♤Chapter LV♤

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A scappare questa volta fu Beatriz, non perché avesse dei rimpianti, ma perché si era ricordata del suo migliore amico e della vaschetta di gelato che aveva promesso di comprargli e del fatto che i negozi avrebbero chiuso di lì a poco. Abbozzò un semplice sorriso e farfugliò qualche scusa, facendo così sorgere maggiori incertezze in Lewis. Non capiva perché si stesse comportando in quel modo, giunse a pensare che lei lo stesse solamente usando, quando in realtà sapeva che non fosse così. Si strinse nelle spalle e si allontanò, per poi ritornare nel box Mercedes. La ragazza, invece, fu costretta ad andare alla ricerca di un supermercato, a piedi, per poter accontentare Max, che a volte le sembrava essere più una donna eternamente incinta che un pilota. Prese la prima vaschetta disponibile ed uscì, nella speranza di non fare tardi per il gran premio. Corse e giunse davanti il box Redbull con il fiatone, dove ad attenderla c'era il suo migliore amico.
《Ce ne hai impiegato di tempo.》 Roteò gli occhi per poi sorriderle.
《Sì.》 Arrossì leggermente. 《Vi era una fila immensa.》 Si grattò la nuca imbarazzata, non aveva alcuna voglia di rivelare a Max cosa avesse fatto realmente. Non voleva creargli dispiaceri, nonostante tutto era il suo più caro amico ed anche il suo consulente di moda.
《Se Christian mi vedesse mangiare questo gelato, mi ammazzerebbe. Dovrò conservarlo per dopo la gara.》 Sollevò le spalle in segno di rassegnazione ed andò a riporre la vaschetta in un freezer, di cui la giovane non conosceva neanche l'esistenza.
《È davvero strano che queste parole stiano per uscire dalla mia bocca, ma spero che questa settimana termini presto. Sono successi fin troppi eventi che mi hanno scombussolata.》 Egli annuì e pensò dentro di sé che avesse ragione, che entrambi avessero bisogno di un po’ di tempo per riprendersi da quegli avvenimenti.
《Purtroppo la penso come te.》Rimasero in silenzio a lungo finchè non fu lei a proferire parola.
《Hai visto mio fratello per caso? Strano non si sia fatto sentire oggi, non è da lui.》
《Forse ha trovato una fidanzata, era anche ora.》
《Non credo. È fin troppo infantile per poter avere una ragazza.》Max fece spallucce, non interessato particolarmente alla vita sentimentale del fratello della giovane. Si guardò intorno e vide con la coda dell’occhio Horner giungere abbastanza nervoso, ma quando questi si accorse di Beatriz si calmò. Questo comportamento bizzarro del team manager portò Max a pensare che tra i due vi fosse una sorta di segreto, qualcosa che lui non sapeva, ma subito dopo scosse la testa come per scacciare un orribile pensiero. Cercò di convincersi che fosse unicamente un istinto paterno o qualcosa del genere, non riusciva a metabolizzare. Dal canto suo, Beatriz non notava nulla di strano nel comportamento dell'uomo, o almeno nulla che potesse destare dei sospetti in lei. Nessuno dei due, però, poteva immaginare che il tutto fosse dovuto alla sua convinzione che tra i due giovani vi fosse del tenero, un qualcosa che andasse oltre la semplice amicizia.
Il Gran Premio ben presto iniziò e la giovane rimase a guardarlo nel box Redbull, senza però prestarci davvero attenzione. Il suo unico desiderio in quel momento era di vedere Lewis e dirgli, una volta per tutte, di prendere una decisione: dare origine ad un qualcosa di serio tra i due oppure rimanere amici. Sebbene il suo terrore fosse palpabile, sentiva quella necessità. Pensò di farlo in seguito alla gara, ma non ne era completamente convinta.
Lewis, invece, durante il gran premio non potette far altro se non ripensare a come la giovane fosse scappata da lui ed a quanto fosse stato stupido a non farle comprendere fin da subito le sue intenzioni. Per lei non provava solo attrazione fisica, la sua era una vera e propria venerazione. Quando la vedeva, non poteva far altro se non sorridere ed i suoi dolci occhioni gli infondevano tranquillità, anche quando nulla andava per il verso giusto. Voleva e doveva parlarle dopo la gara, ma quando giunse quel momento non riuscì ad avvicinarsi a lei, come trattenuto da una forza superiore o forse semplicemente dalla sua paura. Paura di essere rifiutato.
Tirò un sospiro e si incamminò verso il box Redbull, ma solo dopo pochi passi la vide avvicinarsi a lui e comprese che anche lei avrebbe voluto parlargli. Si fermò ed attese che lei si accostasse a lui, per iniziare a conversare.
《Mi dispiace.》 Dissero all'unisono.
《Parla tu.》 La giovane scosse la testa e gli fece segnò di continuare.
《Ho sbagliato a non farti comprendere dall'inizio cosa tu fossi per me, quanto importante tu fossi per me e quanto lo sei ancora.》 Ella sorrise dolcemente.
《Perdonami anche tu, stamattina non volevo fuggire da te, dovevo comprare urgentemente una vaschetta di gelato, credo tu sappia per chi.》 Egli annuì e la guardò negli occhi.
《Babe, sei disposta a provarci?》 Sospirò e continuò. 《 Sei disposta a darci una possibilità? Capirò se non vorrai…》 Non terminò la frase che lei lo interruppe.
《Ovvio che lo sono.》
《E se adesso ti dessi un bacio?》
《Ne sarei più che felice.》

Love Letters|| Lewis Hamilton [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora