Evie si sentiva quasi a disagio sotto lo sguardo intenso della giovane di cui, purtroppo, non conosceva ancora il nome. Suo fratello e l'altra ragazza si erano allontanati da pochi minuti, però le sembrava già un'eternità. Quegli occhi verdi osservavano attenti ogni suo minimo spostamento, studiandola con estrema cautela, come se fosse un essere raro che non aveva mai visto prima. Ormai, le sue guance si erano tinte di rosso e le sue mani avevano preso a tremare, tanto agitata si sentiva. Spostò lo sguardo verso il vialetto stretto e buio dove aveva visto correre il piccolo ladro che aveva dato vita a quella situazione, però non vide nessuno. Deglutendo, la principessa portò nuovamente la sua attenzione sulla ragazza dai capelli viola e camminò verso la fontana dove erano seduti lei e i sue due amici quando era arrivata. Si accomodò, ignorando la sensazione del marmo freddo contro quel vestito forse un po' troppo sottile. Era solita cucirsi tutti i vestiti, ma qualcuno tra i loro conoscenti le inviava sempre degli abiti come regalo di compleanno e dato che era la principessa, si assicurava di indossarli per evitare di offendere qualcuno. Non ricordava, quindi, chi le avesse regalato il vestito che indossava in quel momento, ma si assicurò di non indossarlo mai più nel prossimo viaggio sull'Isola(perché era più che decisa a ritornare).
Intercettò un movimento con la coda dell'occhio, per questo motivo girò il volto e si perse in quello sguardo verde. C'era qualcosa in lei, qualcosa in quei due smeraldi che Evie non riusciva a descrivere: erano troppo freddi per appartenere ad un adolescente, sicuramente a causa di tutto quello che aveva visto. Per questo, Evie potette giurare di leggere dolore, tristezza, rabbia e il forte bisogno di voler salvare ed essere salvata. Se avesse potuto, la principessa avrebbe portato tutti i bambini via con sé, perché sapeva che non meritavano di vivere in quelle condizioni e quella ragazza, la figlia di Malefica, era una delle tante che sarebbe dovuta essere libera. Sarebbe potuta essere lei quella troppo magra, quella che sentiva troppo freddo a causa dei vestiti inadatti e col timore di essere picchiata o stuprata. Sarebbe potuta essere lei ad incontrare i figli del re e provare disprezzo nei loro confronti. Sarebbe potuta essere lei quella che aveva bisogno di essere salvata.
<<Smettila di guardarmi così>>, sbottò la figlia di Malefica, stringendo la mascella. Nessuno l'aveva mai guardata in quella maniera ma ebbe l'impressione che fosse...pietà. Sull'Isola non potevano esistere sentimenti come quello, sull'Isola valeva la legge del più forte; la legge del "o mangi, o sei mangiato". Non voleva che qualcuno la guardasse in quella maniera, sopratutto la figlia dell'uomo che li aveva lasciati a marcire in quel maledetto luogo con esseri spregevoli.
<<Io...io...non...volevo>>, farfugliò la principessa, abbassando velocemente lo sguardo. Mal sbuffò, roteando gli occhi. Gli abitanti di Auradon e il loro comportamento vomitevole. Genevieve prese un respiro profondo, poi incontrò nuovamente gli occhi dell'altra e sembrò molto più decisa. Poteva farcela.
<<Ho bisogno di sapere dove viveva la Regina Cattiva. Grimhilde>>, affermò, drizzando le spalle e posando elegantemente le mani sulle gambe. Tutti i membri del consiglio si sconvolgevano sempre quando la vedevano assumere quella posa così formale, consapevole che fosse tanto giovane. Sopratutto perché Benjamin era quello che aveva seguito gli studi per diventare un uomo formale, il re di un regno che guardava con ansia tutto ciò che faceva e disposto ad ubbidire ad ogni suo ordine. Benjamin era quello che aveva passato ore ed ore a studiare le storie dei loro piccoli Stati, compresa la storia dell'Isola degli Sperduti e di tutte le persone presenti. Ma Evie era sempre stata una ragazza intelligente; una ragazza che non si sarebbe mai accontentata di stare al braccio di un uomo che non amava nemmeno solo per fare bella figura. Evie voleva partecipare, voleva conoscere e dare la sua opinione riguardo tutto ciò che concerneva il suo regno(perché era anche suo). Suo padre era stato molto contento di sapere che non aveva intenzione di sposarsi col primo futuro re che vedeva, perciò aveva concesso che seguisse alcune lezioni insieme al fratello. Alla fine, erano stati tutti sconvolti nel vedere che spesso la giovane eccelleva nelle materie e spesso consigliasse suo fratello; per questo motivo avevano lasciato che entrasse nel consiglio. Per questo motivo, Ben aveva deciso che sarebbe stata al suo fianco una volta salito al trono. Insieme, potevano cambiare le cose.
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Once upon a time(there was no happily ever after)
FanfictionVi hanno narrato tante storie dove i cattivi diventano buoni, ma se fosse il buono a diventare cattivo?