra il bambino e sua sorella. Odiava quando i bambini si interessavano ad Evie. Odiava sentirsi in quella maniera così strana...quello strano fastidio allo stomaco non gli piaceva per niente. Però Genevieve era una fanciulla davvero carina e parecchi principi, ma anche figli di gente del popolo, si erano invaghiti di lei. Era sempre obbligato ad occuparsi di ognuno di loro e anche se quello era il figlio di Naveen e Tiana, non avrebbe avuto pietà nemmeno per lui.

<<No>>, disse subito il principe di Auradon.

<<Ma...>>, cominciò il principe di Maldonia, confuso.

<<Non voglio che ti avvicini a mia sorella>>, chiarì prontamente.

<<Volevo solo dirle che mi piacciono i suoi capelli>>, mormorò, stranito dal comportamento dell'altro principe.

<<Sì e poi vorrai stringerle la mano e allora ti piacerà, perciò vorrai abbracciarla e ti piacerà anche quello...Allora mia sorella sarà sposata con te e non voglio che succeda. Evie non può sposarsi>>, commentò Ben, incrociando le braccia al petto. Evie ridacchiò, poggiandogli una mano sulla spalla.

<<Scusa. Ben è molto protettivo. Niall, giusto?>>, chiese con una vocina piccola e dolce. Il bambino non potette fare altro che guardarla con ammirazione, avvertendo improvvisamente una strana sensazione al centro dello stomaco.

<<Oh, no!>>, esclamò Benjamin, attirando l'attenzione degli adulti presenti nella sala del trono dove erano stati accolti.

<<Madre! Evie ne ha fatto innamorare un altro!>>, urlò, coprendosi il volto con le mani. Belle e Tiana sorrisero divertite alla vista di un Ben esasperato, una Evie imbarazzata e un Niall ancora intento a fissare con ammirazione la principessa. Nel frattempo, Adam e Naveen si lanciarono un'occhiata veloce: avevano pensato la stessa cosa.

Once upon a time(there was no happily ever after)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora