Capitolo dieci

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Scusate se ci sono degli errori, ma non ho tempo di ricontrollare

Ancor prima che le navi attraccassero al porto, la maggior parte degli abitanti dell'Isola si era già riunita nella piazza che apparteneva ad Uma. Dal canto suo, la ragazza ed i suoi pirati sedevano nella propria nave, gli occhi fissi su di tutti per assicurarsi che non succedesse nulla di catastrofico. Nel momento esatto in cui la barriera si aprì per un istante e le navi superarono la barriera, Uma si mise in piedi, scendendo in piazza. Anche se erano tutti confusi da quell'improvviso arrivo, si fecero da parte per lasciarla passare. Un'occhiata veloce a Ginny in lontananza, la ragazza dalla pelle scura annuì, facendo sì che l'altra sparisse nella folla. 

Le guardie scesero dalla nave, posizionandosi tutto intorno affinché potessero proteggere i loro principi. I volti austeri, mano pronta vicino alla spada per poter attaccare in un batter d'occhio e sguardo attento su tutti quelli che li circondavano. Partirono dei fischi quando Ben scese dalla nave, ovviamente tutti contenti di potersi burlare di coloro che li avevano lasciati al loro destino. Il principe non si lasciò intimorire, limitandosi a stringersi le sopracciglia e aspettare che sua sorella scendesse dopo di lui. Come se ci fosse una legge non scritta, quando Genevieve fece la sua apparizione, calò il silenzio più totale. Tutti guardarono con occhi sbarrati la giovane che scendeva elegantemente dalla passerella, accettando la mano della guardia che l'aiutò a scendere. Indossava un lungo vestito blu notte, dei guanti bianchi e portava una collana con inciso un cuore scarlatto. 

<<Se avessi saputo che li avresti zittiti, avrei fatto scendere prima te>>, sussurrò Benjamin in maniera divertita. Lei alzò un sopracciglio, guardandosi intorno in maniera interessata. Non erano stati in quella parte dell'isola la prima volta, perciò studiava i suoi dintorni con attenzione, più per abitudine che per altro. 

<<Cominciamo il discorso>>, disse, colpendolo scherzosamente sul braccio. In quel momento, si aprì un piccolo spazio tra la folla, lasciando passare quattro figure. Tre di quelle, Evie le conosceva benissimo, mentre non sapeva chi fosse il piccoletto che li seguiva. Come sempre, Mal camminava davanti a tutti. Jay e Ginny erano alle sue spalle- uno a destra e l'altra a sinistra-, come a proteggerla da tutti gli altri. Infine, accanto a Jay, c'era un giovane dai capelli metà bianchi e metà neri e anche se erano abbastanza lontani, Evie potette notare i piccoli puntini che adornavano il suo volto. 

<<Buongiorno...>>, esclamò il principe.

<<Non è un buongiorno se vivi in questo luogo di merda!>>, urlò qualcuno tra la folla. Jay riuscì a trattenere a stento una risata, anche se Mal lo colpì con una gomitata alle costole per zittirlo comunque. Adorava quanto in fretta si imbarazzasse il giovane principe quando qualcuno commentava una cosa del genere.

<<Sono qui, oggi, per dirvi che le cose cambieranno in meglio>>, continuò, provando ad ignorarli.

<<Toglierai quella fottuta barriera, bestiolina?>>, urlò qualcun altro, facendo ridere alcune persone in mezzo alla folla. In quel momento, nemmeno Mal riuscì a fermare Jay, che scoppiò a ridere a crepapelle. Evie roteò gli occhi, guardando il ragazzo dai capelli lunghi finché non si rese conto di essere osservato. Un piccolo sorriso spuntò sul volto della ragazza dai capelli viola, perché lo sguardo assassino della principessa aveva subito fatto smettere Jay di ridere. 

<<Ignorali. Lo facciamo per i bambini, non per gli idioti come loro>>, gli sussurrò la ragazza, poggiandogli una mano sul braccio. Ben sospirò, ricordando il bambino che aveva rubato il suo denaro per poter comprare qualcosa per la sua famiglia.

<<Fra un paio di mesi, diventerò re e come tale, il mio compito è assicurarmi che il mio regno stia bene. Voi siete il mio regno, perciò ho cercato di migliorare le vostre condizioni. Da questo momento in poi, ogni mese, giungeranno delle navi con cibo, vestiti e qualsiasi cosa voi necessitiate. Sarà merce di qualità, finanziata dagli Stati di Auradon>>, riprese il principe, indurendo il tono della voce e il volto, cercando di sembrare professionale. 

Once upon a time(there was no happily ever after)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora