L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.
Quando tornai a casa, nella mia vera casa; la vita era strana.
La mia famiglia sapeva quello che mi era successo e i genitori di Liam probabilmente mi odieranno per quello che gli ho fatto. Abbiamo organizzato delle cene insieme ma non ci sono andata. Mangiai nella mia stanza e li guardai lì fuori dalla finestra perchè ero troppo codarda per affrontarlo.
Lo vidi alzare lo sguardo verso di me per poi distoglierlo subito. Mancavano due giorni a Natale e inizierò a frequentare la scuola dopo l'anno nuovo. Il caso stava venendo ancora investigato e il processo non era ancora pronto per almeno tre mesi ed io stavo cercando di vivere una vita il più possibile normale prima di attraversare tutto quello di nuovo.
Ho fatto delle denunce contro i miei genitori, Than, Jason e Lucas. Una persona contro cinque. Non so come il padre di Than avesse preso la notizia ma avevo paura di essere contro di lui, suo padre era bravissimo a svolgere il suo lavoro ed ero spaventata che riuscisse a tirar fuori dai casini suo figlio.
Ora che eravamo a casa avevamo bisogno di trovare un avvocato ma decidemmo di aspettare fino alla fine delle vacanze.
Chiesi di non dire niente a nessuno riguardo a tutto questo, quindi non credo che Liam o la sua famiglia sappiano e vorrei continuare a tenerglielo nascosto. Non ho bisogno che altre persone sappiano ciò che è successo. Voglio che mi trattino come una persona normale.
A meno che non riusciamo a tenere questo caso segreto, ho preso solo un trimestre a scuola perchè ho presentato accuse contro due avvocati noti, uno che è il figlio di un avvocato e lo è anche lui e altri due che avevano appena iniziato la loro carriera in quell'ambito, non avevo molte possibilità di farcela.
Mi sedetti guardando fuori dalla mia finestra, faceva freddo qui ed era così diverso dall'ultima volta che sono stata qui. Quando mi trovavo in questo posto in estate era caldo, bello e splendente e ora è solo buio, freddo, cupo e senza vita.
Mi misi i stivali e presi una maglietta, quando camminai sorpassando il tavalo dove stavano mangiando tutti si fermarono dal parlare e riuscì a sentire i loro occhi su di me mentre andai a vedere il mio grande bambino che era felice che fossi a casa, Keisha stava affianco al mio lato.
Andai verso Connelly e nitrì prima di trotterellare verso di me.
"Ciao piccolo." Lo accarezzai e gli baciai il naso. Poi lo sorpassai e lui si avvicinò e si sdraiò affianco al mio lato mentre Keisha fece lo stesso dall'altro lato, entrambi volevano che li accarezzassi; li amavo.
Non ho parlato con nessuno ma con i miei bambini l'ho fatto da quando sono tornata, non perchè non posso ma perchè non ho niente da dire. Anche Kalila e Asher stavano tenendo le loro distanza da me e credo di meritarmelo.
La zia e la poliza erano gli unici che sapevano del bambino e misi la mia testa sulle ginocchia mentre piansi cosa che causò agli animali un piagnucolio cercando di immaginarsi cosa c'era che non andava.
Ero così determinata sulla decisione di terminare la gravidanza se fossi rimasta incinta ma ora che era successo mi stava uccidendo dentro. Diedi un bacio sul naso a Connelly e Keisha mi seguì dentro casa, tutti rimasero di nuovo in silenzio quando passai asciugandomi le lacrime.
Andai nella mia stanza e mi distesi sul letto perchè non sapevo più che altro fare. Ero completamente vuota dentro e in un modo desiderai che mi avesse ucciso e avesse messo fine alla mia vita.
Alla fine dei conti avevano ragione, nessuno poteva amarmi.
Liam è stato paziente ed ora che lo sapeva ero una puttana e non poteva amarmi ed io ero arrabbiata.
Che diritto ha di essere arrabbiato nei miei confronti! Non ho fatto niente di sbagliato. Certo, non gli ho raccontato tutto ma non avevo l'intenzione di mentirgli. Sapevo che non sarei dovuta andarmene ma avevo paura e in quel momento non avevo visto nessun'altra scelta.
Mi rannicchiai contro Keisha e piansi così tanto che mi fece male il petto. Credo che sia quello che la gente chiama cuore spezzato.
C'era questo dolore nel mio petto e non sembrava che volesse andarsene. Mi sdraiai con Keisha esausta e sperai che con lui qui gli incubi non sarebbero tornati.
La mia notte con Liam, la sensazione di sicurezza, ora erano tutte andate ormai.
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Truth in words [book 3] - Italian translation
ChickLitSequel di Secrets in silence. È difficile nascondere i segreti quando la tua vita sta per essere messa davanti alla giustizia e Addie non ha nessun altro posto dove nascondersi. I momenti di forza di Addie le hanno causato di prendere la coraggiosa...