Capitolo trentaquattro

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Evie si alzò di scatto dal letto, ignorando l'improvviso giramento di testa che avvertì a causa del movimento brusco. Fulminò Mal con lo sguardo, alzando la mano quando quest'ultima provò ad avvicinarsi a lei.

<<Non ho tempo per spiegare. Mi hanno dato solo cinque minuti e a breve potrebbero entrare...>>, provò a dire la ragazza, ma la principessa scoppiò a ridere, impedendole di continuare.

<<Se entrassero, non dovresti fare altro che spiegare anche a loro quello che hai combinato. Mi fidavo di te e non mi merito nemmeno una spiegazione?>>, sbottò, furiosa.

<<Il tempo...>>, provò nuovamente la figlia di Malefica.

<<Non mi importa del tempo!>>, urlò Evie. Proprio in quel momento, una strana luce bianca abbandonò le sue mani, facendo tremare le pareti della stanza. La principessa spalancò gli occhi, guardandosi intorno confusa. Mal imitò la sua espressione come se fosse uno specchio, affrettandosi a raggiungere la finestra. Nel fare ciò, passò di fianco ad Evie, che avvertì uno strano brivido lungo la colonna vertebrale quando si sfiorarono.

<<Hai fermato il tempo...>>, sussurrò incredula la giovane dai capelli viola. All'esterno, infatti, un uccellino si era fermato a mezz'aria, le chiome degli alberi avevano smesso di dondolare assecondando il movimento del vento e i cavalli che attendevano legati alla carrozza avevano smesso di nitrire ed agitarsi.

<<Hai fermato il tempo!>>, ripeté a voce più alta, voltandosi di scatto verso Genevieve, che ancora non si era mossa. 

<<C...come...come faccio per sistemare le cose?>>, balbettò, confusa. 

<<La magia si basa sulle nostre emozioni. Devi volere che il tempo torni a scorrere>>, le spiegò la ragazza, alzando le spalle.

<<Come...Mal, devi aiutarmi! Non sapevo nemmeno di saper fermare il tempo fino a due minuti fa...non puoi aspettarti che ora sappia controllare le mie emozioni>>, sussurrò, scuotendo la testa.

<<Andiamo con calma, d'accordo?>>, disse con gentilezza, prendendole la mano per farla sedere sul letto.  <<Volevi che io ti raccontassi perché ho fatto ciò che ho fatto. Possiamo cominciare da lì>>, continuò poi, sempre con tranquillità. Evie si chiese come potesse essere così tranquilla. Non sapevano quando tutto sarebbe ritornato alla normalità. Non sapevano nemmeno quanto lontano si era espanso il suo potere. 

<<Respira, principessa. Troveremo una soluzione>>, sussurrò Mal, accarezzandole la schiena. Evie annuì, rilasciando un sospiro che non sapeva di star mantenendo. 

<<L'ultima volta che sei venuta da noi, so per certo che Harry ti ha parlato di un bambino malato. Carlos aveva trovato una cura alla sua malattia e abbiamo chiesto ai vostri marinai di procuracela, proprio come abbiamo fatto con tutte le cose che ci servivano>>, cominciò a raccontare la ragazza dai capelli viola. Evie guardava il muro dinnanzi a sé, ma quella conversazione aveva tutta la sua attenzione. Tuttavia, si sentiva tradita e non aveva la forza di guardare quegli occhi verdi che, fino a pochi minuti prima, non facevano altro che farla sentire al sicuro.

<<Il marinaio con il quale abbiamo parlato ha rifiutato. Ha detto che non meritavamo alcuna cura, che tu e tuo fratello eravate due stupidi e che era un bene che morissimo. Tutti quanti. Adesso, Evie, noi abbiamo davvero fatto del nostro meglio per dimostrare di non meritare quello stile di vita, però...a mali estremi, estremi rimedi. Dovevamo inventarci un modo per avere quella cura prima che fosse troppo tardi ed è stata l'unica cosa che mi è venuta in mente>>, sussurrò Mal, sembrando veramente dispiaciuta. Evie si chiese se fosse davvero brava a fingere oppure se quello che le diceva fosse l'unica verità. Non era difficile immaginare che gli uomini che lavoravano per la famiglia reale disapprovassero le loro decisioni, sopratutto quando riguardava un tema delicato come l'Isola, però la principessa si rifiutava di credere che coloro che avrebbero dovuto aiutarli nella propria missione a migliorare le condizioni di vita sull'Isola potessero essere così crudeli. Insomma, si parlava pur sempre di un bambino.

Once upon a time(there was no happily ever after)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora