Capitolo 20 - Liam

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Pretendevo tutti i giorni che quella situazione non mi stesse uccidendo ed era difficile e riuscì a vedere delle borse sotto gli occhi di Addie, cosa che mi fece capire che gli incubi stavano peggiorando. Sembrava uno zombie mentre camminava. La luce stava abbandonando i suoi occhi e sembrava stanca tutto il tempo.

Rylan mi faceva saltare i miei dannati nervi perchè si poteva vedere che adorava Addie ma quello non è un suo lavoro, è il mio. Non voglio vederla con nessun'altro e mi uccideva quando li vedevo uscire insieme.

Un giorno avevo appena finito di lavorare e loro stavano uscendo dal cinema mano nella mano e quando la rividi feci finta che quello che avevo visto non mi aveva infastidito. Non mi ha detto una parola in queste due settimane e so che mi ucciderà ma ho preso una decisione.

Dopo circa una settimana iniziai ad andare da lei e a stendermi nel letto insieme ad Addie per poi stringerla tutta la notte, nessuno dei due diceva qualcosa.

Si capiva che sarebbe andata a finire così, non ne parliamo e facciamo finta che nulla è successo. Entrambi sappiamo che tutti loro sapevano dove stavo senza dire nulla perchè tutti loro hanno provato a dormire con lei ma comunque si svegliava durante la notte, solo l'unico che è in grado di non farle fare degli incubi.

Ho dormito con lei tutti i giorni per due settimane e mi laceravo quando me ne andavo alla mattina. Alcune volte si svegliava prima Addie ma faceva finta di non essersi mai svegliata, lo facevo anch'io alcune volte solo per poter stringerla ancora un pò ma finiva sempre nello stesso modo, con me che me ne andavo.

Quando un giorno andai al lavoro, mi dissero che avrebbero iniziato a costruire l'edificio usando le mie idee e mi chiesero se volessi andare con loro per tre mesi per vedere come i lavori procederanno, le altre volte avrei subito risposto dannazione no ma ora ho bisogno di un cambiamento, così accettai.

I miei genitori furono felicissimi per me per aver accettato quella opportunità e Asher fu scioccato e scettico ma si congratulò con me con la promessa di non dire nulla a nessuno, ho bisogno di dirlo io ad Addie.

"Ehi bellissima." Dissi e lei mi guardò confusa, non la incolpo in quanto non abbiamo parlato per settimane.

"Ciao." Disse.

"Abbiamo bisogno di parlare." Le dissi ed Addie si sedette e annuì. La guardai e vidi come ora stesse molto meglio. I suoi occhi erano brillanti e non aveva più due occhi neri.

"Okay." Disse lentamente.

"Me ne vado." Le dissi e la sua bocca si spalancò mentre i suoi occhi si spalancarono e la tristezza che c'era mi stava uccidendo. Ma mentre lei stava lavorando in se stessa, cercando di capire chi è, anche io ho bisogno di fare lo stesso. Non era facile per nessuno dei due e la separazione sarebbe stato un bene per entrambi.

"Oh." Disse.

"Me ne vado tra un paio di giorni e avevo bisogno di dirtelo io stesso." Annuì ed io le tolsi le lacrime dal viso.

"Quindi questo è un addio?" chiese ma non mi guardò.

"No, sarò qui alla notte poi ci rivedremo di nuovo tra tre mesi. Penso che lo spazio sia una cosa che ci faccia bene e quando tornerò potrai dirmi come ti senti riguardo a noi, okay?" le chiesi e lei annuì per poi abbracciarmi e stenderci sul letto.

"Mi mancherai." Sussurrò.

"Mi mancherai anche tu."

"Perchè te ne stai andando?" chiese.

"Ho ottenuto una grande opportunità con il lavoro."

"Beh sono felice per te, sono triste, ma felice e così orgogliosa di te." Mi disse lentamente per poi baciarmi il petto.

"Mi stai uccidendo." Le dissi.

"Mi dispiace." Mormorò ed io la strinsi il più forte che potevo senza ferirla e poi le baciai la fronte.

"Passerà più veloce di quello che pensi." Le dissi e le sue spalle si scossero mentre singhiozzò.

"Per favore non piangere." Odio quando piange.

"Mi dispiace."

"Non essere dispiaciuta." La guardai, un mio braccio era dietro la sua testa e con l'altra mano le tolsi via le lacrime.

"Ma lo sono, ho combinato un casino." Dichiarò.

"Anche quando piangi sei bellissima." Le dissi e si rannicchiò contro di me mentre mise il suo viso sul mio petto e feci quello che avrei mai pensato di fare, feci correre una mano tra i suoi capelli e cantai per lei.

Ho cantato questa canzone per la seconda volta ad Addie e tutte le parole erano vere. Voglio tutto di lei, voglio le buono, cattive, bellissime e per come la mette lei, danneggiate cose. Ma non penso che sia danneggiata. La voglio per il suo passato, per ora e per il futuro che potremmo avere insieme.

Sono così tanto innamorato di lei che mi fa male, mi fa male il fatto che lei pensi che sia inamabile, mi ferisce quando piange, mi ferisce quando ha degli incubi e mi ferisce vedere quello che ha passato.

Keisha si mosse tra di noi e leccò la mia faccia ed io mi lamentai.

"E' troppo grande per questo letto." Le dissi ed Addie sorrise affezionatamente al grande cane. Gemetti quando Keisha si mise sul mio stomaco per leccare anche la faccia di Addie.

"E' così pesante." Lo sollevai.

Keisha si spostò contro il muro ed Addie mise le sue braccia attorno al cane mentre io la strinsi da dietro.

Era perfetto e doloroso per me ma sperai che ci potessimo svegliare così tutte le mattine, forse quando tornerò potremmo.

Addie ed io evitammo di evitarci e trascorremmo tutto il tempo possibile insieme prima che me ne andrò e portammo Hadley e Connelly a fare un giro in quanto adoravano avere il loro spazio per correre nei dintorni. Non ci tenemmo la mano e non ci baciammo, parlammo solamente e se questo è quello che posso ottenere dai lei ne sono comunque felice.

Truth in words [book 3] - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora