L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.
Addison tenne le sue distanze da me per tutta la notte e dentro di me stavo ribollendo perchè Asher sapeva che non volevo che fosse così. Restò con Kalila per la maggior parte della notte e poi iniziò a stare con altre persone. Non bevve ma io lo feci.
Avevo bisogno di alcol per superare questo notte mentre la guardavo essere amichevole con altri ragazzi. Asher sembrava soddisfatto di se stesso.
"Ti dà fastidio?" mi chiese ed io presi un lungo sorso di birra.
"No." Mentì e lui sbuffò.
"Okay. Beh vado a cercare un'adorabile ragazza con cui ballare." Finì la sua bibita e andò a cercare una ragazza mentre un ragazzo mise un mano sulla schiena di Addie e la fece sedere accanto al fuoco per cuocere i marshmallow.
Lo sfolgorai con lo sguardo mentre lo vidi avvicinarsi a lei e sussurrarle qualcosa all'orecchio cosa che la fece ridere, quella risata che ho sempre amato ascoltare e che ora l'odiavo. Presi un'altra birra e continuai a tenere i miei occhi su di lei, sai, solo in caso che le succeda qualcosa.
Questo è quello che dissi a me stesso, la stavo solo guardando per assicurarmi che stesse bene. So che poteva dar di matto in qualsiasi momento se qualcuno avesse cercato di toccarla in modo sbagliato o le avrebbe detto qualcosa che le avrebbe fatto ricordare il passato.
Il ragazzo cercò la sua mano e lei la prese con un sorriso mentre la condusse in mezzo al mare di gente che ballava. Lo guardai mettere le mani su di lei e guardai la faccia di Addie, ma a lei non sembrò importare mentre mise le sue mani attorno a lui per poi iniziare ad ondeggiare lentamente al ritmo di musica così che non le facesse male lo stomaco.
La girò così che la schiena di Addie fosse contro il suo petto e lei girò la testa per guardarlo e gli sorrise mentre continuarono a ballare canzone dopo canzone. Dovetti dare il massimo di me per non staccare quel ragazzo da lei.
"Stai bene?" chiese Asher, il suo sguardò seguì il mio.
"Sto bene." Cercai di prendere un'altra birra ma lui me la tolse.
"Quante ne hai bevute?" chiese ed io la ripresi e la finì.
"Quattro, sto bene mamma." Roteai gli occhi.
"Stai cercando di ucciderlo con i tuoi occhi?" chiese ed io lo fissai.
"Chiudi la bocca"
"Pensavo che non ti importasse." Disse compiaciuto di se stesso.
"Si, beh tutti noi sapevamo che era un bugia. Sai benissimo come mi sento a riguardo." Me ne andai e trovai una ragazza con cui ballare. Creai un contatto con gli occhi di Addie e lei mi fece un piccolo sorriso ma questo fu tutto. Cercai di impegnarmi a ballare con quella ragazza ma apparentemente sembrava che pensasse che quella notte avrebbe voluto ottenere molto di più di quello che io avrei fatto. Così mi allontanai da lei e tornai a guardare il ragazzo avvicinarsi a Addie e baciarla.
Lei scosse la testa e fece un passo indietro mentre il ragazzo la guardò mortificato e quando Addie cercò di andarsene lui le prese il braccio e lei quasi andò fuori di testa. Mi avvicinai a loro mentre fece la stessa cosa Kalila.
"Lasciala andare." Gli disse Kalila ed io spinsi Addie contro di me, aveva il battito accelerato.
"Non avevo intenzione di fare nulla, scusa." Sembrava abbastanza gentile quindi Addie annuì.
"Va tutto bene." Ma non lo era, non per lei. Dal punto di vista del ragazzo era una cosa innocente mentre dall'altra l'aveva quasi fatta dare di matto. Fissai Kalila.
"A cosa stavi pensando quando l'hai portata qui?" sibilai contro di lei infastidito e roteò gli occhi.
"Stavo pensando che meritava di divertirsi un pò cosa che sono sicura hai notato che stesse facendo bene prima che lui cercasse di baciarla."
"E' ancora ferita Kalila, non puoi semplicemente portarla qui quando Addie non è completamente guarita."
"Dobbiamo avere questa conversazione qui?" chiese infastidita e vidi le persone iniziare a fissarci. Avevo ancora il mio braccio attorno ad Addie e lei si tolse.
Ci fissò tutti e tre.
"Non sono una bambina e grazie ragazzi per preoccuparvi per me ma sto bene. Non avrei ballato se mi avesse fatto male lo stomaco. Ho tolto i punti, è solo un pò delicato. Grazie Liam ma sto bene." Prese la mia mano e la strinse per ringraziamento prima che se ne andò.
Sembrava che fosse molto più brava di me ad andare avanti. Non bevvi più e la guardai da lontano mentre ballava con un altro gruppo di persone. Nessuno di loro cercò di provarci con lei di nuovo.
"Basta alcol per te amico." Disse Asher.
"Cosa c'è ora? Hai già dimostrato il tuo punto." Gli dissi.
"Peggiorerai solo le cose, sei pronto per quello?" mi chiese.
"Devo farlo, ma non voglio." Me ne andai non volendo ascoltarlo quello che avrebbe detto e trovai una vecchia amica con cui ballare sapendo che non avrebbe cercato di provarci con me pensando che saremmo potuti andare a letto insieme stanotte.
Mentre trascorsi un altro pò di tempo a ballare con lei mi trovai a rilassarmi e a divertirmi.
Tutti ci stavamo divertendo e le persone iniziarono ad andare a dormire o a fare qualsiasi cosa avevano voglia di fare. Addie si sedette sulla sabbia e sembrò molto esausta così mi avvicinai e mi sedetti accanto a lei.
"Ehi." Dissi.
"Ehi." Sbadigliò.
"Stanca?" le chiesi e lei annuì.
"Andiamo." Mi alzai e le porsi una mano.
"Cosa?" mi chiese.
"Andiamo a letto, ti terrò al sicuro." Le dissi e lei scosse la testa.
"Te l'ho detto, non puoi farmi questo." Sembrò arrabbiata.
"Finirai per non dormire per l'intero fine settimana, andiamo." La presi in braccio e protestò.
"Liam mettimi giù." Colpì il mio petto.
"Shh, le persone si faranno un'idea sbagliata." Le dissi e guardai Kalila e Asher sorridere mentre la portai dentro la tenda.
"Si e portarmi qui con te gli verrà lo stesso un'idea sbagliata." Incrociò le braccia appena la misi giù.
"Cambiati e basta." Le dissi.
"I miei vestiti non sono qui." Le lanciai un paio di boxer e una maglietta. Sospirò ma credo che fosse troppo stanca per protestare. Trasalì appena si tolse la maglietta.
"Lasciati aiutare." Le misi gentilmente la maglietta e restai attento a non guardarle la pelle nuda del petto mentre le misi la mia maglietta. Le tolsi le scarpe e distolsi lo sguardo mentre lei si cambiò per poi distendersi e distolse anche lei lo sguardo mentre mi cambiai.
"Fammi vedere." Gentilmente la feci stendere sulla sua schiena e le alzai la maglietta per guardarle lo stomaco.
"Addie hai bisogno di andarci piano domani."
"Lo so, oggi sono andata un pò pesante." Non riuscì a resistere quando mi distesi e le baciai i lividi sulla sua pelle e Addie fece un profondo respiro.
"Liam per favore no." Mi supplicò ed io annuì mentre mi distesi accanto a lei e misi le coperte sopra di noi.
"Vieni qui." Le dissi, inizialmente esitò ma alla fine si avvicinò e appoggiò la sua testa sul mio petto ed io la circondai con le mie braccia. Non passò molto tempo che si addormentò.
"Che sto facendo?" chiesi a me stesso mentre lei era lì distesa dormendo pacificamente tra le mie braccia e per quella notte fu come se nulla fosse cambiato ma sapevo che quando ci saremmo svegliati saremmo tornati alla realtà perchè tutto è cambiato tra di noi.
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Truth in words [book 3] - Italian translation
ChickLitSequel di Secrets in silence. È difficile nascondere i segreti quando la tua vita sta per essere messa davanti alla giustizia e Addie non ha nessun altro posto dove nascondersi. I momenti di forza di Addie le hanno causato di prendere la coraggiosa...