Mal non si era mai sentita più piccola. La sua statura era un difetto che non avrebbe mai potuto nascondere e che, al tempo stesso, le aveva reso più difficile guadagnarsi il ruolo che ricopriva nel presente. Tuttavia, in quel momento, non era proprio la sua statura a farla sentire piccola. Malefica l'aveva sempre intimorita. Con quegli occhi verdi sempre severi e furiosi, con gli zigomi alti e le orecchie appuntite, chiaro segno della sua natura di fata. Quello scettro poi...Mal tremava al semplice pensiero di quanti danni potesse procurarle quel maledetto oggetto ogni qual volta che si scontrava con la sua pelle. Ma doveva stringere i denti e fingersi forte, perché non avrebbe mai permesso a sua madre di fare del male alla principessa. Era la loro unica via d'uscita dall'Isola, ovviamente se avesse continuato a volerci andare. Non poteva permettere che Malefica l'allontanasse prima che tutti loro fossero liberi.
Quando si avvicinò a loro, Malefica inarcò un sopracciglio, alzando un angolo della bocca come a mostrare un mezzo sorriso che lasciò allo scoperto un canino appuntito. Alternò lo sguardo tra le tre ragazze che, nonostante il fatto che fossero chiaramente terrorizzate da lei, facevano di tutto per proteggere la ragazza alle loro spalle. Quel fuoco che bruciava negli occhi di Mal, poi, non faceva altro che rendere più difficile il non scoppiare a ridere.
Alle loro spalle, le guardie fecero dei passi in avanti, pronti a prendere le spade e puntargliele contro. Allora, proprio non riuscì a contenersi. La guardarono tutti mentre una risata, che sembrava stranamente genuina, abbandonava le sue labbra.<<Che situazione imbarazzante>>, commentò, guardando le persone che aveva davanti.
<<Credete davvero che possa farle del male? Non ho alcun tipo di potere. E credetemi, senza i poteri sono solo una donna di mezza età che necessita di un bastone per tenersi in piedi. Se vi sembro una minaccia, potete togliermelo e cadrò ai vostri piedi>>, disse, guardando dritto negli occhi una delle guardie. Tuttavia, restarono vicino alla loro principessa e l'altra donna che era con loro. Non l'aveva notata fino a quel momento e le bastarono solo pochi secondi per capire chi fosse. Alla fine, le guardie si allontanarono soltanto quando la principessa fece un cenno con la mano, rassicurandoli con un sorriso. Riluttanti, eseguirono l'ordine silenzioso della ragazza, anche se continuarono a guardare Malefica con la mano stretta intorno all'impugnatura della spada.
<<Spostati>>, disse la fata, senza nemmeno guardare sua figlia negli occhi. Mal non aveva distolto l'attenzione dalla sua figura nemmeno per un momento, studiando attentamente ogni suo movimento. Non capiva quali fossero le sue intenzioni. Non importava quanto fosse diventata brava a leggere i suoi nemici per prevenire gli attacchi, oppure con quanta fretta riconoscesse ogni minimo dettaglio dei luoghi in cui si trovava. Non era mai stata brava a capire cosa accadesse nella mente di sua madre e la cosa la terrorizzava più del dovuto, perché un nemico che non rende chiare le proprie intenzioni, è un nemico maledettamente furbo. E difficile da battere.
<<Mal, lascia che si avvicini. Va tutto bene>>, la rassicurò Evie. Non poteva farlo. Davvero, solo un idiota avrebbe concesso alla Signora del Male di avvicinarsi alla principessa, perché sapeva fare del male anche senza i suoi poteri.
<<Evie>>. A richiamarla fu Elsa, perché anche se non conosceva direttamente Malefica come sua figlia, aveva imparato a riconoscere il pericolo ogni volta che lo vedeva. L'aura di Malefica era colma di malvagità, proprio come suggeriva il suo nome.
<<Mal, avevamo detto che insieme potevamo cambiare le cose. Ma non posso farlo se mi tieni lontana da alcuni aspetti dell'Isola. Lascia che tua madre venga qui. Non accadrà nulla>>, disse la principessa, guardando la fata dritto negli occhi. Malefica stava per perdere la pazienza. La mano era stretta con così tanta forza contro lo scettro che le nocche erano diventate completamente bianche, perché non poteva perdere il controllo. Doveva giocare bene quella partita, poiché avrebbe influito molto sul futuro di sua figlia.
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Once upon a time(there was no happily ever after)
FanfictionVi hanno narrato tante storie dove i cattivi diventano buoni, ma se fosse il buono a diventare cattivo?