Capitolo 21: inseparabili

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E' sera, Sanem in camera è particolarmente felice per le parole dette da Can, ha capito di essere importante per lui e pensa sia il momento giusto di preparargli il profumo, il suo Koku.

Bu koku, umutların, hayallerin ve sonsuz fırsatların kokusudur. (Questo è il profumo di speranze, sogni e infinite opportunità)

Come ogni mattina Sanem porta il tè a Can appena arrivata in ufficio, ma oggi c'è qualcosa di speciale in più per lui.

Sanem: "Ho preparato un regalo per te e vorrei dartelo"

Can: "Per me, un regalo?"

Sanem: "Si. Hai dovuto affrontare Fabbri a causa mia, per il mio profumo"

Can: "Io penso semplicemente che quel profumo sia MIO".

Sanem:  "Cosa vuoi dire?"

Can: "Voglio dire, quella notte quando non sono riuscito a scorgere neanche il tuo viso, la sera che ci siamo incontrati per la prima volta. La notte che ha cambiato la mia vita, nella nebbia mentre stavo navigando come una nave senza vela e timone, ho sentito quel profumo che ha legato il mio cuore a te. Ci sono cose nella vita che non cambieranno mai. Mi capisci?

Sanem: "Capisco. Anzi, non capisco. Sta iniziando a fare caldo qui. Aspetta, ti darò il regalo prima che mi si rompa in mano:  è un profumo, fatto con un solo fiore"

Can : "Ha un nome...il fiore?"

Sanem : "E' la "violetta sotterranea". E' molto rara ed è un vero miracolo trovarla, sembra molto molto forte ma il suo stelo è così delicato. Si può nascondere per tutta la vita sottoterra senza che nessuno la veda. Solo in primavera, se vuole, viene fuori dal sottosuolo e i suoi fiori sbocciano, naturalmente, lascia che soltanto qualcuno senta il suo profumo e possa vederla"

Can: "Hai visto il suo colore? Hai sentito il suo profumo?"

Sanem: "Si certo, l'ho sentito".

Can: "Hai capito che è uscito in superficie solo per te?"

Sanem: "Si, l'ho capito"

Sanem: "Si, l'ho capito"

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Can

Lei mi aveva trovato mentre sottoterra giacevo, privo di sentimenti e fiducia, inondato di timori e disilluso dall'amore che ormai non sentivo, ne percepivo. Ero sordo. Lei aveva scovato la mia essenza, facendola tornare in superficie. Non potevo resistere da sentire nuovamente le sue labbra sulle mie, ne avevo bisogno: 

İlk öpüştüğümüzde onun dudaklarından başkasını bir daha öpmek istemediğimi biliyordum. (La prima volta che ci baciammo capii che non avrei mai più voluto baciare altre labbra al di fuori delle sue). 

Mi avvicinai lentamente, l'elettricità prese a far vibrare l'aria e i nostri corpi, come ogni volta che eravamo vicini. Ogni volta che la nostra pelle entrava minimamente a contatto tutto intorno a noi vibrava. Il suo polso passò dietro il mio collo, bagnandolo di profumo e io non potei che immaginare di annusare quello che di profumo portava lei, inebriandomi nella parti della pelle che i suoi vestiti nascondevano. Oh quante volte avevamo fatto l'amore solo con il silenzio e gli occhi. Nessuno mai poteva farne un conto. Voglio baciarti Sanem, le dissi con lo sguardo e lei nello stesso pacato silenzio dei nostri occhi rispose che non desiderava altro. Ma come ogni nostro momento, in questa storia che sembra uscita da un romanzo, ecco che arriva l'onnipresente Cey Cey.

"La storia di Sanem & Can"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora