Capitolo 47 seconda parte: destino nemico

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"If you want me to leave
Baby I'll go
Wherever you want me to go
But if you want a piece of me
I'll give you the whole
Oh the whole night through"
(Deck Of Cards)

(Se vuoi che me ne vada, io me ne andrò ovunque tu voglia. Se vuoi un pezzo di me ti darò tutto per tutta la notte.)

Poco distante, sulla terrazza, anche Can sente il bisogno di guardarla, di vederla intenta nel fare ciò che più ama, scrivere

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Poco distante, sulla terrazza, anche Can sente il bisogno di guardarla, di vederla intenta nel fare ciò che più ama, scrivere. La sua dolce Sanem, lei che oggi gli ha fatto un importante regalo, solo lei poteva pensare a qualcosa di tanto prezioso. Un regalo dal profondo significato. 

Can

Nonostante tutto il dolore che ha vissuto in questo anno, nonostante tutta la sofferenza che le ho procurato partendo, il suo cuore non ha smesso di essere buono, il suo cuore non è cambiato. Come sempre, e spesso di questo non mi sono reso conto, come sempre ha pensato a me, a discapito magari di lei. Ha messo davanti alla sua persona la mia, donandomi non soltanto una cosa materiale ma un qualcosa di cui avevo estremamente bisogno. Quella barca altro non era che la dimostrazione della sua fiducia in me. Con quel regalo ha espresso la sua volontà di volermi e amarmi per come sono, per quella mia corazza fredda eretta per la paura di soffrire, eretta per difesa dal dolore, murata insieme al cuore al tempo in cui ho capito che le persone sono capaci di ferirti, che l'amore non sempre è reale e che il bene in poche occasioni è sincero. Lei ha aperto in me un mondo differente, dove i cuori neri stappati dalla strega cattiva sono in realtà cuori che hanno sofferto e che di conseguenza hanno bisogno di amore più degli altri.
La guardai sorridendo, ammirando quelle sue mani che stringevano una penna benedetta, guardai da lontano le parole che si confondevano con il bianco del suo taccuino. E purtroppo quell'immagine soave mi riporto qualche secondo indietro a quando vidi quelle stesse pagine ma di un altro taccuino prendere fuoco, adesso quel bianco immacolato era rinato dalle proprie ceneri, come il nostro amore. Non avrei mai più permesso al fuoco di bruciare la sua ispirazione o di rovinare le ali dei suoi sogni, sarei stato il guardiano, il suo guardiano, pronto a mettermi da parte, e a guardarla da lontano se questo avesse significato vederla scrivere, smossa da quell'ispirazione che la rendeva ancora più bella. Quanto ti amo amore mio?

"Se non respiri attraverso la scrittura, se non piangi nello scrivere, o scrivendo, allora non scrivere, perché al nostro mondo non serve." (Anais Nin)

Can continua a guardare quella donna meravigliosa che sta esprimendo se stessa con la sua arte. Vorrebbe correre da lei? si, ma si trattiene. È talmente concentrata nello scrivere che Sanem non si accorge del sole che cala dietro gli alberi, dell'imbrunire e della luce soffusa dei lampioncini del giardino che si accendono. Sembra catapultata in un mondo parallelo, un quaderno, una penna e la sua fantasia. Can non resiste e la raggiunge.

 Can non resiste e la raggiunge

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