Capitolo trentuno

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<<Mal?>>, la chiamò Ginny.

Le due erano distese in quel piccolo spazio verde che avevano cominciato a chiamare "prato". Era probabilmente uno dei pochi luoghi a non aver subito la furia dei criminali rinchiusi sull'Isola, come se segretamente avessero stabilito tutti di non poterlo profanare. Perciò, quasi tutti cercavano rifugio distesi tra l'erba (che ormai cresceva senza controllo e sicuramente necessitava di cure che non potevano dare) e gli alberi alti che, a causa della mancanza della luce diretta del sole, producevano solo più ombre. 

<<Sì?>>, mormorò l'altra, tenendo lo sguardo fisso sulla barriera che si innalzava sopra di loro. Non vedeva l'ora di vederla cadere. In un modo o nell'altro.

<<Secondo te, noi sappiamo amare?>>, domandò, evitando di guardare la ragazza dai capelli viola. Mal si voltò di fianco, poggiando il gomito a terra per sostenere il proprio peso e poggiò poi la guancia sulla mano. Studiò con attenzione la ragazza stesa accanto a sé,  cercando un qualcosa a lei sconosciuto. 

<<Ad essere sincera, non saprei. In uno dei libri di Carlos, dicono che l'amore che riceviamo dai nostri genitori influenza il nostro modo di rapportarci con le persone nel futuro. Se quello che diceva il libro è vero, allora siamo totalmente fottuti>>, ammise, inarcando un sopracciglio. 

<<Ma tu, Mallory, cosa pensi? Noi figli dei peggiori criminali della storia, siamo in grado di amare?>>, mormorò ancora una volta.

<<Uma, Gil ed Harry si amano. Non importa quanta paura possano fare a chiunque li veda, quando sono da soli, loro tre si addolciscono. Non ho mai visto degli individui proteggersi e supportarsi così tanto. Loro due rispettano Uma, Uma è in grado di farli ragionare quando vogliono fare qualcosa di avventato. In un certo senso, Jay e Carlos si amano. Jay preferirebbe la morte piuttosto che vederlo soffrire e posso garantirti che non ho mai visto così tanto sollievo nei suoi occhi come quando hanno ucciso Crudelia. Carlos ha tirato Jay fuori dai guai innumerevoli volte senza mai chiedergli niente in cambio. A modo loro, amano anche noi due. E a modo nostro, anche io e te ci amiamo. Certo, non raggiungiamo i livelli classici di Auradon, perché lì nessun principe è costretto ad uccidere il genitore del proprio amato oppure puntare una spada contro ad un deficiente che vuole abusare della propria principessa...Ma...forse...anche noi sappiamo provare sentimenti che non siano odio e rancore>>, disse. Ginny la guardò negli occhi per la prima volta e le sorrise debolmente. Soddisfatta dalla reazione della ragazza, Mal si stese nuovamente a guardare il cielo e un ghigno divertito si formò sulle sue labbra.

<<E' la regina di ghiaccio, vero? Ho visto che non le toglievi gli occhi di dosso nemmeno per un attimo>>, la prese in giro. Ginny arrossì, colpendola sul braccio. 

<<Oh, ti piace Elsa!>>, esclamò, ottenendo la conferma di cui aveva bisogno.

<<Sta' zitta, tu! Pensi che nessuno di noi si sia reso conto del modo in cui sbavi per la principessa?>>, controbatté Ginny. Scoppiarono a ridere. 

***

<<Vostra maestà, vi chiediamo di tenervi lontani dalle navi. I cadaveri da recuperare sono parecchi e forse è meglio che non vediate quando li trasporteranno>>, spiegò il capitano della nave, alternando lo sguardo tra i tre giovani. Chad annuì e sembrò che Lonnie ed Evie non avessero importanza, poiché l'uomo ritornò a concentrarsi sulla cartina dinnanzi a sé per continuare a navigare. La principessa roteò gli occhi, poggiandosi poi contro la ringhiera per osservare il mare aperto sotto di sé.

<<Cosa ci aspetta dall'altra parte?>>, chiese Lonnie, affiancandola.

<<Ragazzi e ragazze che hanno la morte, la paura e la fame impressa negli occhi. Case che cadono a pezzi, scritte oscene sui muri e statue che perdono parti del corpo>>, mormorò, distratta. Lonnie si guardò intorno, assicurandosi che Chad non fosse nelle vicinanze. 

Once upon a time(there was no happily ever after)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora