♤Chapter LXXVII♤

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I dolori di Beatriz non avevano fatto altro se non intensificarsi sempre di più, tanto da spingerla a fare una visita dal suo medico di fiducia. Aveva paura di quello che avrebbe potuto dirle, sapeva di non stare bene e temeva che quello sarebbe stata davvero la fine. Sentiva fosse unicamente questione di giorni.
《Beatriz, era da tempo che non ti facevi vedere, cosa è successo?》Le domandò preoccupato, sistemandosi sulla sua poltroncina. Ella si sedette sulla sedia e, dopo aver sospirato, iniziò a parlare.
《Non mi sento molto bene, sono mesi che sento un dolore qui.》 Indicò il suo petto.《Proprio dov'è situato il mio cuore.》 Il medico sbiancò.
《Perché non me l'hai detto subito?》
《Avevo paura, non volevo sentirmi dire quelle parole.》Fissò un punto indefinito della stanza. 《Anche se so che adesso sarò costretta a sentirle.》Egli si passò una mano sul volto e la guardò, scuotendo la testa.
《Io non riesco a capire…》 Si coprì gli occhi con la stessa mano.
《Dottore, quante possibilità di salvezza ho?》 Tagliò corto lei e puntò i suoi occhi in quelli di lui.

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《Perché stai comprando tutti questi regali? Non credi sia esagerato?》La guardò confuso e sbalordito Carlos.
《Su, è Natale! Voglio fare un regalo a chiunque possegga un pezzo del mio cuore. È un modo per dimostrare di essere riconoscente di ciò che abbiano fatto e ciò che facciano per me.》Il fratello fece spallucce.
《Se lo dici tu.》Beatriz ruotò gli occhi e tornò al lavoro.
《Comunque, sei convinta di voler trascorrere le vacanze con Lewis?》Ella, prontamente, annuì.
《Penso di voler fare questa esperienza, potrebbe essere divertente.》
《A me basta che tu lo voglia e che non ti senta obbligata a farlo.》Le sorrise lo spagnolo, mentre iniziava a scegliere anche lui i suoi regali per gli amici.
《No, figurati, Lewis ha solamente proposto, ma sono stata io a decidere. Non mi ha messo affatto pressione, anzi, era anche abbastanza imbarazzato mentre me lo chiedeva.》Lo imitò la sorella. 《E poi posso trascorrere più tempo con lui, invece che attendere la fine di gennaio per rivederlo.》
《Se mi avessero detto che la mia sorellona si sarebbe fidanzata con Lewis, non ci avrei mai creduto.》 Rise lui, per poi stringerla dolcemente a sé.
《Ah sì? Per quale motivo?》 Domandò curiosa.
《Beh, ero abbastanza convinto, inizialmente, che tra te e Max vi fosse qualcosa che andasse al di sopra della semplice amicizia. È vero, è più piccolo di te, ma siete sempre stati così in sintonia che non mi sarei sorpreso se vi foste messi insieme.》Ella ridacchiò, scuotendo la testa.
《Per quanto gli possa voler bene, non credo ci sarebbe mai potuto essere un qualcosa tra noi due. Per carità, lui è dolcissimo ed è il miglior fidanzato che una ragazza possa mai desiderare, ma…》 Si bloccò.
《…non ti fa sentire come ti fa sentire Lewis.》 Beatriz annuì. 《Sai, Max sta facendo davvero un gran sacrificio a starti accanto, nonostante i suoi sentimenti per te.》
《Ed io gliene sarò sempre grata, perché sta mettendo la nostra amicizia prima di se stesso ed io, al suo posto, non so se sarei riuscita a far finta di nulla, ogni giorno.》 Sorrise debolmente. 《Mi auguro solamente possa trovare una ragazza che lo ami e lo faccia sentire importante, che gli dia ciò che lui si aspettava da me, se non di più. Merita il meglio.》Sospirò. 《Non riesco a capire perché la gente lo dipinga come scorbutico ed arrogante, senza sentimenti. Perché devono giudicarlo dal suo modo di essere in pista? Tutti voi cambiate una volta entrati nelle vostre monoposto!》
《Max, a differenza di noialtri, è più suscettibile e questo lo rende un bersaglio ambito da tutti gli haters. Nonostante ciò, può non piacere il suo stile di guida, ma nessuno di coloro che lo offendono lo conoscono al di fuori della pista e quindi non sanno come sia il suo verso carattere.》 Fece spallucce. 《Credo, però, che tutti noi siamo dipinti in maniera differente da come siamo in realtà. C'è chi è troppo criticato e chi non lo è affatto. C'è chi è campione del mondo ed ancora è insultato e chi, invece, non lo è stato ed è osannato. Anche tutti coloro che oggi reputiamo leggende, sono stati criticati a loro tempo.》
《Un conto è criticare un pilota quando non riesce a gestire al meglio una gara, un conto è farlo anche quando respira.》
Continuò e nel frattempo i due fratelli erano usciti dal negozio, poiché avevano fatto tutte le compere.
《Sicuramente riuscirà a riscattarsi, ci vorrà solo tempo e pazienza.》 Terminò Carlos. I due salirono sulla vettura e partirono verso casa loro. Una volta arrivati, iniziarono ad impacchettare tutti i regali che avevano comprato. Dopo aver incollato l'uno sulla fronte dell'altro le coccarde adesive ed aver intrecciato i fiocchi tra i capelli, tra le risate terminarono la loro opera. Erano più di quaranta pacchi, per lo più da parte della giovane. 《Neanche nostra madre compra così tanti regali, lo sai?》La prese in giro il fratello.
《E neanche nostro padre compra così pochi regali.》 Ribattè lei.
《Touchè.》Rispose lui, posando una mano sul cuore.
La serata trascorse così: tra le battute innocenti e le risate e per un attimo Beatriz dimenticò tutto ciò che l'era accaduto in quel mese. Sembrava felice, spensierata, nulla sembrava turbarla. Carlos, infatti, credette stesse per guarire, almeno dal punto di vista emotivo. Purtroppo, però, non era affatto così e quella era solamente la quiete prima della tempesta.

Love Letters|| Lewis Hamilton [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora