♤Chapter LXVIII♤

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《Ehy, Seb, dimmi.》Pensò che l'avesse chiamata per qualche appuntamento anticipato, ma quando sentì la sua voce preoccupata si rese conto che non fosse così.
《Beatriz, sanno tutto.》Non comprese.
《Cosa sanno? E chi?》
《Di te, delle gare, del tuo incidente. Sanno tutto. Sta su tutti i giornali, non ho idea di chi potrebbe averglielo raccontato. Io sono uscito adesso dai box, i giornalisti mi sono corsi incontro ed hanno iniziato a farmi svariate domande sul tuo conto, ma io non ho risposto.》 Iniziò a sudare freddo. Qualche video della Formula 3 doveva essere uscito allo scoperto, ma non riusciva a comprendere come potesse essere possibile.
《Seb, quei video sono davvero introvabili. Qualcuno deve averlo raccontato.》 Era convinta che né lui, né Max avessero rivelato nulla.
《Beatriz…》
《Sì?》Aggiunse lei.
《Fernando.  Può essere stato solo lui. Michael non poteva, Mick non ti conosce così bene, è l'unico che sapesse di te. 》Iniziò a passarsi una mano tra i capelli.
《Perché avrebbe dovuto raccontare di me ai giornalisti? Non trovo alcun collegamento, neanche con mio fratello.》 Lewis continuava a guardarla confuso.
《Aspetta, qualcuno ha ritrovato una tua foto sul suo profilo. È così che è sorto tutto.》
《Ricordami di neutralizzargli la memoria. Diamine, non volevo che si sapesse.》 Sospirò.
《Sappi, Bea, che potrai sempre contare su di me.》 La giovane sorrise.
《Ti ringrazio, Seb, di tutto. Ora credo di avere qualche questione in sospeso. Specialmente con Fernando.》Rise.
《Di nulla, ci vediamo domenica.》Lo congedò e l'inglese le pose quella fatidica domanda.
《Quali video? Perché Fernando ha parlato di te?》
《È una storia molto lunga. Fino a qualche anno fa io gareggiavo. Me la cavavo, ero quasi giunta in Formula 2. Fernando si trovava spesso per il kartodromo di Madrid, quindi lo incontravo spesso. Mi ha dato molti consigli. Viaggiavo molto e ho gareggiato anche con Sebastian, in Germania, è per questo che lo conosco. Mi trasferii per qualche anno lì. Ebbi anche la fortuna di incontrare Michael, che mi prese sotto la sua ala. Proprio come per Sebastian.》 La guardò sorpreso.
《E perché hai smesso?》
《A causa di un problema al cuore. Ero molto debole, se avessi continuato a gareggiare, sarei morta. Feci un intervento, Seb è sempre stato con me, ma ebbi delle complicazioni. Non avevamo soldi per poterci permettere un altro intervento. Ed io non volevo che i miei genitori si indebitassero, quindi chiesi loro di lasciar perdere, che avrei preferito morire che farli trovare in difficoltà. Ormai mi ero del tutto rassegnata al mio destino, fino a quando Michael non pagò tutte le spese. Gli sono davvero grata per quello che ha fatto per me.》 Infilò le mani nelle tasche ed iniziò a dondolare sui piedi. 《Non te l'ho detto prima per paura che potessi allontanarti.》
《Perché mai avrei dovuto farlo?》La tirò a sé con un braccio e le lasciò un bacio sui capelli.
《Perché non sono come te, non sono sana.》 Egli scosse la testa.
《Mio fratello è disabile e non ho mai smesso di amarlo a causa di ciò. La situazione sarà anche diversa, ma i miei sentimenti per te non cambieranno.》 Gli sorrise e lo ringraziò.
《Ti amo Lewis.》 Le uscì spontaneo, ma quando si rese conto di averlo detto, iniziò a pentirsi. Era la prima volta che esternava i propri sentimenti. Nessuno dei due aveva mai usato quelle parole dal vivo.  Egli la guardò sorpreso per un attimo, colto alla sprovvista, ma poi le sorrise.
《Ti amo anche io, Dal.》 Rimasero in silenzio ed iniziarono ad incamminarsi verso l'albergo. Quando giunsero lì, davanti la camera di lei, a rompere il silenzio fu lui. 《Volevo chiederti una cosa.》 Ella volse il capo verso di lui e fece un cenno con la testa, per farlo continuare. 《Vorresti uscire con me, stasera?》 Beatriz sorrise ed annuì, non si sarebbe mai fatta sfuggire un'occasione del genere. Lewis la guardò timidamente e la giovane pensò di non aver mai visto quel lato di lui, le era sempre sembrato un ragazzo sicuro di sé, a volte forse anche spavaldo, ma alla fine era quasi più timido di lei. Ed era davvero difficile. 《Oh, allora fantastico. Non vestirti troppo elegante.》 Le lasciò un bacio sulle labbra e si avviò verso la sua stanza. Ella aprì la porta ed una volta entrata vide suo fratello giocare con Max alla Play Station. Quando li vide sorrise e li salutò entrambi con un bacio sulla guancia, ma erano fin troppo presi dalla partita a FIFA per poter prestare attenzione a lei. Scosse la testa divertita e si avviò verso il bagno, per fare una doccia.
《Ah ah, ho vinto Verstappen. È inutile, sono troppo forte!》Urlò Carlos e Beatriz, che aveva appena terminato di lavarsi e si era avvicinata all'armadio, scoppiò a ridere. Ad un tratto qualcuno bussò alla porta, la giovane indossò prontamente una maglietta ed un pantaloncino ed andò ad aprire. Le apparvero le figure di Charles e Daniel.
《Ma cosa sta succedendo qua dentro? È in atto la terza guerra mondiale?》 Ella ridacchiò e li fece accomodare.
《Scoppierà sicuramente se Max non riuscirà a vincere neanche una partita.》 Lo prese in giro e lui alzò prontamente il dito medio, facendo scoppiare a ridere tutti i presenti. Dalla porta che aveva lasciato aperta, entrarono anche Lando e Sebastian, seguiti da Lewis. 《Ma cos'è, una riunione di condominio?》Scosse la testa divertita.
《Abbiamo sentito qualcuno urlare e ci siamo preoccupati.》Alzò le spalle il tedesco.
《Ormai questa camera è diventata una sala giochi.》 Carlos sbuffò, quando Max riuscì a prendergli la palla. 《Ma allora non sei proprio del tutto incapace.》 Ella continuò a deriderlo e lui cercò di non insultarla in olandese.
《Ti odio.》Sibilò lui. Lando scoppiò a ridere.
《Sembrate dei bambini.》 Proferì lui ed i due bloccarono il gioco e si voltarono a guardarlo.
《Sei serio?》Dissero entrambi e lui tacque. Subito dopo ricominciarono.
《Ragazzi fate giocare anche noi!》 Disse Charles, appoggiando un braccio sulla spalla di lei. Sentì Lewis sbuffare dietro di lui. Ella ridacchiò.
《Ma tu lo ci vedi Sebastian a giocare?》 Si voltò a guardarlo e lui la fulminò con lo sguardo.
《Ti ricordavo meno scherzosa.》 Borbottò lui.
《Stare a contatto per due anni con te non mi è stato molto d'aiuto.》 Scosse la testa esasperato e poi si voltò verso Lewis. La giovane riuscì a sentire unicamente “Come fai a sopportarla?”, ma, quando ella tossì, il tedesco le sorrise.  Sembravano essere tornati quelli dei kart.

Love Letters|| Lewis Hamilton [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora