♤Chapter LXIX♤

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《Ma non è possibile che io riesca a perdere anche contro di te!》 Si lamentò Max e Beatriz lo guardò torva.
《Non è colpa sua se fai schifo!》Urlò Charles ed ella gli battè il cinque, per poi scoppiare a ridere. Lewis era appoggiato allo stipite della porta che li guardava divertirsi, affiancato da Sebastian. Non riusciva a staccare, anche per pochi secondi, gli occhi dalla spagnola.
《Ho trovato il regalo per il tuo compleanno.》Esclamò Lando, che si era appena andato a sedere al posto di Beatriz, rivolto a Max. 《FIFA 2020!》
《Vi odio tutti!》 Risero.
《Max, mi spiace.》 Beatriz gli diede delle pacche sulle spalle, cercando di rimanere seria. Volse lo sguardo verso Daniel, il quale, appoggiato a Lewis, si era piegato dalle risate.
《Ma vi ricordate di quando facemmo la crossbar challenge e lui, su dieci tiri, ne centrò uno?》 Max sbuffò.
《Ma oggi è la giornata ‘Andiamo contro Max’, per caso?》  Incrociò le braccia.
《Emilian la vita non è fatta solo di successi. 》 Disse Beatriz per poi salutare tutti ed andare a prepararsi per l’appuntamento con Lewis. Sebastian, però, iniziò a seguirla, destando la curiosità dell'inglese.
《Devo parlarti un attimo, hai cinque minuti?》 La giovane annuì, facendogli cenno di andare in camera sua. Rivolse un sorriso a Lewis per rassicurarlo.
《Dimmi, di cosa vuoi parlarmi?》 Gli chiese, iniziando a scegliere i vestiti che avrebbe indossato quella sera.
《Cosa hai intenzione di fare con Fernando?》 Scosse le spalle, non ne aveva idea.
《Ormai tutto il paddock lo sa, anche i tifosi, quindi non ha più senso lacerare un rapporto. D’altronde non potevo neanche aspettarmi che nessuno avrebbe mai scoperto nulla. Avrei preferito raccontare io la mia vita agli altri, non che fosse lui a farlo, ma ormai non si può più tornare indietro.》 Le annuì comprensivo.
《Hai ragione.》 Gli sorrise.
《A proposito, dovevi pormi una domanda oggi, ma non l'hai più fatto.》 Il tedesco rise.
《Niente di relativamente importante. Volevo solo sapere se avresti festeggiato il tuo compleanno.》
《Sì, certo, come ogni anno. Questa volta l'invito sarà esteso a tutto il paddock.》 La guardò sorpreso.
《A voi due non piace affatto la sobrietà.》 Ridacchiò.
《Veramente è stata un'idea di Lewis.》 Sebastian scosse la testa sconsolato.
《Sempre il solito.》Ella sorrise.
《Ora ti lascio alle tue questioni femminili.》 Ricambiò il gesto e la salutò, per poi tornare nell'altra stanza. Ella chiuse la porta ed iniziò ad indossare un paio di jeans ed un top bianco. Si truccò leggermente e dopo aver afferrato il suo cellulare tornò dagli altri, che si stavano alternando alla Play Station. Non vide Lewis, che probabilmente era uscito ad aspettarla. Salutò tutti e si diresse verso l'esterno dell'albergo, dove trovò l'inglese appoggiato ad una moto. Una MV F4. Sbarrò gli occhi, sia per la magnificenza sia per il terrore di doverci salire sopra. Non era mai andata su una moto e l'idea non la emozionava.
《Pronta?》 Le domandò, vedendo che non preferiva parola.
《Sì, credo.》 Le sorrise e le infilò il casco, per poi farle cenno di andare a sedersi dietro di lui. La giovane obbedì e cinse la vita di lui con le sue braccia.
《Sta' tranquilla.》 La rassicurò ed ella annuì sulla sua schiena. Partì e, sebbene all'inizio Beatriz fosse terrorizzata, iniziò ad osservare il panorama che aveva intorno. Il sole stava tramontando ed il cielo era un miscuglio di colori, tanto da sembrare un dipinto di Monet. La giovane avrebbe voluto domandargli dove fossero diretti, ma sapeva che Lewis non gliel'avrebbe rivelato. Decise, perciò, di rimanere in silenzio. Dopo un viaggio che non le sembrò essere particolarmente lungo, si ritrovarono innanzi ad un impotenente edificio. “Discovery World Aquarium" era la scritta bianca che si poteva leggere, nonostante fosse ormai buio. L'aveva portata in un acquario. Amava molto gli animali marini e, di conseguenza, anche gli acquari, ma non riusciva a comprendere come avesse fatto Lewis a saperlo. Ricordava di non averglielo mai rivelato. Lewis scese dalla vettura ed andò ad aprirle la portiera. Ella scese e gli sorrise. 《Spero ti piaccia.》 Le disse, grattandosi imbarazzato la testa. Beatriz annuì.
《Dai entriamo!》 Esclamò, per poi afferrargli la mano e dirigersi dentro l'edificio, facendolo ridere. Dopo aver pagato ed aver dato così origine ad un litigio, sfociato nella vittoria di Lewis, i due si diressero nel lungo corridoio, in cui avrebbero osservato tutti gli animali marini. Per fortuna vi erano descrizioni anche in inglese, altrimenti i due sarebbero stati costretti a chiamare Daniil e sfruttarlo come traduttore. Intorno a loro vi erano enormi vasche con pesci di tutti i generi e di tutti i colori, dai pesci rossi ai pesci angelo, per non parlare delle tartarughe che Beatriz rimase ad osservare a lungo. Erano sempre state gli animali che apprezzava di più. Dopo aver superato un piccolo ponte, si trovarono in un’altra stanza, illuminati solamente da luci blu. Sopra le loro teste nuotavano indisturbati gli squali, che da un lato suscitavano stupore e dall’altro terrore. Lewis non era mai stato un amante di quegli enormi pesci e Beatriz se ne accorse subito.
《Sai, gli uomini non sono la preda preferita dagli squali.》 Le sorrise lei. 《Preferiscono i plancton.》
《Credo che continueranno a non piacermi.》 Si volse a guardarla, ricambiando il sorriso.
《Onesto.》Rise. La prese per mano e continuarono a girare per l'acquario. 《Sapevi che nei cavallucci marini, sono i maschi a mettere alla luce la prole? La femmina di cavalluccio feconda le uova e poi le deposita nel marsupio del maschio.》 Gli riferì. Amava davvero la natura.
《È incredibile quante cose tu sappia.》 Lo sorprese. L'aveva sentita parlare di tutti gli animali presenti nell'acquario con grande interesse, sia perché davvero gli interessassero quelle informazioni, sia perché lei sembrava essere davvero felice nel raccontargliele. Ed era felice di vederla sorridere e non avrebbe desiderato nient'altro se non quello.

Love Letters|| Lewis Hamilton [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora